GIÙ LA MASCHERA! - OGGI IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO DECIDERÀ SULL’ABOLIZIONE DELL’OBBLIGO DI MASCHERINA ALL’APERTO: LA DATA PIÙ PROBABILE È LUNEDÌ 28 GIUGNO, QUANDO L’ITALIA SARÀ TUTTA IN ZONA BIANCA, OPPURE DAL 1-5 LUGLIO - LA LEGA IN PRESSING SUL VIA LIBERA AI BALLI IN DISCOTECA

-

Condividi questo articolo


Alberto Gentili per "il Messaggero"

ROBERTO SPERANZA ROBERTO SPERANZA

 

E' il giorno del verdetto per mascherine all' aperto. Su richiesta di Mario Draghi e del ministro della Salute Roberto Speranza, il Comitato tecnico scientifico (Cts) oggi pomeriggio deciderà sull' abolizione dell' obbligo di indossare fuori casa il dispositivo di protezione personale.

 

E valuterà la possibilità di dare il via libera ai balli nelle discoteche: settore in difesa del quale la Lega promette battaglia. «Ogni ulteriore ritardo sarebbe ingiustificabile», ha scritto il ministro Giancarlo Giorgetti al presidente del Cts, Franco Locatelli, qualche giorno fa.

 

Ebbene, con l' Italia da oggi al 99% in zona bianca (Valle d' Aosta esclusa) e con i dati sui contagi e sulle terapie intensive in costante miglioramento, il Cts dovrebbero dire sì per le mascherine e chiedere un nuovo time-out per le discoteche. Posizione attendista che, visto il rischio rappresentato dalla variante Delta, trova d' accordo palazzo Chigi e Speranza. Ma, di riflesso, irrita i leghisti.

 

mascherine in luoghi aperti mascherine in luoghi aperti

Il D-day delle mascherine non segnerà però una liberazione completa dal dispositivo di protezione che segna la vita degli italiani dal marzo dello scorso anno. Il via libera del Cts allo stop all' obbligo di indossarle all' aperto, sarà condizionato.

 

E se non sarà il Comitato a indicare una data, sarà il governo in settimana a farlo: si parla di lunedì 28 giugno, quando anche la Valle d' Aosta sarà entrata in zona bianca, oppure del 1 luglio o del 5 luglio per valutare meglio il rischio rappresentato dalla variante Delta.

 

franco locatelli franco locatelli

LE CONDIZIONI DEL CTS

Il dispositivo di protezione personale non finirà comunque nel cassetto. Fonti dell' esecutivo che seguono il dossier, danno per certo il Cts «fisserà indicazioni ben precise, stringenti». Ciò significa che gli italiani dovranno continuare a tenere la mascherina in tasca o al braccio quando escono dalla propria abitazione.

 

E dovranno indossarla in tutti i casi in cui, anche all' aperto, ci saranno «rischi di assembramento» e non sarà perciò garantito il distanziamento. Ciò varrà anche per i luoghi della movida. Con un problema: i controlli, non semplici, da parte delle forze dell' ordine.

 

BALLO IN MASCHERA BALLO IN MASCHERA

La mascherina resterà obbligatoria inoltre in tutti i luoghi aperti al pubblico, come uffici, negozi, centri commerciali, bar, ristoranti, autobus, etc. E dovrà essere indossata anche quando si va a un concerto, a un evento sportivo, a uno spettacolo, a una fiera o a un parco di divertimento. Pure in quelli all' aperto, per i quali resteranno validi i protocolli fissati dal Cts.

 

«Quando si va allo stadio o a un concerto o in una fiera o in un luna-park», viene spiegato in ambienti di governo, «si formano code all' ingresso, oppure non si riesce a garantire il distanziamento sugli spalti o tra i sedili per gli spettatori o tra gli stand o le giostre. Ebbene, in questi casi la mascherina resterà obbligatoria».

ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO

 

Nel Cts c' è chi vorrebbe legare l' abolizione dell' obbligo della mascherina all' aperto alla percentuale della popolazione vaccinata. Ma questa tesi sembra destinata a cadere. «L' obbligo decadrà in tutte le Regioni bianche», dice una fonte di governo, «il numero dei vaccinati non può essere determinante per decidere sulle mascherine, tanto più che ormai oltre 30 milioni di italiani hanno ricevuto almeno la prima dose e dunque un cittadino su due, considerando che chi ha meno di 12 anni non può essere vaccinato, ha ricevuto Pfizer, Moderna, AstraZeneca o J&J».

 

L' ATTENZIONE PER IL TURISMO

 

Non si andrà insomma tanto per il sottile, anche perché con la campagna vaccinale che avanza nonostante la «confusione» denunciata dal premier Draghi, il governo vuole assolutamente rendere più allettante l' Italia agli occhi dei turisti stranieri.

ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI

 

Seguire le orme di Francia, Germania, Belgio e Spagna, che hanno già tolto l' obbligatorietà delle mascherine all' aperto, è diventato una sorta di imperativo. Tanto più che dal 1° luglio entrerà in vigore il digital green pass europeo: la certificazione che consentirà ai turisti di muoversi liberamente all' interno dei confini dell' Unione per chi è vaccinato, chi ha fatto il tampone (risultato negativo) nelle ultime 48 ore, oppure chi è guarito dal Covid.

SILVIO BRUSAFERRO FRANCO LOCATELLI SILVIO BRUSAFERRO FRANCO LOCATELLI

 

Per le discoteche, si diceva, non sarebbe invece ancora del tutto matura la decisione. Il Cts, da ciò che filtra, sarebbe orientato a prendersi ancora un po' di tempo, chiedendo ulteriori elementi di valutazione, prima di esprimere il parere sulla possibilità di dare il via libera ai balli. Ma c' è chi non esclude che alla fine il Comitato e palazzo Chigi, vista la maggiore operatività del green pass e per evitare lo scontro con la Lega, possa fin da oggi dare un segnale di apertura. Il pragmatico Draghi, se può, dribbla le polemiche.

Mascherine NELLE discoteche Mascherine NELLE discoteche

ROBERTO SPERANZA FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO ROBERTO SPERANZA FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...