“SONO IO LA VITTIMA. HO PERSO UN FIGLIO PER COLPA SUA” - TANYA YASHENKO, LA MODELLA 36ENNE BIELORUSSA ACCUSATA DI AVER RAGGIRATO IL PRINCIPE GIACOMO BONNANO DI LINGUAGLOSSA, RIBALTA LA FRITTATA: “QUANDO SONO RIMASTA INCINTA, È SCAPPATO IN AMERICA DALL’EX MOGLIE. PER LA DISPERAZIONE HO PERSO IL FIGLIO. LE SPESE CON LE CARTE? ERA LUI CHE MI DICEVA DI USARLE PER CONTROLLARMI. MI HA MESSO LE MANI ADDOSSO E…”


Giuseppe Scarpa per “la Repubblica”

 

TANYA YASHENKO E GIACOMO BONANNO DI LINGUAGLOSSA

«Io sono una vittima. Ho perso un figlio per colpa sua. Adesso non voglio finire triturata in una guerra familiare. Una famiglia che si contende un patrimonio milionario sulla mia pelle. Un uomo che a 50 anni pensa di essere un ragazzino e si fa chiamare il "maestro" della movida. Il re della vita notturna di Roma». Tatsiana Yashchanka ribalta il tavolo. Capovolge le accuse che le rivolge il suo ex, il principe Giacomo Bonnano di Linguaglossa, 52 anni.

 

Dopo la denuncia del nobile, la 36enne bielorussa è finita sotto inchiesta, a Roma, con l'accusa di circonvenzione d'incapace. Per i magistrati deve stare lontana 200 metri dal suo ex. Gli avrebbe portato via, durante i due anni mezzo di fidanzamento, 600mila euro, tra auto (una Mercedes), gioielli e soldi.

TANYA YASHENKO E GIACOMO BONANNO DI LINGUAGLOSSA

Per lo psichiatra nominato dal pm, Linguaglossa avrebbe dei limiti, sarebbe raggirabile. Per Yashchanka l'atteggiamento dell'uomo di fronte ai consulenti sarebbe un bluff. «Non sono una cenerentola cattiva come sono stata dipinta. Adesso vi racconto io la verità».

 

Cosa significa non sono una "cenerentola cattiva"?

«Non vengo da una famiglia povera. Quindi non ho bisogno dei soldi di Giacomo. Tutto quello che mi ha dato me lo ha regalato di sua volontà».

 

Allora perché usava le sue carte di credito?

«Mi dava lui le carte di credito. Lui mi diceva di usarle. Era un modo per controllarmi. Vedeva dove ero e quanto spendevo dall'applicazione. Quando non le usavo bisticciavamo sempre. Mi diceva: "Allora sei con qualcuno che ti sta offrendo il pranzo e la cena. Mi tradisci"».

TANYA YASHENKO E GIACOMO BONANNO DI LINGUAGLOSSA

 

È ancora innamorata?

«Io l'ho amato anche più di me stessa. Questo sentimento adesso non esiste più».

 

Perché?

«Ho capito che non potevo stare con una persona che mi aveva messo le mani addosso e poi mi ha denunciata. Un uomo che mi ha trattato come un oggetto, mi ha abbandonato quando aspettavo suo figlio. Non si può amare una persona così. Io adesso sono in cura».

 

Lei denuncia una persona e poi continua a frequentarlo. È singolare, non trova?

«È stato un amore tossico. Lui era così insistente e io ero così vulnerabile, con una bassa autostima, dipendevo emotivamente da lui».

 

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Per i pm lei hai sottratto 600 mila euro a Linguaglossa, circuendolo.

«È il suo tenore di vita. Ma come devo spiegarlo? Lui è una persona molto ricca. Questi doni preziosi erano fatti di sua iniziativa. Vuole un esempio di come vive?».

 

Prego.

«Ha speso in una vacanza in Svizzera di 40 giorni più di 300mila euro. Ha prenotato un hotel extralusso, ogni giorno voleva fare sci seguito da un maestro, aveva prenotato un auto con autista che ci portava dappertutto, eravamo sempre al ristorante».

 

Questo non significa che lei non l'abbia raggirato.

«Ma io non ho raggirato nessuno».

