“VOLEVO SCHIANTARMI CONTRO UN ALBERO” – BARBARA BUSH TENTO' IL SUICIDIO DOPO AVER SCOPERTO CHE IL MARITO GEORGE LA TRADIVA – UN NUOVO LIBRO RIVELA: “QUANDO IL PRESIDENTE INCONTRÒ JENNIFER RIMANE SEMPLICEMENTE AMMALIATO. LEI ERA PICCOLA, BIONDA E AVEVA SETTE ANNI MENO DELLA MOGLIE. ERA DIVORZIATA E MOLTO PROTETTIVA NEI CONFRONTI DI GEORGE. RIMASERO INSIEME 12 ANNI E...”

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george e barbara bush 4 george e barbara bush 4

L'ex first lady e matriarca della famiglia Barbara Bush era sempre descritta come "un obice dai capelli d’argento e con un filo di perle al collo”. Ma a metà degli anni settanta una combinazione di fattori la spinse in una spirale di depressione che la portò quasi a togliersi la vita.

 

Tra le cause della sua disperazione c'era una donna che sarebbe rimasta a fianco del marito George per più di 12 anni. Il suo nome era Jennifer Fitzgerald ed era l’amante del presidente, secondo quanto rivelato da Susan Page, l'autrice del libro “The Matriarch: Barbara Bush e Making of an American Dynasty”.

jennifer fitzgerald e george bush 2 jennifer fitzgerald e george bush 2

 

Quando Bush divenne capo della CIA nel 1975, Barbara “cadde nell'oscurità”. «Piombò nella peggiore crisi personale da quando la figlia Robin era morta più di vent'anni prima -  scrive Page - Sopraffatta dal dolore e dalla solitudine, pensò al suicidio. Guidava la sua auto con l’impulso di andare a schiantarsi su un albero o su una macchina che viaggiava in direzione opposta».

 

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«Mi sentivo male. Accostavo e parcheggiavo in modo da non andare a colpire un albero – ha confessato Barbara a Page prima della sua morte -  Non sono stata abbastanza coraggiosa per farlo. Non è successo solo per questo». In quel periodo buio George teneva la moglie che piangeva tra le sue braccia ogni notte, mentre cercava di spiegare i suoi sentimenti. «Mi chiedo perché non mi ha lasciato»  ha confessato Barbara all'autrice del libro. Lei era in grado di nascondere la sua depressione agli altri familiari e amici, ma non a George che la incoraggiava a rivolgersi a un medico.

 

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Quando la crisi è passata, Barbara ha teorizzato che la sua depressione fosse "una combinazione di fattori tossici". Da un alto c’era la nuova posizione di George alla CIA: era la prima volta dai suoi giorni come presidente del Comitato repubblicano della contea di Harris a Houston che non poteva condividere con Barbara quello che stava facendo. Il suo lavoro alla CIA era segretissimo.

 

«La verità è che non riesco a mantenere un segreto – ha detto Barbara – Se mi dici un segreto, lo terrò per me per circa un giorno». Ma Barbara pensava anche che il suo umore fosse legato a uno squilibrio ormonale dovuto alla menopausa e dalla condizione di solitudine dopo che i suoi figli erano andati via di casa per inseguire le loro carriere.

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Ma le persone che le erano vicine ipotizzarono che c'era una ragione che contribuiva al suo dolore, alla depressione e ai suoi istinti suicidi: Jennifer Fitzgerald. Quella donna era piccola, bionda e aveva sette anni meno di Barbara. Era divorziata e molto protettiva nei confronti di George mentre «era con gli altri era sempre pungente».

 

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Parlando sotto anonimato, un membro della cerchia ristretta di Bush ha detto a Page che lui fu semplicemente catturato da quella donna sin dalla prima presentazione. «Aveva solo sette anni meno di Barbara, non era di una bellezza sorprendente, era civettuola e premurosa e si concentrava completamente su di lui. La loro storia d'amore è durata più di una dozzina di anni. Era inspiegabile per chi lo circondava e impossibile da gestire per chiunque».

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Il loro flirt sarebbe iniziato nel 1973, quando Bush era presidente del comitato nazionale repubblicano. Una donna che divideva con Fitzgerald una casa al mare a Ocean City, nel Maryland, ricordava che Bush chiamava almeno una volta al giorno durante l'estate del 1973. «Le loro conversazioni sussurrate rendevano così chiaro che le chiamate erano personali» scrive Page.

 

il libro di barbara bush il libro di barbara bush

All’epoca Bush non si era nemmeno preoccupato di usare un nome falso e poco dopo la assunse come sua assistente quando ha accettò un incarico in Cina nel 1974. Secondo Page, Barbara avrebbe lasciato Pechino per gli Stati Uniti per un breve periodo di tempo dopo aver appreso che Fitzgerald era stata assunta. Alla fine Barbara tornò in Cina a gennaio del 1975: era la prima volta che la coppia trascorreva il Natale in due città diverse.

 

Durante la campagna del 1980, quando Bush fu nominato vice presidente e lavorava fuori nel quartier generale di Houston, il suo manager della campagna e il suo migliore amico Jim Baker diede a Bush un ultimatum: doveva decidere tra lui e Jennifer. Bush si prese un giorno per rimuginare e, con grande sconcerto di Baker, alla fine spostò Fitzgerald a una raccolta fondi a New York.

george e barbara bush george e barbara bush

 

Quando Bush fu eletto Vice Presidente, la portò a Washington. Il corrispondente della Casa Bianca, Ann Devroy scrisse a lungo dell’influenza che la donna aveva sul presidente. Molte persone lasciavano i loro incarichi pur di non lavorare con lei e le voci sempre più incessanti di tradimento distruggevano Barbara giorno dopo giorno.

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Nonostante ciò, Bush non fu mai stato disposto a licenziarla: solo quando divenne presidente nel 1988 accettò di spostarla al Dipartimento di Stato. La loro storia si concluse dopo dodici anni, ma mai nessuno dei due ha voluto confermare la relazione.

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Fitzgerald oggi vive in Florida e continua a negare qualsiasi coinvolgimento sentimentale con Bush: «Semplicemente non è successo. Non ho altro che il più profondo rispetto e ammirazione per l'intera famiglia Bush». Dal canto suo George negò quella relazione fino alla sua morte nello scorso novembre.

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