CARI ESPERTI, METTETEVI D’ACCORDO - IL VIROLOGO FABRIZIO PREGLIASCO: “SIAMO IN FASE DI CRESCITA ESPONENZIALE E LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE FARÀ AUMENTARE ULTERIORMENTE LA CURVA ALMENO FINO A FINE GENNAIO. A PRIMAVERA…” - L’INFETTIVOLOGO DONATO GRECO, MEMBRO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO, DICE IL CONTRARIO: “NON È LA SCUOLA A TRAINARE IL CONTAGIO” - E POI CI CHIEDIAMO PERCHÉ GLI ITALIANI SONO CONFUSI…

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fabrizio pregliasco 5 fabrizio pregliasco 5

1 - FABRIZIO PREGLIASCO: “LA SITUAZIONE DELL’EPIDEMIA È IN CRESCITA E LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE PORTERÀ ULTERIORE STRESS”

Da “Radio Cusano Campus”

 

Il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario IRCCS Galeazzi di Milano, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Rotocalco 264” condotta da Roberta Feliziani su Cusano Italia Tv (ch. 264 dtt).

 

Sulla situazione covid in Italia. “La situazione dell’epidemia è in crescita, siamo in una fase espansiva esponenziale –ha affermato Pregliasco-. La riapertura delle scuole porterà un ulteriore stress e temo che il valore giornaliero dei contagi continuerà ancora a crescere almeno fino alla fine di gennaio.

 

Credo che vada soprattutto rilanciata la responsabilità di ciascuno di noi. Non è uno sprint, è una guerra di trincea quella del covid. Gli sbalzi termici, le temperature basse, i baci e abbracci del periodo delle festività, facilitano tutti i virus respiratori e l’influenza, ora anche il covid.

 

le varianti circolano a scuola le varianti circolano a scuola

E’ chiaro che con la variante Omicron arriveremo ad una situazione in cui a primavera una grande quantità di persone avrà avuto il virus, è stata vaccinata, quindi la quota di soggetti suscettibili che rimarranno sarà bassa, sarà un qualcosa di vicino all’immunità di gregge. Quindi spero che le ondate prossime saranno meno pesanti, a meno che non arrivi un’altra variante”.

 

focolai nelle scuole focolai nelle scuole

Su Omicron meno aggressiva. “E’ vero che Omicron è un pochino meno cattivella rispetto a Delta, un terzo in meno per quanto riguarda la mortalità, stando ai dati del Sud Africa. Alcune evidenze dicono che si replica più nelle alte vie respiratorie che a livello polmonare, ma tutto questo non è ancora una ‘raffreddorizzazione’, la malattia è ancora una malattia che inquieta”.

DONATO GRECO DONATO GRECO

 

 

2 - "MAI IPOTIZZATO AL CTS IL RITORNO ALLA DAD NON SONO GLI STUDENTI A FAR SALIRE I CONTAGI"

Estratto dell’articolo di Michele Bocci per "la Repubblica"

 

Donato Greco, infettivologo e epidemiologo, ha guidato la Prevenzione sia dell'Istituto superiore di sanità che del ministero alla Salute. Oggi è uno dei membri del Cts. Da poco ha pubblicato un libro con Eva Benelli, "Le mie epidemie".

 

Cosa pensa del fatto che il Cts non si sia espresso, come chiesto dalle Regioni (per ultimo da Luca Zaia) prima della riapertura delle scuole decisa nel decreto del governo?

didattica a distanza didattica a distanza

«Ma lo aveva già fatto tante altre volte in passato, sottolineando che non è la scuola a trainare il contagio. Certo, è vero che di recente non si è espresso, del resto noi diamo pareri solo sui quesiti che ci vengono posti».

 

Se il Comitato si riunisse di nuovo, sul punto ci sarebbero divisioni?

«Forse ridiremmo la stessa cosa. Il Cts ha sposato la linea del governo: fare tutto il possibile per tenere aperte le scuole».

 

a scuola con la mascherina a scuola con la mascherina

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 Quindi ritiene che la scuola non faccia crescere i casi?

«Tutti gli anni, da decenni, le vacanze natalizie facevano precipitare la curva di incidenza dell'influenza. Quest' anno le scuole sono state chiuse il 22 dicembre e quella tendenza non si è vista con il Covid, che al contrario è esploso. La sospensione scolastica quindi è stata ininfluente. Allora perché privare bambini della scuola?».

 

Il fatto che ci sia stato un aumento durante le vacanze non esclude che le cose peggiorino con la riapertura.

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«Ci potranno essere più contagi ma in parte saranno dovuti a questa frenesia degli screening scolastici, quelli fatti con il salivare, scientificamente insulsa».

 

(…)

Omicron sarà l'ultima variante importante?

«Non conoscono virus senza varianti, Da 32 anni seguo la polio per l'Oms. Dovevamo eradicarla entro il 2000 ma siamo ancora lì con le varianti»

 

Le prossime varianti potrebbero essere più deboli?

«Sì. La Delta è stata molto pesante, è difficile che ne escano di peggiori. È improbabile che arrivino varianti più aggressive e a marzo la popolazione suscettibile sarà molto limitata perché potremmo avere il 95% della popolazione immunizzata».

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