“IL DNA CHE POTEVA SALVARE MASSIMO BOSSETTI È ANDATO DISTRUTTO” - I LEGALI DEL MURATORE DI MAPELLO TORNANO ALL’ATTACCO: “ABBIAMO DENUNCIATO IL TRIBUNALE DI BERGAMO PER UN’IPOTESI DI REATO DI UNA GRAVITÀ INAUDITA. ABBIAMO SCOPERTO CHE DOPO AVER SEQUESTRATO IL DNA, L’HANNO LASCIATO DETERIORARE. È IL REPERTO PIÙ IMPORTANTE PER IL QUALE DA ANNI CHIEDIAMO UNA SUPERPERIZIA” - L’ANTICIPAZIONE DI “OGGI”

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Anticipazione stampa da OGGI

 

COPERTINA OGGI - 17-22 DICEMBRE 2020

«Abbiamo promosso un’azione penale, inoltrata alla Procura generale di Brescia, nei confronti del Tribunale di Bergamo, per denunciare una ipotesi di reato di una gravità inaudita. Abbiamo scoperto che dopo aver sequestrato il Dna, l’hanno lasciato deteriorare. È il reperto più importante per il quale da anni chiediamo una superperizia».

 

massimo bossetti

Così i difensori di Massimo Bossetti al settimanale OGGI. Nell’articolo pubblicato nell’edizione in edicola da domani. Si parla di 54 campioni di Dna di Ignoto 1 contenuti in altrettante provette a lungo custodite nei congelatori del San Raffaele di Milano.

«Un anno fa questo materiale era stato consegnato dall’Istituto San Raffaele al Tribunale debitamente congelato mentre oggi, per mancanza di frigoriferi, viene conservato a temperatura ambiente», precisa l’avvocato Claudio Salvagni.

MASSIMO BOSSETTI
MASSIMO BOSSETTI