“DISSI A PARNASI DI SOSTENERE LA FONDAZIONE EYU” - L'EX CASSIERE DEL PD, FRANCESCO BONIFAZI, HA RACCONTATO AI PM CHE L'IMPRENDITORE LUCA PARNASI GLI AVEVA PROPOSTO DI FINANZIARE IL PD CON 250MILA EURO E CHE LUI, VISTO CHE IL LIMITE CONSENTITO DALLA LEGGE ERA DI 100MILA EURO, SUGGERÌ AL COSTRUTTORE DI SOSTENERE LA FONDAZIONE EYU - I MAGISTRATI HANNO CHIESTO CONTO DELLE FATTURE CONSIDERATE FALSE: SULLA RICERCA COMMISSIONATA ALLA FONDAZIONE DALLA “PENTAPIGNA SRL” DI PARNASI…

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Mic. All. per “il Messaggero”

 

FRANCESCO BONIFAZI

Ha raccontato che l'imprenditore Luca Parnasi gli aveva proposto di finanziare il Pd con 250mila euro e che lui, visto che il limite consentito dalla legge era di 100mila euro, suggerì al costruttore di sostenere economicamente la fondazione Eyu. È il 18 luglio scorso quando l'ex tesoriere del Partito democratico (oggi emigrato in Italia Viva) Francesco Bonifazi, indagato dalla procura di Roma per finanziamento illecito ed emissione di fatture false insieme a Parnasi - che è già a processo per associazione a delinquere e corruzione in relazione alla realizzazione dello Stadio di Tor di Valle - racconta alla pm Barbara Zuin la sua versione dei fatti.

 

LUCA PARNASI

Nelle scorse settimane la procura ha chiuso l'inchiesta sia su Bonifazi che sul tesoriere della Lega, Giulio Centemero, accusato solo di finanziamento illecito per i 250mila che sarebbero stati destinati al suo partito. Sono 7 i nomi finiti sul registro degli indagati per i finanziamenti occulti, mascherati da contributi economici all'associazione Più voci, considerata emanazione della Lega, e da studio commissionato da una società del costruttore alla fondazione Eyu, appunto.

 

L'INCONTRO

MATTEO RENZI FRANCESCO BONIFAZI E ALCUNI FEDELISSIMI

L'interrogatorio, anticipato ieri dal quotidiano La Verità, è agli atti dell'inchiesta. L'incontro con Parnasi risale alla fine del 2017, poco tempo prima della campagna elettorale. «Guarda c'è anche la fondazione», avrebbe detto Bonifazi all'imprenditore. «Ricordo il contenuto di questa chiacchierata, che fu anche piacevole. Venne fuori la cifra che lui poteva sostenere, che era intorno a 250.000 euro. Io feci una precisazione, in realtà obbligatoria per un tesoriere, perché è di legge, e cioè che un soggetto non può finanziare un partito per più di 100.000 euro», ha raccontato Bonifazi.

 

PARNASI

Sostiene di avere pensato a Eyu, una fondazione che, a suo dire, era autonoma dal partito ed era nata per la tutela del quotidiano Europa e dell'Unità. «La fondazione Eyu non riceve alcuna sovvenzione o finanziamento dal partito. L'unico spostamento di denaro tra Pd e Eyu può essere avvenuto in occasione della festa dell'Unità per il pagamento dell'affitto di alcuni stand da parte di Eyu», ha precisato.

 

GIULIO CENTEMERO

Poi, la pm Zuin gli ha chiesto conto delle fatture che la procura considera false: sono relative alla ricerca commissionata dalla Pentapigna srl - di Parnasi - alla fondazione. Lo studio, di poche pagine, sarebbe stato pagato attraverso due bonifici bancari, da 100mila e 150mila euro. Un escamotage, secondo gli inquirenti, per giustificare il passaggio di denaro.

 

Agli atti c'è anche un'informativa della Finanza in cui viene definita «sospetta» l'operatività della fondazione. In questo caso Bonifazi ha detto di essersi limitato a mettere in contatto Parnasi e Domenico Petrolo, responsabile relazioni esterne di Eyu, indagato. Sostiene di non essere mai stato a conoscenza di alcun accordo: «Di ciò che è accaduto dopo quella stretta di mano non so niente. Il Nazareno è un corridoio lunghissimo. Per arrivare incontri prima Petrolo che me, io ero nella parte finale del corridoio, diciamo la parte nobile».