BASTA CO' 'STA CAZZATA DEL "LINGUAGGIO INCLUSIVO" - IL PRESIDENTE DELLA BAVIERA SODER LANCIA UN AVVERTIMENTO A UNIVERSITA' E ACCADEMIE: CHI NON SI ADEGUA AL "GENDERM", LA PRATICA DI TRASFORMARE IL LINGUAGGIO DEPURANDOLO DALL'USO PREVALENTE DEL MASCHILE, NON DOVRA' ESSERE PENALIZZATO - AD AGOSTO ALCUNI ATENEI HANNO PREPARATO LE LINEE GUIDA PER "CONSIGLIARE" AGLI STUDENTI DI UTILIZZARE SCHWA E ASTERISCHI E...

-

Condividi questo articolo


Daniel Mosseri per “il Giornale”

 

markus soder markus soder

No all'indottrinamento del linguaggio «inclusivo» e no ai poliziotti del linguaggio. Il governo regionale di Monaco di Baviera ha lanciato un avvertimento alle università e alle accademie che operano sul territorio del Libero Stato di Baviera: gli studenti che non adoperano gli asterischi o le schwa, che non declinano i nomi anche al femminile ma che insisteranno con l'uso tradizionale delle desinenze al maschile non dovranno ricevere voti più bassi.

 

Il gendern, così si indica con neologismo tedesco la pratica di trasformare il linguaggio depurandolo dall'uso prevalente del maschile, «non deve essere rilevante ai fini degli esami», ha dichiarato lo stesso Söder a seguito di una riunione dell'esecutivo regionale. Dello stesso avviso il ministro bavarese per la Scienza, Bernd Sibler.

 

markus soder 5 markus soder 5

Smentendo alcune voci circolate nei giorni scorsi secondo cui ad alcuni studenti allergici al gendern sarebbero stati assegnati dei voti più bassi, il ministro del partito cristiano sociale bavarese (Csu) di Söder ha affermato che nel Land meridionale tedesco non è stata registrata alcuna protesta o denuncia da parte di studenti ma che tuttavia «l'uso del linguaggio di genere non dovrebbe essere un criterio di valutazione».

 

markus soder 2 markus soder 2

La sollecitazione dell'esecutivo, ha poi aggiunto lo stesso Söder, è di natura provvisoria e il governo di Monaco si riserva di verificare e approfondire la questione in futuro. Abituato a far notizia per i suoi modi assertivi, a meno di una settimana dalle elezioni per il rinnovo del Bundestag, Söder sposta su di se la luce dei riflettori della politica. Ma l'annuncio era nell'aria: la settimana scorsa la Conferenza delle Università bavaresi e il governo di Monaco avevano polemizzato a distanza in materia.

 

markus soder markus soder

Ad agosto una serie di università ha preparato alcune linee guida per consigliare agli studenti di non utilizzare le desinenze maschili e femminili ma al contrario di impiegare un linguaggio più neutro e inclusivo anche grazie all'uso di asterischi. A ruota gli atenei bavaresi hanno ribadito che «gli studenti sono liberi di scegliere la lingua per loro più appropriata. Nessuno può quindi essere valutato in maniera peggiore».

 

Troppo poco per il governo di Söder, il governatore che fino alla scorsa primavera ha cercato di farsi accreditare quale candidato cancelliere di tutti i moderati. Parlando al congresso della Csu e in una serie di interviste, Söder ha etichettato le linee guide degli atenei come «indottrinamento», ricordando che il linguaggio non si impone dall'alto e che tali indicazioni finiscono poi in eccessi secondo cui non si potrà più dire «padre e madre» ma «genitore 1 e genitore 2». «Io non voglio che i miei figli mi chiamino genitore», ha affermato.

 

Markus Soder Markus Soder

Il gendern non è esclusiva delle università: molte amministrazioni prediligono l'uso di termini neutri. Così per non dire elettori ed elettrici si dirà «persone votanti» e per non dire lavoratori o lavoratrici si dirà «forza lavoro». La settimana scorsa il 96% dei delegati al congresso della Csu ha respinto «gli eccessi politicamente indottrinati e artificiali delle acrobazie linguistiche gender-moralistiche».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…

DAGOREPORT –  PER SALVARE IL "CAMERATA" ROSSI, PROSSIMO A.D. RAI, UNA MELONI INCAZZATISSIMA VUOLE LA TESTA DEL COLPEVOLE DEL CASO SCURATI PRIMA DEL 25 APRILE: OGGI SI DECIDE IL SILURAMENTO DI PAOLO CORSINI, CAPO DELL'APPROFONDIMENTO (DESTINATO AD ESSERE SOSTITUITO DOPO LE EUROPEE DA ANGELA MARIELLA, IN QUOTA LEGA) – SERENA BORTONE AVEVA PROVATO A CONTATTARE CORSINI, VIA TELEFONO E MAIL, MA SENZA RICEVERE RISPOSTA - ROSSI FREME: PIÙ PASSA IL TEMPO E PIU’ SI LOGORA MA LA DUCETTA VUOLE LE NOMINE RAI DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO SICURA DEL CROLLO DELLA LEGA CON SALVINI IN GINOCCHIO…)