LIBERA BANANA A L'AVANA - CUBA APPROVA CON UN REFERENDUM IL NUOVO CODICE DELLA FAMIGLIA CHE INTRODUCE IL MATRIMONIO OMOSESSUALE E L'ADOZIONE PER LE COPPIE GAY: È UNA SVOLTA PER UN PAESE CHE IN PASSATO HA PERSEGUITATO LA COMUNITÀ LGBT - MOLTI CUBANI HANNO PREFERITO NON VOTARE PER PROTESTA: ACCUSANO IL GOVERNO DI USARE I DIRITTI CIVILI COME ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA DALLE REPRESSIONI DEL REGIME...

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CUBA - REFERENDUM SUL MATRIMONIO OMOSESSUALE CUBA - REFERENDUM SUL MATRIMONIO OMOSESSUALE

Emiliano Guanella per “la Stampa”

 

Cuba ha approvato il matrimonio tra le persone dello stesso sesso e l'adozione per le coppie omossessuali, ma la vittoria nel referendum promosso dal governo ha spaccato l'isola, con l'opposizione che ha denunciato l'operazione come una grande manovra propagandistica del regime, per nascondere le violazioni ai diritti umani e la repressione alla dissidenza.

 

CUBA - REFERENDUM SUL MATRIMONIO OMOSESSUALE CUBA - REFERENDUM SUL MATRIMONIO OMOSESSUALE

Il nuovo Codice della famiglia introduce una serie di norme rivoluzionarie per un Paese che ha vissuto in passato una dura persecuzione alla comunità omosessuale. L'omofobia era di casa con Fidel Castro, al punto che i gay erano mandati ai lavori forzati nelle famigerate UMAP, le unità militari di aiuto alla produzione. Costretti a lavorare nelle fabbriche o nei campi, per il regime la loro era una «devianza» pericolosa ed una minaccia alla sicurezza nazionale. Una storia che rappresenta ancora oggi una ferita aperta nella società. Si calcola che almeno 30.000 giovani furono mandati nelle Umap tra il 1965 e il 1968.

 

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Non c'erano solo omosessuali ma anche sacerdoti e gente senza fissa dimora che veniva prelevata dalla strada per «ripulire» le città cubane. Per il regime l'omosessualità era un vizio tipico delle società capitaliste borghesi e come tale doveva essere estirpato. «Un omosessuale - diceva il lider maximo nel 1965 - non può riunire le condizioni necessarie per diventare un vero rivoluzionario, un autentico militante comunista». Le relazioni tra persone dello stesso sesso sono state considerate un delitto fino al 1979 e solo negli ultimi vent' anni c'è stato un cambiamento di rotta, senza però che ci sia mai stato un autentico mea culpa per le violazioni commesse.

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Mariela Castro, figlia di Raul e direttrice del Centro di Educazione sessuale di Cuba (Senasex) è stata promotrice di leggi a favore della comunità Lgbtq, ma ha sempre relativizzato la persecuzione commessa da suo zio considerandola un comportamento figlio del suo tempo. L'approvazione del matrimonio omosessuale è un fatto storico per Cuba, anche se sono state molte le voci critiche. Il codice è stato approvato con il 67% di voti a favore, ma se si osservano con attenzione i numeri si scopre che non ha ottenuto l'appoggio della maggioranza dei cubani.

 

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Due milioni di persone non si sono presentate ai seggi (26% di astensione) nonostante la martellante campagna del governo e dei comitati di quartieri. C'è stato poi un non trascurabile 8% di schede bianche e nulle e quasi due milioni di voti negativi. Molti cubani a favore della riforma hanno preferito non votare o votare contro in segno di protesta contro il governo, accusato di promuovere il dibattito come manovra di distrazione di massa rispetto alla cronica mancanza di libertà politiche e alle ripetute violazioni ai diritti umani.

 

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Non si sono spenti sull'isola gli strascichi per la violenta repressione alla dissidenza dopo le proteste del luglio 2021. Centinaia di persone furono arrestate, molte di loro sono state poi condannate per sedizione e terrorismo in processi sommari. Una scure sulla dissidenza che ha mostrato come la rinnovazione generazionale della classe dirigente non abbia favorito il dialogo sociale e politico; il partito ha voluto dimostrare che non sono ammesse critiche e che chiunque osi protestare può essere considerato un pericoloso elemento controrivoluzionario e condannato a pene esemplari.

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La comunità LGBTQ cubana ha invitato ad appoggiare il nuovo codice, ma alcuni artisti e intellettuali dell'opposizione hanno fatto appelli all'astensione o al No come voto castigo contro il governo. Un invito a votare No è arrivato anche dalla chiesa cattolica e delle chiese evangeliche, fortemente contrarie anche all'introduzione delle adozioni per le coppie gay. Il nuovo Codice della Famiglia, che è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale ancor prima di essere stato approvato, introduce pene più severe contro la violenza domestica e riconosce il vincolo legale dei nonni con i nipoti.

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Quest' ultima norma è stata pensata per almeno 30.000 famiglie cubane in cui i bambini sono cresciuti dai nonni. Una situazione frutto della gravissima crisi economica in cui si trova l'isola, che obbliga molti adulti ad andarsene in cerca di opportunità; chi fugge con i barconi verso la Florida parte da solo e può metterci anche anni a ricongiungersi, se ce la fanno, con i loro figli.

 

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