ATTIMI DI TERRORE A CASAVATORE, IN PROVINCIA DI NAPOLI, DOVE DUE RAPINATORI ARMATI DI FUCILE E KALASHNIKOV HANNO FATTO IRRUZIONE IN UNA PIZZERIA PUNTANDO L’ARMA IN FACCIA ANCHE AD ALCUNI PAPÀ CHE AVEVANO ACCANTO I LORO BAMBINI: I MALVIVENTI, OLTRE A PRELEVARE L’INCASSO, HANNO MINACCIATO I COMMENSALI TAVOLO PER TAVOLO PER FARSI CONSEGNARE OROLOGI, DENARO E GIOIELLI… - VIDEO
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Non si sono fatti scrupolo della presenza di numerosi bambini i rapinatori che hanno fatto irruzione sabato scorso nella pizzeria “Un posto al Sole” sulla circumvallazione esterna di Casavatore, in provincia di Napoli.
Uno armato di un fucile, l’altro di kalashnikov, le armi puntate anche contro un genitore che teneva in braccio due bambini e contro un altro seduto ad un tavolo col figlio al suo fianco, che cerca rifugio tra le braccia della madre. Perché i rapinatori non si sono limitati a prelevare l’incasso, ma hanno minacciato i presenti tavolo per tavolo perché consegnassero denaro, orologi e gioielli.
«Oramai la violenza nel Napoletano è fuori controllo e i rischi di trovarsi coinvolti in una sparatoria sono diventati inaccettabili - è il commento del consigliere regionale verde Francesco Borrelli che rilancia le immagini sul suo social - . È giunto il momento di mettere in campo tutte le risorse possibili per fronteggiare la criminalità in città e in provincia».
Provincia da tre milioni di abitanti residenti, dove i clan si fanno la guerra o cercano di imporre il pizzo adoperando bombe e già alle estremità di Napoli, quartiere Ponticelli, dove oggi c’è stato un blitz con 11 arresti successivo all’omicidio del ventenne D’Onofrio e il comitato anti-clan ha lanciato una mobilitazione «anti terrorismo e anti camorra».