LEI E’ UN “ITALIBAN”, S'INFORMI - MERLO SFANCULA I "FATTOIDI" CHE PREFERISCONO IL TERRORISMO ISLAMICO AI VALORI OCCIDENTALI: ''SCRIVONO CHE I TAGLIAGOLE ISLAMISTI NON OPPRIMONO, SGOZZANO E TERRORIZZANO IL POPOLO AFGANO, MA "SONO" LORO IL POPOLO AFGANO PERCHÉ GOVERNANO CON IL CONSENSO E NON CON LA PAURA" - IL MULLAH TRAVAGLIO REPLICA: “GLI ITALIBAN SAREBBERO PER MERLO QUELLI CHE SI OSTINANO A DEFINIRE "GUERRA DI AGGRESSIONE" QUELLA CHE PER LUI ERA "GUERRA DI CIVILTÀ CONTRO L'INCIVILTÀ...''


1 - DESTRA E SINISTRA SEDOTTE DAI MULLAH

Estratto dell’articolo di Francesco Merlo per “la Repubblica”

 

francesco merlo foto di bacco

Ci eravamo dimenticati di avere in casa i talebanini, gli "italiban", quelli che l'orrore del terrorismo è comunque meglio dell'orrore dell'Occidente. Già venti anni fa questi nostri italiban si inventarono che a organizzare o forse solo ad appoggiare l'attentato alle Twin Towers erano stati "i servizi segreti occidentali insieme all'intelligence pakistana e saudita".

 

Ebbene oggi questi stessi italiban […] di nuovo dicono e scrivono che i tagliagole islamisti non opprimono, sgozzano e terrorizzano il popolo afgano, ma "sono" loro il popolo afgano perché governano con il consenso e non con la paura.

 

talebani con armi usa 5

[…] Davvero ci eravamo dimenticati degli italiban che hanno subito richiamato in servizio i vecchi fantasmi leninisti, la k di Amerika e l'imperialismo anglosassone, che nel 68 resero più leggera la complicità intellettuale di tanti confusi ragazzi italiani con i dittatori comunisti, da Castro a Mao. Sono gli agiografi del Mullah Omar, ammirato come il guerrigliero in motocicletta, fiero resistente al grande Satana che non solo nella vecchia vulgata marxista leninista, è travestito da liberator.

 

afghanistan gruppo di talebani

Gli americani non sono mai salvatori ma sempre invasori […] Torna dunque l'Afghanistan come il luogo mentale dell'ossessione e quel chirurgo, generoso e straordinario che fu Gino Strada, morto troppo presto e subito innalzato sul piedistallo dei nobili sentimenti, viene spacciato per un maestro di pensiero politico. E la fuga ingloriosa dall'Afghanistan diventa, chissà perché, la certificazione che si trattò di una guerra di aggressione […]

 

afghanistan gruppo di talebani

E dimenticano che fu invece la prima necessaria risposta alla guerra contro l'Occidente che l'islamismo fanatico aveva dichiarato con l'attacco alle due torri […] Cos' altro si poteva fare se non cercarli nelle caverne dove organizzavano gli attentati, le decapitazioni e i massacri […]? […]

 

Eppure fu allora che l'Italia ideologica schierò i suoi italiban con lo slogan "non si può esportare la democrazia" che oggi è il tic linguistico alla moda, come "la pace senza se e senza ma", "la madre di tutte le battaglie", "la maggioranza bulgara", "la linea del Piave, "la nostra Caporetto", "hanno combinato un ambaradan" e pure alzare il gomito, baciamo le mani e colpo di fulmine. Insomma è una frase, scusate l'insistenza, senza senso, che se invece fosse vera in Italia ci sarebbe ancora il fascismo. […]

talebani in afghanistan 7

 

E invece i pacifisti assoluti […] sono, come già li chiamammo allora, i signori Né-Né , che è il modo più subdolo di stare con i talebani. […] né con il fascismo né con l'antifascismo è ancora oggi una pozzanghera ideologica dove si nasconde il fascismo; e Salvini e Grillo dicono di non essere né di destra né di sinistra perché sono di destra

 

Allo stesso modo […] è solo un trucco ipocrita degli italiban questo stare né di qua né di là e scegliere di non scegliere […] altri lutti ci aspettano in questa guerra della Civiltà contro l'Inciviltà, anche il più scaltro degli italiban dovrà decidersi: o con l'Occidente o con l'Emirato dei terroristi.

marco travaglio festa articolo uno 3

 

2 - TALE BANO TALE MERLO

Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per il “Fatto quotidiano”

 

[…] Un'altra raffica di scoop la svela Francesco Merlo di Repubblica: abbiamo "in casa i talebanini, gli 'italiban', quelli che l'orrore del terrorismo è meglio dell'orrore dell'Occidente". Chi siano non è dato sapere, né quale legge imponga di preferire l'orrore di qualcuno anziché rifiutarli tutti (come facciamo noi). Però il Merlo traccia un identikit degl'italiban. Sono quelli che "spacciano Gino Strada per maestro di pensiero politico", invece di deridere le sue idee ora che è morto e i fatti gli danno ragione.

 

OSAMA BIN LADEN E AYMAN AL ZAWAHIRI

Quelli che si ostinano a definire "guerra di aggressione" quella che per lui era "guerra di Civiltà contro l'Inciviltà" e "necessaria risposta alla guerra contro l'Occidente dell'islamismo fanatico con l'attacco alle due torri", che fra l'altro aveva "liberato Kabul dalle barbe dell'Islam".

 

Una barzelletta che, a parte il Merlo e Giuliano Ferrara (citato come maestro di pensiero politico), non sostiene più nessuno, neppure alla Casa Bianca. Lì hanno finalmente capito dov'è Kabul e scoperto ciò che già si sapeva nel 2001: Bin Laden era un saudita sostenuto da Riyad e dal Pakistan e nei commando delle Due Torri non c'erano afghani, come in quelli che in 20 anni di guerra al terrorismo han seminato nel mondo molti più morti di prima.

 

mohammed atta 11 settembre

Memorabile il parallelo fra guerra all'Afghanistan e resistenza al nazismo: come se i talebani avessero invaso gli Usa o la Ue. Non è una battuta. Il Merlo ci crede veramente: "I talebani mettono bombe e tagliano gole anche nelle città dell'Occidente". Abbiamo cercato negli archivi di Rep almeno un caso di talebano che mettesse bombe o tagliasse gole in Occidente. Invano. Quindi il Merlo tace gli scoop persino al suo giornale. O scambia per talebano chiunque abbia la barba. Nel qual caso, non vorremmo essere nei panni di Scalfari.

 

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