CIAO MASCHIO MALTRATTATO - SE NE PARLA POCO MA ANCHE GLI UOMINI SUBISCONO MOLESTIE: È SUCCESSO AL 18% DI CHI È IN ETÀ LAVORATIVA, E IN UN QUARTO DEI CASI LE AUTRICI SONO DONNE - GLI ATTACCHI, PSICOLOGICI E PURE FISICI, ARRIVANO PER PRESUNTE INFEDELTÀ, LAVORI MAL RETRIBUITI O PRESTAZIONI SESSUALI NON RITENUTE SODDISFACENTI - LA PRESIDENTE DEL CENTRO ANTIVIOLENZA "ANKYRA": "CI SONO ANCHE UMILIAZIONI E SVILIMENTO DEL RUOLO PATERNO DAVANTI AI FIGLI, MA SPESSO NON SI DENUNCIA PERCHÉ..."

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1 - CIAO MASCHIO

Antonio Grizzuti per “La Verità

 

molti uomoni sono molestati da donne e non lo raccontano molti uomoni sono molestati da donne e non lo raccontano

Non se ne parla, oppure se ne parla pochissimo, ma la violenza sugli uomini esiste eccome. E discuterne non equivale certo a negare o sminuire il gravissimo problema della violenza sulle donne e il femminicidio. Tutt'altro, significa affermare con forza il concetto della parità di genere, che spesso viene invece brandito come una clava per ragioni di natura ideologica. Tracciare i contorni di questo fenomeno non è affatto semplice. Specie in Italia, infatti, le statistiche scarseggiano oppure sono obsolete.

 

violenze psichiche e fisiche sugli uomini violenze psichiche e fisiche sugli uomini

Lo studio più autorevole in merito alla violenza sui maschi, e forse anche quello più citato, è quello realizzato dall'Istat e risale addirittura a febbraio del 2018. Nel rapporto intitolato «Le molestie e i ricatti sessuali sul luogo di lavoro», per la prima volta l'istituto di statistica rivolgeva i quesiti sulle molestie anche ai cittadini di sesso maschile tra i 14 e i 65 anni, segno che fino ad allora questa problematica era stata pressoché totalmente ignorata.

 

Risultato: ben 3,7 milioni di uomini hanno subito molestie nel corso della loro vita, dei quali 1,27 milioni negli ultimi tre anni, e 610.000 nei 12 mesi precedenti (le interviste sono state effettuate tra il 2015 e il 2016).

 

violenze anche sugli uomini violenze anche sugli uomini

La casistica maggiormente ricorrente riguarda le molestie verbali (8,2%), seguite dal pedinamento (6,8%), le molestie con contatto fisico (3,6%), gli atti di esibizionismo (3,5%), le telefonate oscene (2,5%) e le molestie tramite social network (2,2%).

 

Complessivamente, le donne si sono rivelate responsabili del 23,7% degli abusi subiti dagli uomini. Se si entra nel dettaglio, è la stessa Istat a definire «non trascurabile» la percentuale di autrici delle molestie: il 48,1% in caso di molestie tramite reti sociali, 36,7% di telefonate oscene, 34,6% dei casi nei quali gli uomini sono stati costretti a vedere immagini sessuali oppure materiale pornografico e il 24,8% di molestie fisiche.

 

violenza sugli uomini violenza sugli uomini

Riguardo al luogo nel quale si sono verificati i fatti, al primo posto ci sono i luoghi di divertimento (discoteca, pub, ristorante, bar, cinema e teatro) con il 29,2%, seguiti dalla strada (14,2%) e dai mezzi pubblici (12,7%).

 

Un'altra ricerca citata frequentemente risale addirittura al 2012 ed è stata elaborata da un gruppo di ricercatori guidati dal professor Giuseppe Pasquale Macrì dell'università di Siena. Nel loro lavoro, gli studiosi hanno somministrato un questionario di 68 domande a 1.058 soggetti di sesso maschile tra i 18 e 70 anni.

 

violenza domestica sugli uomini violenza domestica sugli uomini

A differenza del successivo rapporto formulato dall'Istat, i quesiti del team di Macrì sono tutti incentrati sulla violenza da parte delle donne sugli uomini, con domande del tipo: «È capitato che una donna abbia minacciato di colpirti fisicamente?», oppure: «È capitato che una donna ti abbia disprezzato o deriso per un tuo difetto sessuale, o perché insoddisfatta di una tua prestazione?»; e ancora: «È capitato che una tua partner ti abbia criticato sgradevolmente perché non riesci a guadagnare abbastanza?».

