“GLI AVEVO DETTO DI LASCIARLA STARE MA LUI MI HA RISPOSTO MALE” – IL 19ENNE ALÌ KASHIM RACCONTA COME HA UCCISO A TRIESTE IL 17ENNE ROBERT TRAJKOVIC, SUO RIVALE D'AMORE: "L'HO STRETTO AL COLLO CON IL BRACCIO, HO PORTATO IL CORPO NEL SOTTOSCALA, COPRENDOLO CON UN MATERASSO" - KASHIM ERA STATO MOLLATO DALLA FIDANZATA, LETIZIA, CHE AVEVA INTRECCIATO UNA RELAZIONE CON ROBERT – LE MOLTE INCONGRUENZE NEL COMPORTAMENTO E NEL RACCONTO DELLA RAGAZZA HANNO SPINTO I PM A ISCRIVERLA NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI PER FAVOREGGIAMENTO...

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Andrea Pasqualetto per il “Corriere della Sera”

 

ali kashim e letizia

«Alì aveva telefonato a Robert in lacrime supplicandolo di mettersi da parte e di non venire da me per la notte. Ma Robert voleva venire lo stesso». In questa storiaccia triestina le parole di Letizia sono importanti per capire cos' è successo. Letizia è la ragazza contesa fra Robert e Alì, due amici diventati in breve tempo nemici per amore di lei.

 

Al punto che Alì, quel venerdì sera, ha ucciso Robert. L'ha atteso sotto il palazzo dove la ragazza aveva preso una stanza proprio per stare con l'altro, e l'ha strangolato. «Gli avevo detto di lasciarla stare, lui mi ha risposto male e mi ha dato anche uno schiaffo, allora l'ho girato e l'ho stretto al collo con il braccio... ho portato il corpo nel sottoscala coprendolo con un materasso che era lì», ha confessato Alì Kashim.

 

robert trajkovic 3

Il corpo di Robert è poi rimasto nel sottoscala per un giorno intero senza che nessuno se ne accorgesse. Una stranezza che unita ad alcune incongruenze nel comportamento e nel racconto di Letizia hanno indotto gli inquirenti a iscriverla nel registro degli indagati una decina di giorni fa.

 

Il reato è il favoreggiamento ma si tratta di un'accusa mossa più per i suoi silenzi che per quel che ha fatto. Nelle ore successive al delitto sia lei che Alì non si sono infatti distinti per chiarezza e logica. Kashim, ventunenne cuoco italiano, madre libica e padre marocchino, stava tentando un depistaggio e forse non avrebbe confessato subito l'omicidio se gli investigatori non avessero bleffato con lui prospettandogli prove schiaccianti.

ali kashim 1

 

Dopo aver ucciso Robert si era prodigato nelle ricerche dell'amico in giro per Trieste insieme con altre persone. D'altra parte i due si conoscevano bene e sarebbe risultato sospetto un diverso atteggiamento. Robert Trajkovic, 17 anni, origini serbe, era di casa dai Kashim, dove aveva legato soprattutto col fratello minore di Alì, suo coetaneo. Tutti amici, fino a che Robert non ha preso una sbandata per Letizia e lei per lui. La ragazza, 19enne triestina, aveva avuto una lunga storia con il cuoco. Erano andati insieme in Germania per un anno.

IL PADRE E LA MADRE DI Robert Trajkovic

 

Poi è arrivata la pandemia, la disoccupazione e sono rientrati a Trieste con il morale a terra. Incomprensioni, litigi, insofferenza. La situazione è precipitata quando è scattato qualcosa fra Letizia e Robert. Lei ha lasciato Alì, lui non si è dato pace, i due si sono frequentati ma Letizia voleva Robert ed era corrisposta. Una polveriera.

 

La follia è esplosa venerdì 7 gennaio. Il racconto di quella giornata è della ragazza. Nel tardo pomeriggio incontra Alì in un bar e gli dice che avrebbe trascorso la notte con Robert. Il giovane s'infuria e si vede: tira un pugno sul muro del locale. La serata prosegue poi nella stanza di Letizia, dove i due continuano a discutere.

 

robert trajkovic 1

Ma lì deve arrivare anche Robert, che nel frattempo chiama la ragazza avvisandola che tarderà. Alle 23, l'ultimo messaggio: «Sto arrivando». Alì non ci vede più. Scende all'ingresso dello stabile e aspetta l'arrivo del rivale.

 

Finirà nel modo che si è scritto. «Asfissia da strangolamento con l'utilizzo di un laccio», ha concluso il medico legale Fulvio Costantinides che ha eseguito ieri l'autopsia. Il cuoco non aveva parlato di lacci ma, comunque sia, sempre di strangolamento si tratta.

 

IL PALAZZO DOVE E MORTO Robert Trajkovic

«Lo stato d'animo dell'indagato pare fosse segnato da risentimento, rancore, morbosa gelosia... ma non da fredda risoluzione, quanto, piuttosto da insicurezza e ossessione», lo inquadra il giudice Marco Casavecchia nell'ordinanza che ha disposto il carcere. Per il gip non c'è premeditazione, nonostante il laccio la possa far pensare: «Poco prima del delitto - conclude - sperava ancora di restare con lei, quella notte».

Robert Trajkovic 2
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