“DATEMI QUALCHE GOCCIA D'ACQUA, PER FAVORE” – IL DRAMMA DI LOUJIN, BAMBINA SIRIANA DI 4 ANNI MORTA DI SETE MENTRE ATTRAVERSAVA IL MEDITERRANEO – LA BARCA SU CUI ERA A BORDO CON LA FAMIGLIA AVEVA I MOTORI FUORI USO E LO SCAFO STAVA PRENDENDO ACQUA, MA NONOSTANTE LE CHIAMATE DI AIUTO, NON È ARRIVATO NESSUNO AD AIUTARLI – IL PADRE DELLA PICCOLA: “ALCUNI CI HANNO ANCHE FOTOGRAFATI E POI HANNO CONTINUATO. CREDEVAMO CHE L'EUROPA FOSSE IL CONTINENTE DELL'UMANITÀ, CI SBAGLIAVAMO”

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Filippo Femia per “La Stampa”

LOUJIN LA BAMBINA SIRIANA DI 4 ANNI MORTA IN MARE

 

Loujin sorride dalla foto profilo WhatsApp di mamma Tasmin. Nell'immagine scattata al tramonto indossa un abito bianco da cerimonia, gli occhi felici. Quel sorriso non c'è più: è stato cancellato, spazzato via dall'indifferenza di chi poteva salvarla ma ha scelto di voltarsi dall'altra parte.

Questa bimba di quattro anni è morta in mezzo al Mediterraneo, al largo delle coste maltesi. In quell'Europa dove la sua famiglia, siriani rifugiati in Libano, sognava una seconda vita. 

 

LOUJIN LA BAMBINA SIRIANA DI 4 ANNI MORTA IN MARE

Le sue ultime parole sono state un'implorazione, l'ennesima, sussurrata ai genitori: «Datemi qualche goccia d'acqua, per favore». Ma sul barchino che trasportava la speranza disperata di sessanta persone non c'era né cibo né acqua, da diversi giorni ormai. È morta di sete, Loujin, la notte dell'otto settembre, tra le braccia di mamma e papà, ancora sotto choc: «Il suo pianto inconsolabile avrebbe commosso anche i sassi - singhiozza il padre, Ahmad Adbelkafi Nasif -. Avete idea di cosa significhi per un genitore vedere morire una figlia in questo modo atroce?».

 

LOUJIN LA BAMBINA SIRIANA DI 4 ANNI MORTA IN MARE

Il barchino su cui viaggiavano sessanta migranti era partito dal Libano a inizio mese, direzione Italia. Ma da giorni i motori erano fuori uso e lo scafo aveva iniziato a imbarcare acqua. Con un telefono satellitare qualcuno ha mandato un Sos, rilanciato immediatamente da Nawal Soufi, un'attivista catanese di origini marocchine, che da anni si occupa di salvataggi in mare. «La barca si trovava nella zona Sar (Search and rescue, ndr) di Malta e ho subito avvertito le autorità di La Valletta - racconta -. Dopo un giorno di silenzio mi è stato risposto che c'era una nave in avvicinamento: "Il salvataggio è solo questione di tempo", mi è stato detto». 

 

Quella nave non è mai arrivata. I testimoni raccontano che ne sono passate diverse, ma nessuna si è fermata. «Svuotavamo lo scafo con i secchi, era evidente che stavamo naufragando - racconta indignato Ahmad -. Alcuni ci hanno anche fotografati e poi hanno continuato». La salvezza si è materializzata sotto forma di un mercantile battente bandiera di Antigua e Barbuda, ma per la piccola Loujin era già troppo tardi.

LOUJIN LA BAMBINA SIRIANA DI 4 ANNI MORTA IN MARE

 

Ora la famiglia Nasif si trova in un ospedale di Creta, dove Mira, l'altra figlia di un anno, è ricoverata dopo aver ingerito grandi quantità di acqua. «Grazie a dio non è in pericolo di vita - spiega la madre -, ma il nostro cuore è in cenere». Oltre alla speranza hanno perso ogni cosa: «In Libano rischiavamo di vivere di elemosina. Abbiamo provato a partire in maniera legale, ma l'unica via è stata quella del mare - spiega il padre -. Nel viaggio abbiamo investito tutti i nostri risparmi: 12 mila euro».

 

migranti nel mediterraneo 3

Dal sogno di una vita, la bandiera con le 12 stelle su fondo blu si è trasformata in un inferno. «Credevamo che l'Europa fosse il continente dell'umanità, ci sbagliavamo. Ci ha strappato nostra figlia. Se potessimo tornare indietro, mangeremmo terra in Libano piuttosto che vivere questa tragedia», mormora il padre. Che però non riesce ad avere rancore. Se avesse di fronte a lui i politici europei, spiega, augurerebbe loro di vedere i figli nella stessa situazione di Loujin, a implorare un po' d'acqua: «Ma io vorrei passare di lì per non lasciarli morire». 

 

migranti nel mediterraneo 6

Sui social sono già iniziati a piovere i commenti contriti per una morte assurda. Scene già viste: c'è da prevedere che l'indignazione duri fino alla prossima tragedia, che anche stavolta non verrà evitata. Questione di ore, secondo Nawal Soufi: «Purtroppo abbiamo notizie di molte imbarcazioni in difficoltà, il prossimo dramma non tarderà ad arrivare. Serve un'operazione di salvataggio coordinata a livello europeo». Perché l'attivista non ha alcun dubbio: «Loujin è morta a causa delle politiche europee». -