LA MADRE DEI BORSEGGIATORI È SEMPRE INCINTA – LA POLIZIA FERROVIARIA DI VENEZIA NON RIESCE A MANDARE IN PRIGIONE UNA LADRA CHE HA COLLEZIONATO CONDANNE PER 30 ANNI DI GALERA PERCHÉ... È SEMPRE INCINTA – È UNA PRASSI COMUNE: LE SIGNORINE SANNO CHE NON POSSONO ESSERE TRATTENUTE DALLA POLIZIA SE SONO IN STATO INTERESSANTE E PERCIÒ, PUR DI NON ANDARE IN GALERA, PREFERISCONO SFORNARE FIGLI E CONTINUARE A METTERE LE MANI NELLE BORSE DEI PASSEGGIERI...

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Estratto da www.ilgazzettino.it

 

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Sulle loro teste pendono condanne definitive accumulate per anni e anni. Alcune 15, altre tra i 20 e i 25, fino al record assoluto di una di loro che ha collezionato la bellezza di 30 anni di carcere da scontare. E allora perché queste ladre, borseggiatrici professioniste, continuano a potersi muovere senza problemi, libere di continuare a sfilare i portafogli a turisti e residenti in città?

 

«Perché il nostro ordinamento prevede il rinvio automatico della carcerazione e sospensione della pena per le donne in stato di gravidanza - spiega il comandante del compartimento veneto della Polfer, Francesco Zerilli - queste donne, perennemente incinte, non possono finire in carcere».

borseggiatrici rom borseggiatrici rom

 

I numeri provano che l'attività di contrasto esiste e non manca, solo che è inutile: la polfer dall'inizio dell'anno, tra denunciate e arrestate, ne ha individuate 290 (126 di queste, peraltro, sono state fermate dalla squadra di polizia giudiziaria dedita proprio al contrasto di questi crimini) solo all'interno della stazione di Venezia Santa Lucia: quasi una al giorno. [...]

 

 

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È frustrante vedere che non pagano per i loro crimini, ma il nostro lavoro è bloccarle e continueremo a farlo. Anche perché se allentassimo la presa la loro attività criminale dilagherebbe senza limiti». Il bug giudiziario è veramente da manuale: di fatto la legge impedisce la carcerazione almeno fino al compimento del primo anno del bambino. [...]

 

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