CHE PAPOCCHIO: TUTTI DIETRO LA LAVAGNA! - IL TAR DELLA LOMBARDIA BOCCIA LA DIDATTICA A DISTANZA PER GLI ALUNNI DELLE SUPERIORI DELLA REGIONE: SECONDO I GIUDICI, PROLUNGARE LA DAD NON È DI COMPETENZA REGIONALE DAVANTI A UN DPCM NAZIONALE E A UN DECRETO LEGGE CHE PREVEDE LA PRESENZA AL 50% - I RAGAZZI POTREBBERO TORNARE SUI BANCHI GIÀ DA DOMANI, MA PER NON PIÙ DI DUE GIORNI: SE LA REGIONE VERRÀ DICHIARATA DI NUOVO ZONA ROSSA SABATO VERRANNO RISPEDITI A CASA…

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Alessandra Ziniti per "la Repubblica"

 

primo giorno di scuola 4

«I ragazzi delle superiori in classe anche in Lombardia», annunciano vittoriosi nel tardo pomeriggio i genitori del comitato "A scuola" a cui il Tar ha dato ragione sospendendo l' ordinanza del governatore Attilio Fontana che aveva rimandato al 25 gennaio il ritorno in aula dei ragazzi.

 

La decisione di prolungare la didattica a distanza, secondo i giudici amministrativi, non è di competenza regionale davanti a un Dpcm nazionale prima e da un decreto legge che prevede la presenza prima al 75 e poi al 50 per cento. E in più la motivazione sul rischio di assembramenti è «irragionevole». Licei aperti anche in Lombardia, dunque? Forse già da domani ammesso che gli istituti siano pronti.

 

ATTILIO FONTANA

Ma forse solo per uno o due giorni se, come è altamente probabile, sabato la Lombardia verrà dichiarata di nuovo zona rossa dal ministro della Salute Roberto Speranza. La zona con più restrizioni delle quattro da cui dal 16 gennaio verrà divisa l' Italia e in cui le lezioni in presenza sono previste solo per gli alunni della scuola dell' infanzia, delle elementari e della prima media.

 

Per tutti gli altri didattica a distanza al 100 per cento. Potrebbe finire così per la Lombardia ma anche per la Sicilia, le due regioni che presentano lo scenario peggiore con un indice di contagio superiore a 1,25 e un rischio alto, i due criteri che - secondo il decreto legge approvato ieri sera dal consiglio dei ministri - porteranno automaticamente le regioni a passare in zona arancione o in zona rossa.

lucia azzolina

 

Sarà un' Italia ad alta prevalenza di arancione con pochi sprazzi di giallo e ancora nessuno spazio bianco (il colore scelto per la nuova zona in cui con rischio basso e con incidenza di contagi di non più di 50 casi ogni 100.000 abitanti verranno sostanzialmente abolite quasi tutte le restrizioni) quella che il monitoraggio dell' Istituto superiore di sanità atteso per domani disegnerà.

primo giorno di scuola 13

 

Un' Italia in cui però, comunque, a prescindere dal colore, restano vietati gli spostamenti da una regione all' altra fino al 5 marzo, eccezion fatta per motivi di lavoro, salute o necessità o per il ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Una misura di estrema cautela, «visto che la nottata non è ancora passata e l' ultimo miglio è ancora lungo », ha detto ieri Speranza illustrando alle Camere le nuove misure restrittive.

 

alunno solo a scuola 1

Ieri per la prima volta da molti giorni i numeri sono stati più confortanti, con il tasso di positività sceso sotto la soglia del 10 per cento, e le terapie intensive e i ricoveri con il segno meno, ma l' ultimo monitoraggio (relativo alla scorsa settimana) dell' Iss racconta di solo sette regioni che con tutta probabilità resteranno in zona gialla: Toscana, Campania, Sardegna, Basilicata, Val d' Aosta, Molise e Abruzzo. Quasi certamente in rosso Lombardia e Sicilia, nelle altre dieci (Piemonte, Liguria, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Marche, Puglia, Calabria) e nelle province autonome di Trento e Bolzano con il solo rischio alto o con l' indice di contagio sopra 1 scatterebbero le restrizioni delle zone arancioni: e dunque bar e ristoranti chiusi e spostamenti solo nel comune.

 

primo giorno di scuola 12

Confermato il coprifuoco per tutti alle 22, qualche restrizione in più anche per chi è in giallo: consentito una volta al giorno (al massimo in due persone) andare a trovare amici o parenti mentre si tratta ancora sulle limitazioni all' asporto per bar e ristoranti dalle 18. Oggi nel confronto con le regioni si deciderà se vietarlo del tutto o se impedire solo la vendita di bevande e alcolici come provvedimento antimovida.

infografica el pais diffusione coronavirus a scuola senza mascherine e ventilazione
infografica el pais diffusione coronavirus a scuola con mascherine
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scuola
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primo giorno di scuola 1
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alunno solo a scuola 2