 

Nel caso della violenza fisica, quattro risposte hanno raccolto una percentuale superiore al 50%: la minaccia di esercitare violenza fisica, la messa in atto della violenza stessa (graffi, morsi, capelli strappati), il lancio di oggetti e le percosse. Parlando di violenza sessuale, invece, le casistiche riguardano soprattutto l'umiliazione relativa alla scarsa resa nei rapporti intimi, oppure la derisione per un difetto fisico.

 

uomini maltrattati uomini maltrattati

Ma il tipo di abusi più diffusi, spiegano i ricercatori, riguarda la sfera psicologica ed economica. Si va dalle critiche per un impiego mal remunerato, alle critiche e alle offese in pubblico, alla sincerità e fedeltà messa costantemente in dubbio, fino a veri e propri pedinamenti.

 

Una percentuale piuttosto elevata riguarda la famiglia di origine dell'uomo: nel 72,4% dei casi la partner ha criticato i parenti, pur sapendo che questo avrebbe ferito il compagno, mentre nel 68,8% dei casi la donna ha messo in atto impedimenti o limitazioni agli incontri con i figli o la famiglia d'origine.

 

La letteratura scientifica internazionale offre qualche spunto in più. Uno studio pubblicato nel 2015 sul Journal of forensic and legal medicine ha esaminato tutti i certificati medici dei centri antiviolenza, scoprendo che l'11% delle vittime erano maschi.

 

maltrattamento sugli uomini maltrattamento sugli uomini

Un'altra ricerca, pubblicata nel 2016 sul Journal of research in nursing, ha invece paragonato 19 studi scientifici sul tema, individuando alcuni punti chiave: un numero significativo di uomini ha subito violenza domestica; gli uomini fanno più fatica a rivelare e denunciare le violenze domestiche; le barriere imposte dalla società rendono più arduo il supporto nei confronti di vittime di sesso maschile.

 

L'anno scorso, infine, un altro articolo apparso sulla rivista medica tedesca Deutsches Ärzteblatt ha paragonato altri studi sulla problematica, stabilendo i tassi di incidenza per la violenza fisica (tra il 3,4% e il 20,3%), quella psicologica (7,3%-37%) e sessuale (0,2%-7%). Numeri di fronte la società civile non può continuare a fare finta di nulla.

 

2 - PATRIZIA MONTALENTI: «HANNO PIÙ PAURA A DENUNCIARE, TEMONO DI NON ESSERE CREDUTI»

Antonio Grizzuti per “La Verità

 

Patrizia Montalenti è il presidente del Centro antiviolenza (Cav) per le persone vittime di violenza domestica e stalking Ankyra, unico in Italia a occuparsi quasi esclusivamente di casi di violenza sui maschi.

 

Come nasce l'idea di fondare Ankyra?

patrizia montalemi patrizia montalemi

«Dalla convinzione che preciso dovere di una società debba essere prevenire e condannare la violenza relazionale a prescindere dal genere e dall'orientamento sessuale di autori e vittime. La violenza domestica è una tipologia di maltrattamento che coinvolge tutti i membri della famiglia. Mettendo al centro la persona, la mission di Ankyra è accogliere e sostenere la vittima attraverso un percorso di accoglienza, valutazione del rischio, monitoraggio, assistenza medica, psicoterapica e legale, offrendo una risposta concreta per il recupero della propria dignità e benessere personale».

 

Seguite tanti casi?

«A oggi, il Centro ha accolto 670 vittime».

 

Tantissime. Eppure, parlare di violenza sui maschi è ancora un tabù. Perché gli uomini fanno fatica a denunciare?

«Esistono diversi fattori, tra i quali la difficoltà a riconoscersi nel ruolo di vittima (lo stereotipo dell'uomo virile) e a raccontare ad altri il proprio disagio, la minimizzazione della violenza in particolare se rivolta a se stesso, e il timore di non essere creduto dalle istituzioni e pertanto subire una seconda vittimizzazione».

 

donna violenza su uomini 9 donna violenza su uomini 9

Ma quali sono i problemi nei quali vi imbattete più frequentemente?

