CACCIA AI SOLDI DI SIRI - I PM DI ROMA CERCANO LE PROVE DELLA TANGENTE DA 30 MILA EURO CHE ARATA AVREBBE PAGATO AL LEGHISTA ARMANDO SIRI - LA PROCURA HA FORMALIZZATO ROGATORIE INTERNAZIONALI IN TRE DIVERSI E SOSPETTA CHE I SOLDI SIANO FINITI ALL’ESTERO - NEL 2015 L’EX SOTTOSEGRETARIO PATTEGGIÒ 20 MESI PER BANCAROTTA: DALLA SOCIETÀ DI CUI ERA SOCIO ERA SPARITO ALMENO UN MILIONE DI EURO TRASFERITO NEL DELAWARE, PARADISO FISCALE AMERICANO…

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Claudia Fusani per “la Stampa”

 

ARMANDO SIRI MATTEO SALVINI ARMANDO SIRI MATTEO SALVINI

Ci sono «gli accordi relazionali» che la famiglia Arata ha stretto negli ultimi due anni con la Lega. E ci sono soprattutto i conti correnti del senatore Armando Siri, ex sottosegretario alle Infrastrutture che di quegli accordi relazionali era la punta più alta, ad interessare la procura di Roma. E quindi a disturbare il sonno in casa del Carroccio.

 

L'inchiesta della procura di Palermo che collega il manager dei clan Vito Nicastri, "mago dell' eolico" e presunto finanziatore della latitanza del boss Matteo Messina Denaro, al professor Francesco Arata e al figlio Paolo, sembra ben definita nelle 221 pagine dell'ordinanza che ieri ha portato in carcere padri e figli Arata e Nicastri per corruzione, fittizie intestazioni, autoriciclaggio, il tutto tenuto insieme dall' ipotesi dell' associazione mafiosa.

 

IL CORRIERE E L'INTERCETTAZIONE SU ARMANDO SIRI IL CORRIERE E L'INTERCETTAZIONE SU ARMANDO SIRI

Il salto politico di quell' inchiesta è però sulla scrivania dell'aggiunto Paolo Ielo e del pm Palazzi che due mesi fa hanno indagato il senatore per corruzione e da un paio di settimane hanno formalizzato tre rogatorie in tre diversi paesi.

 

A CACCIA DELLA TANGENTE

I magistrati romani cercano le prove di una tangente da 30 mila euro che il Professore avrebbe pagato al senatore e sottosegretario per inserire emendamenti nella legge di bilancio utili all' erogazione di contributi per le imprese che operano nelle rinnovabili.

ARMANDO SIRI ARMANDO SIRI

 

Gli emendamenti sono stati presentati ma poi sempre respinti. Siri ha negato tutto. E di quei soldi, come si ricorderà, vi è traccia per ora solo in un'intercettazione del settembre 2018 in cui gli Arata padre e figlio parlano del «costo dell'operazione che, tramite Siri, ci è costata 30 mila euro». Setacciando i conti correnti e i canali finanziari riconducibili a Siri, quei soldi potrebbero - è l'ipotesi dell' accusa - essere finiti all' estero. Siri è un mago della finanza non solo perchè ha ideato i meccanismi della flat tax in salsa leghista. E anche uno abile nei trasferimenti e nello far sparire capitali.

 

IL PATTEGGIAMENTO

REPUBBLICA E L'INTERCETTAZIONE SU ARMANDO SIRI REPUBBLICA E L'INTERCETTAZIONE SU ARMANDO SIRI

All'inizio del 2015 - all epoca non era così intimo di Salvini con cui l'amicizia scoppia un anno dopo in nome proprio della flat tax - Siri, 46 anni, genovese, giornalista, decide di patteggiare una pena di venti mesi per bancarotta fraudolenta. I giudici di Milano accettano l'accordo tra accusa e difesa e arrivano a certificare che dal fallimento della società di comunicazione Mediaitalia (di Siri e un altro socio) è sparito almeno un milione di euro che sarebbe stato trasferito in un' altra società nel Delaware, paradiso fiscale americano.

 

ARMANDO SIRI ARMANDO SIRI

Il patteggiamento interruppe ogni altro approfondimento investigativo. Fatto sta che anche da qui sono ripartiti i magistrati romani in cerca dei soldi per provare la corruzione. In procura a Roma si parla di «indagine lunga come tutte quelle finanziarie e bancarie quando ci sono di mezzo rogatorie». La domanda a cui rispondere è quali e quanti canali bancari ha potuto attivare Siri. Per conto di chi. E chi ne ha beneficiato.

 

Dall' ordinanza di arresto di Palermo emerge anche un altro particolare importante.

giuseppe conte armando siri giuseppe conte armando siri

Nel giugno 2018, dunque 4 mesi prima dell' intercettazione dove si parla della presunta tangente a Siri, i due figli, Manlio Nicastri e Francesco Arata scoprono delle microspie in auto e capiscono di essere intercettati. E' l' 8 giugno 2018, i due ragazzi vanno in un' officina - la Car service di Catania - e trovano la microspia in auto. Il giovane Nicastri suggerisce di toglierla. Il giovane Arata si oppone e subito dopo informa il padre.

Gli Arata e i Nicastri sono stati "seguiti" e "ascoltati" in vari modi. Da giugno 2018 possono aver usato le microspie per inquinare l' inchiesta.

 

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