“NEGLI ULTIMI MESI SE NE STAVA IN SPIAGGIA A FARE VIDEOCHIAMATE, SORSEGGIANDO COCKTAIL NELLE NOCI DI COCCO” - PRESO A GIACARTA MASSIMO BOCHICCHIO, IL BROKER IN FUGA ACCUSATO DI TRUFFA AD ANTONIO CONTE. AVEVA FATTO SPARIRE 30 MILIONI SOLO ALL'EX ALLENATORE DELL'INTER – TRA LE VITTIME ANCHE L' AGENTE FEDERICO PASTORELLO, IL GIOCATORE STEPHAN EL SHAARAWY E DAVIDE LIPPI… DA UN ANNO ERA IN GIRO TRA DUBAI E LA CINA ALLA DISPERATA RICERCA DI ALMENO 220 MILIONI DI EURO...

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Alessandro Da Rold per "la Verità"

 

massimo bochicchio

Si è goduto fino all' ultimo giorno di latitanza Massimo Bochicchio, il broker che ha truffato tanti vip italiani, tra cui l' ex allenatore dell' Inter Antonio Conte (che aspetta ancora di ricevere 30 milioni di euro). Il broker di Capua, ma residente a Londra, non temeva di essere fermato dopo quasi un anno in giro per il mondo, tra Dubai e la Cina, alla disperata ricerca di almeno 220 milioni di euro con cui deve ancora risarcire i suoi clienti. Invece ieri è stato arrestato a Giacarta, in Indonesia, paese che ha dato esecuzione al mandato d' arresto internazionale emesso a febbraio della Procura di Milano.

 

E adesso, quando sarà riportato in Italia, sarà interessante capire cosa racconterà ai magistrati: deve rispondere di appropriazione indebita, truffa e riciclaggio. «Massimo conosce molti segreti del mondo romano», racconta una persona che ha seguito in questi mesi la fuga e che ha avuto modo di parlare con lui nelle ultime settimane. «Negli ultimi mesi se ne stava spesso in spiaggia a fare chiamate e videochiamate, sorseggiando cocktail nelle noci di cocco», continua. «Non deve essere stato difficile individuarlo».

MASSIMO BOCHICCHIO

 

Del resto per quasi un anno Bochicchio ha continuato a tranquillizzare la lunga lista di creditori che lo cercavano per capire dove fossero finiti i loro soldi. Era sereno anche lui, evidentemente. O forse non si era ancora reso conto della situazione in cui si trovava. Eppure dopo aver dilapidato centinaia di milioni di euro («quando fai un investimento su un billion e otto» diceva intercettato a un amico) qualche dubbio avrebbe dovuto farselo.

 

I problemi erano incominciati alla fine del 2019, quando alcuni investitori avevano iniziato a chiedere conto dei loro investimenti. Bochicchio aveva preso tempo, rassicurando tutti sul fatto che le sue società (Tiber Capital e Kidman) erano solide, per di più sostenute da banche come Hsbc e Credit Suisse. Peccato che per tutto il 2020 nessuno abbia mai visto il becco di un quattrino.

antonio conte

 

Così sono iniziate le prime denunce, tra cui quella di Conte, ma anche quelle di altri vip del mondo del calcio, come l' agente Federico Pastorello, il giocatore Stephan El Shaarawy o Davide Lippi, figlio dell' ex allenatore dell' Italia Marcello Lippi. Il 17 dicembre del 2020 anche la corte commerciale di Londra aveva chiesto l' arresto del broker per frode e riciclaggio di denaro, dopo la denuncia della famiglia Batacchi: Bochicchio li aveva convinti a sottoscrivere 1 milione di euro di azioni Alibaba mai esistite.

 

È lunga la lista dei truffati di Bochicchio. Ci sono anche i soci degli esclusivi circoli di Roma, come quello dei Parioli o l' Aniene. In totale si calcolano almeno 35 persone che chiedono indietro più di 200 milioni di euro. «In molti sono contenti per tutti i pacchi che ha tirato ai tanti soci», dice un iscritto dell' Aniene. «Ma sanno che non rivedranno mai i loro soldi». Dopo che durante l' agosto del 2020 La Verità aveva pubblicato un articolo su di lui, il broker campano aveva deciso di trasferirsi a Dubai. A chi lo cercava per chiedere spiegazioni sugli articoli, lui continuava a ribadire che non c' era «nessun problema».

 

el shaarawy foto mezzelani gmt 045

E che tutto o era «già stato risolto» o si sarebbe «risolto a breve». Peccato non fosse così. Così, con le Procure di Milano e Roma alle calcagna, Bochicchio era comunque riuscito a trasferirsi in Cina, per poi spostarsi tra Hong Kong, Singapore e l' Indonesia all' inizio del 2021. Lì, secondo quanto raccontava agli amici, era convinto di riuscire a recuperare almeno 30 milioni di euro. Ma erano bugie, vane speranze o possibilità concrete?

 

Non è chiaro come volesse recuperare il denaro. Parlava anche di investitori che lo avrebbero aiutato. C' è chi sostiene che ci sia anche un tesoro nascosto. «La notizia dell' arresto di Bochicchio mi ha letteralmente fatta sussultare», spiega alla Verità la giornalista Barbara Prampolini, tra le prime a denunciare il broker di Capua. «Devo essere sincera, non avrei scommesso un soldo sulla sua cattura. Non per diffidenza nei confronti delle forze dell' ordine, anzi, ma quando si capisce di avere a che fare con una persona capace di tutto, si crede possa sparire come ha fatto sparire i miei soldi e quelli di tante altre persone.

 

davide lippi

La cosa positiva è che un pezzo di giustizia è fatta e ora si spera che possa chiarire anche le posizioni di altri che hanno collaborato con lui, che il quadro si completi e che paghi per quello che ha fatto».

 

Ora toccherà alla giustizia penale fare il suo corso. Ma intanto è già molto attiva quella civile, sede ove si sta approfondendo il ruolo degli istituti di credito Hsbc e Credit Suisse, in particolare il primo. Bochicchio avrebbe avuto rapporti anche con Samir Assaf, il numero tre nelle gerarchie della banca inglese. Di questo tema parlano in un' intercettazione lo stesso Antonio Conte e il presidente del Coni, Giovanni Malagò. «Marzio (Perrelli, vicepresidente di Sky, ndr) mi dice: "Bochicchio deve andare via dalla Hsbc".

 

Dico: "Perché?"», e la risposta è: «Nulla di particolare, però troppe chiacchiere, troppi rumors, la Hsbc è una specie di chiesa religiosa Io non ho mai capito cosa fosse successo, quello è uscito dalla Hsbc sette anni fa, ma è uscito male, mica è uscito bene... la banca non ne voleva più sapere».

FEDERICO PASTORELLO

E invece.