«I dati estratti dal nostro database rivelano che il maltrattamento più diffuso è di tipo psicologico (85%), seguito da quello fisico (63%) e da stalking e revenge porn (20%). Va da sé che laddove vi è violenza fisica è presente anche la violenza psicologica. La coorte di età maggiormente colpita risulta quella tra i 34 e i 55 anni, ma è in aumento la vittimizzazione nella coorte di età giovanile (24-34 anni). Le ripercussioni più frequenti negli uomini maltrattati sono: ansia, attacchi di panico, difficoltà lavorative, ideazione suicidaria, difficoltà di concentrazione e insonnia».

 

Che effetti ha avuto la pandemia sull'andamento delle segnalazioni?

«La domanda è di molto aumentata, passando dai 144 casi gestiti da marzo 2019 a febbraio 2020, ai 226 casi da marzo 2020 a febbraio 2021».

 

Un quadro a tinte fosche.

«Il portato di sofferenza dei nostri assistiti consta principalmente delle mortificazioni, delle umiliazioni e dello svilimento ricevuti, soprattutto se in presenza dei figli. Il loro timore è perdere in qualche modo il loro ruolo genitoriale nel caso in cui decidessero di porre fine alla relazione disfunzionale».

 

abusi sessuali su uomini 2 abusi sessuali su uomini 2

Ci può far comprende meglio, magari sfruttando l'esempio di un caso che avete seguito?

«Giulio (nome di fantasia, ndr) è un imprenditore di 39 anni coniugato da 7 anni con una donna che lavora part-time come impiegata. La coppia ha due figlie minori. Ci contatta in quanto vittima di violenza fisica e psicologica a opera della moglie e in presenza delle figlie. Sberle, calci, morsi, lanci di oggetti, insulti, svilimenti e mortificazioni. La signora controlla il cellulare del marito in quanto ritiene che egli abbia una relazione intima con un'altra donna. La coppia ha tentato una terapia di coppia dalla quale è emerso un disturbo della personalità della signora, la quale assume anche psicofarmaci. Anche per questo motivo, Giulio non lascia la casa coniugale, temendo per le due figlie, e naturalmente è fortemente provato dalla situazione e sta seguendo un sostegno psicologico».

 

abusi sessuali su uomini 3 abusi sessuali su uomini 3

Sono sempre situazioni così disperate?

«No, per fortuna. Peraltro, Ankyra non è affatto favorevole alla separazione a ogni costo. Vi sono stati casi di violenza psicologica che si sono risolti positivamente attraverso un periodo di terapia di coppia. Certo, laddove vi è una violenza fisica reiterata si fa tutto più difficile».

 

Come giudica il ruolo delle istituzioni?

«Le amministrazioni locali più illuminate condividono la nostra mission e si confrontano con noi. Il Comune di Milano, ad esempio, ha concesso al Centro una postazione nella Casa delle associazioni di volontariato. I commissariati di polizia che sono a conoscenza della nostra realtà ci contattano per inviarci situazioni di nostra competenza. Tuttavia, molta strada rimane ancora da dare, e a tutt'oggi Ankyra non beneficia di finanziamenti pubblici, mentre il carico di lavoro è in continuo aumento».

 

abusi sessuali su uomini 4 abusi sessuali su uomini 4

Qual è la prima mossa che dovrebbe muovere un uomo vittima di violenza?

«Il primo approccio con il Centro è segno di una parte di consapevolezza che lo porta a ricercare un confronto. Se l'uomo è vittima di violenza fisica dovrebbe in ogni caso denunciare o mettersi in contatto con chi è in grado di aiutarlo, al fine di tutelare se stesso. Laddove vi siano figli, è un suo dovere nei loro confronti, in quanto la priorità è quella di sottrarli alla violenza assistita. Ankyra assiste le vittime nel rispetto della riservatezza, dei loro tempi e desideri, all' interno di un progetto condiviso».

 

Dove operate?

«Accogliamo le vittime di tutto il territorio nazionale, anche attraverso colloqui telefonici e in videoconferenza, avvalendoci della collaborazione di professionisti e consultori presenti nel Paese. Nel corso dell'ultimo anno abbiamo anche ricevuto 72 segnalazioni dal 1522, il numero nazionale per le vittime di violenza domestica e stalking».

 

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