“CON IL 70% DI TERZE DOSI, APPENA LA CURVA COMINCIA A SCENDERE, DOVREBBE ARRIVARE LO STOP ALLE RESTRIZIONI” – ANCHE IL PESSIMISTA ANDREA CRISANTI VEDE LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL: “CON LE 3 DOSI, IL CONTAGIO DA VARIANTE OMICRON PRODUCE UN’INFEZIONE CHE DURA 3-4 GIORNI. NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI, UNA PERSONA CHE È POSITIVA DOPO 6-7 GIORNI DIFFICILMENTE INFETTA” – “L'ENDEMIZZAZIONE INCIDERÀ SULLA DURATA DELLA VITA MEDIA" - "BORIS JOHNSON? HA AVUTO CORAGGIO, MA IL MERITO È DEI VACCINI" - VIDEO

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andrea crisanti a piazzapulita 20 gennaio 2022 1

1 - COVID, CRISANTI: "MALATTIA INCIDERÀ SU DURATA DELLA VITA MEDIA"

Da www.adnkronos.com

 

 

"In Italia lo stop delle restrizioni dovrebbe arrivare con il 70% di terze dosi e appena la curva comincia a scendere. Se si verificano queste due condizioni, una persona immunizzata se si infetta ha una malattia estremamente lieve". Sono le parole del professor Andrea Crisanti a Piazzapulita.

 

"Non vorrei si confondesse la rimozione delle restrizioni con l’eliminazione delle misure che devono impedire agli infettati di contagiare: se una persona in quarantena, non deve essere libero di andarsene in giro.

 

omicron in gran bretagna

Con le 3 dosi, il contagio da variante Omicron produce un’infezione che dura 3-4 giorni. Nella maggior parte dei casi, una persona che è positiva dopo 6-7 giorni difficilmente infetta. Ma può succedere. Senza dimenticare, poi, che il termine vaccinati non sempre coincide con protetti", dice. Si dice che si debba convivere con il covid: "Se permettiamo a questa malattia di diventare endemica, colpirà via via le persone più anziane e inciderà sulla durata della vita media".

 

BORIS JOHNSON

Serve un vaccino ad hoc contro Omicron? "Persone vaccinate che si contagiano con Omicron sviluppano anticorpi efficaci anche contro Delta. Si spera che questa immunità prodotta da Omicron e dai vaccini possa proteggerci. E’ inutile pensare ad una vaccinazione mirata contro Omicron, moltissime persone si infetteranno per effetto di questa variante".

 

2 - "JOHNSON HA AVUTO CORAGGIO MA IL MERITO È DEI VACCINI"

Francesco Rigatelli per "la Stampa"

 

Boris Johnson evoca il ritorno al piano A e Andrea Crisanti, professore di Microbiologia all'Università di Padova e all'Imperial College di Londra, spiega: «Si possono criticare la leggerezza e il comportamento in certe occasioni del premier inglese, ma non il suo coraggio.

mario draghi boris johnson cop26 glasgow

 

Sin dall'inizio Johnson ha perseguito la convivenza col virus e il ritorno al piano A significa questo. Va detto però che nelle scorse ondate il suo approccio è fallito per la dimensione del contagio e dei decessi, e che ora è possibile solo grazie ai vaccini. Senza questi ultimi ci sarebbero migliaia di morti al giorno anche con Omicron e la sua strategia comunque è costata 12mila decessi».

 

In questi giorni lei si trova in Inghilterra. Come vive la svolta di Johnson?

«Ha presente l'Alberto Sordi del film Un americano a Roma di Steno? Mi sento un marziano a Londra, l'unico con la mascherina, a mantenere le misure e ad evitare gli incontri in presenza.

 

UNO DEI COVID PARTY NEL GIARDINO DELLA RESIDENZA DI BORIS JOHNSON - MAGGIO 2020

Johnson revoca le misure in anticipo rispetto al 26 gennaio previsto e da settimana prossima studenti e docenti torneranno in aula, gli uffici pubblici riprenderanno al cento per cento e di conseguenza tutto il Paese ripartirà».

 

Altre novità?

«Un punto importante è che gli inglesi affiancano le riaperture a un monitoraggio sistematico, quarantene e isolamenti severi, con una App efficace e controlli seri. Gli infetti qui vengono chiusi in casa».

