BASTERÀ NON VENDERE LE CANOE PER FERMARE I MIGRANTI? – DECATHLON IMPEDISCE DI COMPRARE KAYAK E PICCOLE IMBARCAZIONI AI DISPERATI CHE TENTANO LA TRAVERSATA DELLA MANICA: “NON VOGLIAMO FAR CORRERE RISCHI AI NOSTRI CLIENTI” - MA L'AZIENDA CONTINUERÀ A VENDERE GIUBBOTTI SALVAGENTE, REMI E PROTEZIONI TERMICHE: NON È CHE I RIFUGIATI IN CERCA DI UN FUTURO MIGLIORE TENTERANNO COMUNQUE DI ATTRAVERSARE IL CANALE, RISCHIANDO ANCORA DI PIÙ?

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Da "il Giornale"

 

migranti sulla manica 2

Via canoe, kayak e altre barche dagli scaffali. Decathlon rinuncia a vendere alcuni dei suoi prodotti a Calais, la città francese che si affaccia sullo Stretto di Dover, nel punto più stretto della Manica, e a Grande Synthe, vicino a Dunkerque, dove si trovano due grandi campi (il secondo appena sgomberato) dai quali sempre più migranti cercano di tentare di raggiungere il Regno Unito.

decathlon

 

Canoe e altri mezzi di trasporto via mare simili sono stati utilizzati dai migranti per tentare di attraversare La Manica e di raggiungere l'Inghilterra. La scorsa settimana è stato registrato un numero record di migranti, in tutto 1.185, che in una sola giornata hanno cercato di attraversare a bordo di piccole imbarcazioni.

 

migranti a calais 1

L'ultimo caso, probabilmente mortale, risale al 12  novembre, quando a causa di un tentato attraversamento con un kayak, tre migranti sono scomparsi al largo di Calais. «Siamo interessati a non far correre rischi ai nostri clienti qualsiasi sia la circostanza», ha spiegato il noto gruppo francese di negozi di articoli sportivi.

 

decathlon non vende piu' canoe a calais

Ecco perché «in concertazione con i nostri team faremo in modo di vietare l'acquisto di imbarcazioni, kayak in particolare, che potrebbero mettere in pericolo la vita di persone che li utilizzano per attraversare La Manica». Decathlon Calais, che ha ritirato dalla vendita i kayak venerdì scorso, tuttavia continuerà a vendere le attrezzature di sicurezza come i giubbotti salvagente, remi, protezioni termiche.

migranti sulla manica 1

 

La tratta tra Francia e Gran Bretagna si fa sempre più pericolosa e ha riaperto il contenzioso diplomatico tra Londra e Parigi, con il governo britannico che valuta la crescente entità delle traversate come «inaccettabile» e ha chiesto alla Francia di fare di più per impedire le partenze. Trattative sono in corso tra le due parti ma il ministro dell'Interno francese Gérald Darmanin ha accusato la Gran Bretagna di «utilizzarci come un punch-ball nella loro politica interna».

Canale della Manica

 

Mentre le traversate proseguono, le autorità francesi hanno smantellato uno de più grandi campi nei pressi di Dunkerque, sulla costa settentrionale, e arrestato decine di persone sospettate di essere dei contrabbandieri. Da inizio 2021 i tentati attraversamenti hanno raggiunto quota 23mila contro circa 8mila lo scorso anno e 1.500 nel 2019.

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Migranti Manica 2