COMPLOTTO UN CORNO! - TRAVAGLIO: “DELL’INCONTRO TRA RENZI E MANCINI ALL’AUTOGRILL SI SA GIÀ TUTTO, TRANNE IL VERO MOTIVO PER CUI I DUE SI PARLARONO AUMMA AUMMA. CIASCUNO È LIBERO DI RIPRENDERE CHI GLI PARE SUL SUOLO PUBBLICO, SPECIE SE È PER DARE UNA NOTIZIA VERA. MA LA PROCURA DI ROMA HA INDAGATO LA PROF PER "DIFFUSIONE DI RIPRESE FRAUDOLENTE". È LA STESSA PROCURA CHE RIUSCÌ A NON INDAGARE RENZI E DE BENEDETTI QUANDO QUEST'ULTIMO SVELÒ AL SUO BROKER CHE...” - LA PROF CHE HA RIPRESO RENZI E MANCINI ALL’AUTOGRILL RISCHIA IL PROCESSO…

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marco mancini e matteo renzi

1 - IL FANTACAZZATA

Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per “il Fatto quotidiano”

 

[…] Il ministro della Guerra Crosetto vuole "sapere come Report ha potuto avere i famosi filmati e audio" dell'incontro in autogrill fra Renzi e la spia Mancini. Giusta curiosità, se non si sapesse già tutto, tranne il vero motivo per cui i due si parlarono aumma aumma: una insegnante passava di lì e, vedendolo confabulare con un tizio scortato, lo riprese col cellulare e inviò il video (gli audio se li è inventati Crosetto) al sito del Fatto e a Report.

 

report incontro mancini renzi 1

Da allora Renzi tira in ballo i Servizi, che c'entrano solo perché lui incontrò uno di loro. Ciascuno è libero di riprendere chi gli pare sul suolo pubblico, specie se è per dare una notizia vera. O almeno così si pensava fino a ieri, quando la Procura di Roma ha indagato la prof per "diffusione di riprese fraudolente". È la stessa Procura che riuscì a non indagare Renzi e De Benedetti quando quest' ultimo svelò al suo broker che l'allora premier gli aveva anticipato il decreto Banche, consentendogli di guadagnarci in Borsa 600 mila euro sull'unghia. Quindi sì, gli italiani devono preoccuparsi di essere indagati. Ma non i politici: le persone perbene.

 

2 - LA PROF DEL VIDEO RENZI-MANCINI ORA RISCHIA IL PROCESSO

Estratto dell’articolo di Valeria Pacelli per “il Fatto quotidiano”

 

MATTEO RENZI E MARCO MANCINI

[…] Diffusione di riprese e registrazioni fraudolente è […] il reato che la Procura di Roma contesta all'insegnante, che ora rischia il processo solo per aver visto in un autogrill di Fiano Romano Matteo Renzi con l'ex 007 Marco Mancini, aver fatto un video e averlo inviato a Report.

 

L'articolo del codice penale contestato alla donna è il 617 septies, che cita: "Chiunque, al fine di recare danno all'altrui reputazione o immagine, diffonde con qualsiasi mezzo riprese audio o video, compiute fraudolentemente, di incontri privati o registrazioni, pur esse fraudolente, di conversazioni, anche telefoniche o telematiche, svolte in sua presenza o con la sua partecipazione, è punito con la reclusione fino a quattro anni".

report incontro mancini renzi

 

Si tratta di una norma entrata in vigore nel 2018 […] Negli anni passati la norma è stata fortemente criticata: colpiva il diritto di cronaca proprio perché rendeva punibile con il carcere (fino a quattro anni) chiunque registrava incontri e conversazioni di nascosto. Polemiche che portarono all'inserimento di un comma che prevedeva casi di non punibilità, ossia quando le registrazioni servivano al diritto di difesa o di cronaca.

 

MATTEO RENZI E MARCO MANCINI

Ma non è diritto di cronaca quello di un cittadino che vede e riprende un incontro tra un soggetto pubblico, come di certo lo era Renzi quando nel 2020, da senatore, incontrava Mancini all'autogrill? Per la Procura di Roma evidentemente no, tanto che ieri ha notificato all'insegnante l'atto di chiusura indagini. Vedremo se nei prossimi giorni ci sarà una richiesta di archiviazione o di rinvio a giudizio. Poi la parola passerà al gip […] Il giudice dovrà pronunciarsi […] su un altro aspetto, quello dell'elemento soggettivo, ossia se […] la fonte di Report volesse arrecare un danno alla reputazione di Renzi o di Mancini.

renzi & de benedetti

 

Il procedimento è stato avviato dai magistrati romani dopo una denuncia presentata dallo stesso Renzi […] che metteva in dubbio la veridicità del racconto dell'insegnante […] Su questo la chiusura indagine della Procura di Roma lo smentisce: l'insegnante esiste ed è una cittadina qualunque […]a scapito della tesi del complotto c'è anche un altro elemento: quei video e foto furono inviati anche alla redazione del Fatto che colpevolmente non se ne accorse. […]