“LA NOSTRA STRATEGIA ANTICOVID SENZA UN RIGIDO LOCKDOWN HA FUNZIONATO” - IN SVEZIA POCHI CASI DI CORONAVIRUS, LE AUTORITA’ POLITICHE E SANITARIE SI BEANO DELLE BASSE PERCENTUALI DI CONTAGI E DELLA POLITICA ADOTTATA. MA I MORTI SONO STATI PIÙ DI 5MILA, SEI VOLTE DI PIÙ DI DANIMARCA (264) E NORVEGIA (626) MESSE INSIEME. DAVANTI A CIFRE DEL GENERE È DIFFICILE VEDERE IL VANTAGGIO…
-Da corriere.it
Ma se alla fine si scoprisse che la strategia della Svezia per fronteggiare il coronavirus non era così campata in aria e, anzi, sta dando il suoi frutti? Stoccolma, a differenza dei vicini scandinavi, non ha voluto varare misure di lockdown, facendo conto più sulla responsabilità dei singoli che sui divieti. E fino ad oggi ha pagato un prezzo altissimo con un tasso di contagi e mortalità di gran lunga superiore a quello di Norvegia e Danimarca avendo avuto 84.985 positivi e 5.835 morti.
La svolta
Oggi, però, la situazione appare diversa mentre molti Stati affrontano una ripresa della pandemia, a Stoccolma i dati sono saldamente discendenti. «La Svezia è passata dall’essere il Paese con più contagi in Europa a quello più sicuro — ha detto il dottor Anders Tegnell, l’epidemiologo maggiormente considerato dal governo —. La nostra politica può aver tardato a portare risultati ma alla fine sono arrivati e sono più stabili» .
I dati
Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie la scorsa settimana la Svezia ha avuto 12 casi per milione di abitanti mentre la Danimarca ne ha 18 e la Norvegia 14. A differenza di metà aprile quando si registravano più di cento decessi al giorno, oggi non si superano i due o tre morti. Al contrario giovedì Copenaghen ha raggiunto il record degli ultimi 4 mesi con 179 infetti in 24 ore.
Il test
La scorsa settimana in Svezia circa 2.500 persone scelte a caso sono state sottoposte a tampone e nessuna è risultata positiva. Alla fine di aprile erano lo 0,9% e a maggio 0,3%. «Questo significa che non ci sono in giro persone asintomatiche» ha spiegato al Daily Telegraph Karin Tegmark Wisell dell’Agenzia di Sanità pubblica svedese (PHAS).
I dubbi
I dati, però, non mentono. La Svezia finora ha avuto 5.832 morti, sei volte di più di Danimarca (264) e Norvegia (626) messe insieme. Davanti a cifre del genere è difficile vedere il vantaggio. C’è anche da considerare che Stoccolma testa in media 1,2 persone ogni 1000 mentre la Norvegia è a quota 2,2 e la Danimarca a 5,9. «È impossibile che Oslo e Copenaghen raggiungano un numero così alto di decessi — ha spiegato al Daily Telegraph la virologa Lena Einhorn — , anche perché le cure stanno migliorando e all’inizio del prossimo anno dovremmo ottenere un vaccino»