MA ALLORA CI STATE A PERCULA’ – ENNESIMO SMACCO DELL’EGITTO DOPO IL CASO REGENI: IL CAIRO PAGA IL BIGLIETTO AEREO AL MILITARE ACCUSATO DI TENTATA VIOLENZA A LA SPEZIA – IL 21ENNE AVEVA AGGREDITO LA COMMESSA DI UN SOLARIUM CHE LO HA DENUNCIATO FACENDO SCATTARE UN AVVISO DI GARANZIA -  NONOSTANTE LE RASSICURAZIONI DEGLI UFFICIALI EGIZIANI, QUANDO SCATTANO GLI ARRESTI DOMICILIARI, IL RAGAZZO SPARISCE: E' FUGGITO CON UN VOLO PAGATO DALL’AMBASCIATA EGIZIANA…

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Tiziano Ivani per “la Stampa”

 

militare egiziano 4 militare egiziano 4

Il biglietto del volo di linea con cui ha lasciato l' Italia è stato prenotato direttamente dall' ambasciata egiziana. E per gli investigatori questo particolare sta a significare che l' intera operazione ha avuto la regia dei vertici dell' esercito del Cairo. Diventa un caso diplomatico la fuga del militare egiziano sottrattosi a un ordine d' arresto - due giorni fa è stato dichiarato latitante - scattato su input dalla procura della Spezia che lo accusa di aver tentato di violentare la commessa di un solarium alla fine di marzo.

 

al sisi al sisi

Il sospettato, Mahmoud Mohamed Mabrok, 21 anni, aveva soggiornato per qualche settimana nella città dell' estremo levante ligure con gli altri commilitoni della delegazione che lo scorso 10 aprile ha preso possesso della Bernees, l' ex fregata Emilio Bianchi ceduta, al termine di un restyling di Fincantieri, allo Stato del presidente Abdel Fattah al Sisi.

 

Dopo aver notificato un primo avviso di garanzia al ventenne, identificato e denunciato a pochi giorni dall' aggressione, i carabinieri avevano ricevuto rassicurazioni dagli ufficiali egiziani sul fatto che non si sarebbe allontanato, almeno fino alla consegna della fregata, avvenuta per l' appunto il 10 aprile. Ma le cose sono andate diversamente.

carabinieri carabinieri

Sì, perché quando il 9 aprile gli inquirenti ricevono l' incarico di eseguire un' ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari Mabrok ha già lasciato l' albergo sede della delegazione nordafricana alla Spezia. Gli investigatori, coordinati dal pm Alessandra Conforti, oggi accertano che il giovane è salito su volo di linea, Roma-Il Cairo, partito da Fiumicino lo scorso 29 marzo e prenotato dall' ambasciata egiziana.

 

Per orientarsi nella vicenda però occorre tornare alla fine di marzo. Da quanto ricostruito, il militare egiziano aggredisce una prima volta la commessa del solarium il 24 e due giorni dopo torna nel locale.

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La commessa, che ha già denunciato il primo fatto, lo fotografa. I carabinieri piombano all' Nh Hotel dove alloggiano i militari egiziani, ma Mabrok oppone resistenza. Seguono momenti di tensione, interviene l' ufficiale a capo della delegazione egiziana che calma il giovane e gli fa da interprete.

 

Viene notificata la prima informazione di garanzia. Tre giorni dopo, il 29 marzo, in gran segreto e senza che la Marina egiziana comunichi alcunché ai carabinieri e alla Procura, il militare s' imbarca su un aereo in partenza da Fiumicino.

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Il 9 aprile il caso deflagra: il gip Mario De Bellis fa scattare il provvedimento, ma è ormai troppo tardi. Il 15 aprile il militare è dichiarato latitante. Ieri il parlamentare di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha formalizzato un' interrogazione parlamentare, per avere chiarimenti sulla vicenda, ai ministri Marta Cartabia, Luciana Lamorgese e Lorenzo Guerini.

 

«Vogliamo sapere se sia stato già tempestivamente avviato il procedimento di rogatoria internazionale per chiedere l' estradizione dell' indagato».

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