 

Perché allora è indagata?

«Il 25 marzo del 2021, dopo più di un anno di violenze verbali e fisiche, mi sono rivolta alle forze dell'ordine. L'ho denunciato per molestie, percosse e minacce gravi. Allora lui, per difendersi da questo esposto, si è finto incapace di intendere e di volere. Gli è stato consigliato così dal suo entourage e da una parte della sua famiglia».

 

TANYA YASHENKO E GIACOMO BONANNO DI LINGUAGLOSSA

Quanto è durata la vostra relazione?

«Due anni e mezzo in cui ho subito di tutto. Anche i tradimenti».

 

Ha mai chiesto conto dei tradimenti?

«Lui mi rispondeva così: "Non sei mai contenta di niente". Poi mi diceva che dovevo pensare a trascorrere una bella giornata, essere allegra, vestirmi bene, mettermi i tacchi e il rossetto rosso. Poi m i prometteva che non l'avrebbe più fatto. E invece. Alla fine mi ha anche chiesto di sposarlo».

 

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Lei cosa ha risposto?

«Quando Giacomo mi ha fatto la proposta, il 14 febbraio 2021 sulla terrazza dell'hotel Eden, a Roma, era ancora sposato. Sebbene in fase di divorzio. Quindi il matrimonio non si sarebbe potuto celebrare in Italia. Allora lui mi ha detto: "Andiamo negli Usa". Ma la nostra vita era a Roma e io volevo essere sua moglie in Italia. Perciò volevo aspettare che divorziasse».

 

Pensa che ci sia una guerra familiare attorno al suo patrimonio?

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«È possibile. Qualcuno forse mi ha visto come una minaccia nella sua famiglia. Quando sono rimasta incinta di Giacomo ho ricevuto una chiamata molto brutta da sua sorella che avevo visto solo una volta».

 

Cosa le ha detto?

«Mi ha invitato ad abortire perché non ero adeguata al loro rango, al loro sangue blu. Io ho capito che lì c'era qualche cosa che non andava. Era il marzo del 2020. Dovevo lasciarlo, ho sbagliato e adesso eccomi qui. Tra l'altro, l'aborto c'è stato, naturale a causa dello stress per colpa di Giacomo».

 

Cosa è accaduto?

«Gli ho detto: "Giacomo sono incinta". Lui è scappato dalla ex moglie negli Usa. Ha postato delle foto con lei sui social. Io ero disperata, ho avuto una crisi e ho perso il bambino».

 

Poi però lei è ritornata di nuovo con lui?

«Sì. È rientrato dagli Stati Uniti, ha preso una casa in affitto vicino alla mia, in via della Vite, un attico e superattico e mi ha corteggiata per tre mesi dicendomi che era cambiato. E io ci sono cascata, ero innamorata. Lo ripeto Giacomo non è matto, finge».

TANYA YASHENKO E GIACOMO BONANNO DI LINGUAGLOSSA

 

Perché?

«È una strategia finanziaria».

Finalizzata a cosa?

«Per non essere imputato per quello che ha fatto quando mi ha aggredito fisicamente. Poi perché qualcuno gli ha suggerito che, in questo modo, avrebbe protetto il suo patrimonio. Lui non è in bancarotta come si dice. Ha semplicemente dei conti milionari nei paradisi fiscali. Il tenore di vita che ha qui non coincide con quanto dichiara. Per intenderci, i 600mila euro che mi si accusa di avergli "rubato" non sono tutti i soldi di cui dispone. Chiaro?»

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È un'accusa pesante. Come fa a dirlo?

«Io l'ho conosciuto mentre cenava in un ristorante da solo e beveva champagne. Giacomo nelle serate mondane veniva chiamato "il maestro". Perché lui stesso dice di poter insegnare a tutti come divertirsi. Lui sostiene di essere un maestro in questo. Settimanalmente nelle più bei locali romani affitta un tavolo con il nome "maestro". Poi invita una decina di ragazze e stappa altrettante bottiglie. Si definisce il "re della vita notturna" a Roma. Lui sta bene non ha nessun problema e io non passerò come la vittima sacrificale sua e della sua famiglia».

TANYA YASHENKO E GIACOMO BONANNO DI LINGUAGLOSSA
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