UN ESERCITO DI SCIROCCATI - L’OBBLIGO DI VACCINO PER I 50ENNI NON È RIUSCITO A PERSUADERE I NO VAX: NELLA FASCIA PIÙ ESPOSTA AL RISCHIO DI OSPEDALIZZAZIONE SONO 2,21 MILIONI GLI ITALIANI CHE NON HANNO ANCORA RICEVUTO NESSUNA DOSE E, NELLA SETTIMANA 3-9 GENNAIO, SONO APPENA 73.690 I NUOVI VACCINATI – AUMENTANO LE IMMUNIZZAZIONI TRA ADOLESCENTI E BIMBI, MA RIMANGONO OTTO MILIONI E MEZZO GLI ITALIANI SENZA ALCUNA DOSE - NINO CARTABELLOTTA, PRESIDENTE DI GIMBE: “I NUOVI CASI STANNO SATURANDO GLI OSPEDALI E…”
-Maria Berlinguer per “La Stampa”
L'obbligo di vaccino per i cinquantenni non è riuscito, almeno per ora, a convincere i renitenti alla puntura. Sono 2,21 milioni gli italiani over 50 che non hanno ancora ricevuto nessuna dose di vaccino anti Covid. Nella settimana 3-9 gennaio 2022, sono stati solo 73.690 i nuovi vaccinati in questa fascia di età, la più a rischio per le ospedalizzazioni e gli sviluppi gravi. Nella stessa settimana, riferisce Gimbe, si registrano 483.512 nuovi vaccinati (+62,1%) rispetto ai 298.253 di quella precedente.
L'aumento riguarda in particolare i giovanissimi tra i 5 e gli 11 anni (267.412; +53,3%) e quelli tra 12 e 19 (61.778; +65,5%). Sono comunque oltre otto milioni e mezzo gli italiani a tutt' oggi senza alcuna dose. Lo stato dell'arte fornito dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe resta cupo, anche se si comincia a vedere una lieve discesa dei contagi rispetto alla settimana tra Natale e Capodanno che, grazie al muro dei vaccinati, potrebbe far sperare nel «picco».
«L'ingente numero di nuovi casi, in continua crescita, dopo aver mandato in tilt i servizi territoriali sta determinando la saturazione degli ospedali, con limitazione degli interventi chirurgici programmati anche in pazienti oncologici» mette in guardia il presidente di Gimbe Nino Cartabellotta.
Il personale sanitario è allo stremo ma la fatica è diffusa: «L'enorme numero di persone positive sta progressivamente paralizzando numerosi servizi essenziali: dai trasporti alla scuola, dalla sanità agli uffici pubblici». La soluzione resta il vaccino, insiste l'Istituto superiore di Sanità, che - mentre Moderna annuncia per marzo i dati sulla somministrazione ai bimbi tra i 2 e i 5 anni - rilancia, studi alla mano, l'efficacia del booster al 97,8%. Anche se per il secondo giorno consecutivo cala un po' il numero dei nuovi positivi (184.615) l'Italia arranca.
A breve tre regioni, Calabria, Piemonte e Sicilia, potrebbero cambiare fascia. Lo conferma la mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) in cui il nostro Paese risulta tutto in rosso scuro. La cabina di regia si riunirà nelle prossime ore e solo dopo che i tecnici avranno analizzato i numeri il ministro della salute Roberto Speranza firmerà le ordinanze. Stando ai dati dell'Agenas, però, già lunedì potrebbero passare in arancione la Calabria, che ha le intensive al 20% e i reparti ordinari al 38%, il Piemonte (rispettivamente 23% e 33%) e la Sicilia (20% e 33%).
E mentre i No Vax preparano la fantomatica «marcia su Roma» pianificata per domani, con i 316 decessi di ieri i morti da inizio pandemia hanno superato quota 140 mila (140.188). Il bollettino quotidiano di Agenas dice che a fronte di oltre un milione e centottantamila tamponi effettuati tra antigenici e molecolari sono state registrate 184.615 nuove infezioni, contro le 196.224 del giorno precedente. Il tasso di positività è sceso dal 16% al 15,6% e sono 1.668 i ricoverati in terapia intensiva, uno meno del giorno precedente.
Resta stabile al 18%, sopra la soglia critica del 15%, l'occupazione delle terapie intensive in Italia. A palazzo Chigi si lavora al Dpcm che dovrà definire, in vista del 20 gennaio, quali sono le attività e i servizi ai quali si potrà accedere anche senza Green Pass. Sarà sicuramente possibile fare la spesa al supermercato, andare in farmacia, in ospedale, dal medico di base, dal veterinario. E ancora, andare a denunciare un reato o per esigenze urgenti di tutela dei minori, per andare in tribunale a testimoniare. Il ministero dello Sviluppo Economico starebbe spingendo per una lista più ampia che includa anche tabaccai, edicole, librerie, negozi di giocattoli.