INTORNO A PUTIN C'E' SEMPRE QUALCUNO CHE MUORE – UN AGENTE DEL SERVIZIO DI SICUREZZA DI "ZAR VLAD" SI È SUICIDATO AL CREMLINO SPARANDOSI UN COLPO DI PISTOLA: SECONDO I COLLEGHI IL GESTO ESTREMO SAREBBE LEGATO ALLE MASSACRANTI CONDIZIONI DI LAVORO. “I DIPENDENTI SPESSO DEVONO LAVORARE NON SOLO NEI PROPRI TURNI, MA ANCHE IN QUELLI DEI COLLEGHI CHE SE NE SONO ANDATI. QUESTE ORE DI STRAORDINARIO NON SONO RETRIBUITE…”

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Da "Ansa"

 

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Un agente dell'FSO, il servizio di sicurezza federale che si occupa anche della sicurezza del presidente Vladimir Putin, si è suicidato all'interno delle mura del Cremlino sparandosi un colpo di pistola. Lo riporta il canale Telegram Baza, di norma affidabile in quanto ben connesso con i servizi.

 

Secondo Baza si tratterebbe dell'agente Mikhail Zakharov, in forza presso il quinto dipartimento del servizio, incaricato della protezione del presidente. L'agenzia di stampa statale Tass ha confermato l'incidente ma ha smentito che l'agente facesse parte del gruppo di guardie del corpo di Putin. Secondo i colleghi di Zakharov il gesto estremo sarebbe legato alle massacranti condizioni di lavoro.

cremlino

 

"I colleghi di Zakharov notano che la pratica del lavoro in regime straordinario è diventata più frequente a causa di una carenza critica di personale presso l'FSO", scrive Baza. "I dipendenti spesso devono lavorare non solo nei propri turni, ma anche in quelli dei colleghi che se ne sono andati.

vladimir putin al cremlino nel 2004

 

Queste ore di straordinario non sono retribuite", continua. Baza sostiene anche che l'FSO abbia recentemente sospeso la politica di consentire il pensionamento anticipato ai membri che hanno accumulato un numero sufficiente di ore di straordinario, annullando così tutte le ore extra.

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