 

Il leader laburista Keir Starmer ha chiesto a Johnson il parere scientifico alla base della riapertura, sospettando si tratti di una mossa per non parlare del party di dicembre 2020 a Downing Street durante il lockdown. Che ne pensa?

no vax e no green pass

«Johnson rischia le dimissioni, perché gli inglesi non perdonano bugie e illegalità, ma la base scientifica mi pare solida. Grazie al monitoraggio e a studi a campione, che in Italia sogniamo, si è scoperto che il 96% degli inglesi ha anticorpi sufficienti, cioè è vaccinato o guarito.

 

Il livello di suscettibilità al virus, insomma, è relativamente basso. Inoltre, la curva del contagio di Omicron è in discesa e il governo riapre per infettare chi non è vaccinato, chi ha avuto Delta e chi non ha ancora la terza dose».

LA TERZA DOSE DEL VACCINO ANTI-COVID

 

Una misura spregiudicata?

«A questo punto l'unica possibile. L'obiettivo è far circolare il virus mentre la popolazione è sufficientemente protetta. Togliere le restrizioni a giugno è costato a Johnson 12mila decessi in sei mesi, Omicron lo ha costretto a rimetterle e ora torna al piano A. Certo anziani e fragili sono ancora a rischio».

 

L'Italia ha fatto il contrario?

«L'Italia è stata molto più prudente, ma ora è maggiormente suscettibile al virus, anche perché è partita in ritardo con le terze dosi smobilitando anzitempo gli hub vaccinali. Ora senza chiusure particolari l'approccio di Draghi, pur non ammettendolo, risulta simile a quello di Johnson, non a caso c'è un costo di oltre 300 morti al giorno.

 

andrea crisanti a piazzapulita 20 gennaio 2022 3

A questo punto converrebbe seguire l'esempio inglese fino in fondo alleggerendo dopo il picco le misure per immunizzare quanti più italiani possibile. Ogni Paese però resta diverso, in Inghilterra c'è un sistema di tracciamento sviluppato, non si mandano infetti in giro e le terze dosi sono al 60% degli over 12 e oltre il 90% degli over 60.

 

Paradossalmente Draghi avrebbe avuto vita più facile con un sistema di monitoraggio anglosassone e forse non avrebbe detto che i Green Pass sono sicuri e che con i vaccini si arriva all'immunità di gregge».

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Johnson arriverà all'immunità di gregge?

«Ci andrà vicino, ma non solo grazie al vaccino. Se ce la farà sarà perché avrà lasciato correre Omicron. E questo può farlo grazie al vaccino. Altrimenti Omicron causerebbe molti più morti. Restano però le incognite di nuove varianti e del rapporto con Delta».

 

Delta scomparirà?

«Potrebbe succedere, anche se è presto per esserne certi. Se non arrivassero nuove varianti pericolose si potrebbe sperare in un'endemizzazione del virus. Senza dimenticare che l'immunità attuale è data dalla diffusione di Omicron e dai vaccini, che ci hanno salvato ma hanno durata limitata».

 

Potrebbe essere l'ultimo inverno problematico?

«Me lo domandarono già a ottobre e risposi che dipende dalla durata dei vaccini, dal livello di protezione della popolazione e dalle varianti. A oggi la situazione non è cambiata. L'unica novità è che Omicron, pur infettando vaccinati e non, provoca nei primi sintomi minimi e nei secondi una malattia a volte meno grave di Delta. Restano in pericolo anziani e fragili, per questo c'è un abbassamento delle aspettative di vita. Il che colpisce di più un Paese anziano come l'Italia rispetto al Regno Unito».

wilfred e romy - i figli di boris johnson e carrie

 

Eppure anche Romy Iris Charlotte, figlia di 5 settimane di Johnson, si sarebbe ammalata gravemente di Covid.

«Gli inglesi sono fatalisti e hanno un rapporto con la malattia e la morte sarcastico e distaccato. Non sono considerati tabù come in Italia. Mia moglie, medico anestesista a Londra, a volte deve dare cattive notizie e la risposta più negativa che si è sentita dire è stata "Oh, dear", cioè Oh, cara. È lo stesso motivo per cui gli inglesi, a denti stretti, sopportano la Brexit». 

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TERZA DOSE VACCINI
andrea crisanti a bergamo
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TERZA DOSE VACCINI
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Terza dose in Israele
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