IL CIRCO BARNUM TRUMP È PARTITO, GODIAMOCI IL CAFONAL DEI LIBERAL – LE STAR CHE HANNO FATTO CAMPAGNA ELETTORALE PER “SLEEPY JOE” SI SONO ESIBITE LIVE DALLA SCALINATA DEL LINCOLN MEMORIAL PER UNO TV-SHOW CONDOTTO DA TOM HANKS - DA BRUCE SPRINGSTEEN A KATY PERRY, DAI FOO FIGHTERS A DEMI LOVATO HANNO SALUTATO L’ERA BIDEN CON GRANDE SCORNO DI TRUMP CHE QUATTRO ANNI FA SI ERA DOVUTO ACCONTENTARE DELLE PETECCHIE VISTO CHE NESSUN STAR AVEVA VOLUTO METTERE FACCIA E VOCE SULLA SUA PRESIDENZA… - VIDEO
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Un'incredibile parata di stelle per salutare l'inizio di una nuova era: e sopperire a quell'insediamento senza pubblico di Joe Biden, catapultando nel cuore di Washington - attraverso il piccolo schermo - l'America intera. Eccolo l'attesissimo "Celebrating America", lo show ideato per festeggiare l'avvio della nuova presidenza, condotto dalla leggenda di Hollywood Tom Hanks.
Uno spettacolo televisivo che più ricco non si può. Un'ora e mezza di musica e politica in onda live dalla scalinata dal Lincoln Memorial, sotto lo sguardo della statua di marmo di Abe, l'onesto. Da Bruce Springsteen a Katy Perry, dai Foo Fighters a Demi Lovato.
E poi John Legend che emoziona tutti con la sua versione di un grande classico come Feeling Good di Nina Simone. Jon Bon Jovi a misurarsi con Here Comes the Sun dei Beatles dal sole della California. E Justin Timberlake a duettare con Ant Clemons dalla loro Memphis. Senza dimenticare di ospitare, fra un brano e l'altro, i discorsi politici - sempre rigorosamente dal vivo - del nuovo presidente Joe Biden e della sua vice Kamala Harris. Insieme al siparietto preregistrato in mattinata dei tre ex presidenti Bill Clinton, George W Bush e Barack Obama: uniti - ma socialmente distanziati - per ricordare al paese perché la politica può e deve essere bipartisan.
Sì, a Washington la musica è davvero cambiata: e il pubblico se n'è accorto, fin dal mattino ascoltando Jennifer Lopez. La regina latina del pop, si esibisce subito dopo l'inno intonato da un'emozionatissima Lady Gaga (pettinata come la principessa Leia di Guerre Stellari, quasi a dire "abbiamo sconfitto la Morte Nera"). E canta This Land is your land, la celebre canzone folk di Woody Guthrie, diventata, negli anni Sessanta, un inno di protesta.
A Washington, dunque, sono tornate le star: con gran scorno dell'ormai ex presidente Donald Trump, che per il suo insediamento - e nei 4 anni successivi - non ha mai trovato nessun grosso nome disposto a cantare per lui. Una parata di stelle, salutata da una pioggia di fuochi: quelli, che a fine serata, illuminano a giorno il cielo della capitale. Una nuova era è davvero iniziata. Viene davvero voglia di mettersi a cantare.