Simone Marchetti per http://d.repubblica.it
James Scully
Modelle trattate come animali in gabbia. Trattenute al buio e per ore su una scala in attesa di essere scelte o scartate per la prossima sfilata di Balenciaga. Succede a Parigi dove, secondo il post pubblicato su Instagram da James Scully, famoso direttore di casting per gli show degli stilisti, alcuni marchi francesi starebbero trattando molto, molto male le ragazze che poi andranno in passerella. A volte, anche abusando di loro. Di più: sempre secondo Scully, il marchio Lanvin avrebbe discriminato le modelle afroamericane in favore soltanto di donne caucasiche.
Pronta la replica di Lanvin che attraverso la voce di Sophie Bolley ha dichiarato "completamente false e prive di base queste accuse", come ha riportato il quotidiano di moda WWD.
James Scully
Sul fronte di Balenciaga, invece, la situazione è peggiore. Il marchio in mano ha infatti licenziato il duo Madia&Ramy, i direttori del casting incriminati dal post. E successivamente ha contattato tutte le agenzie delle modelle scusandosi per l'accaduto e chiarendo che sorveglierà sul lavoro a venire.
La questione, poi, è arrivata più in alto, alla dirigenza di Kering, il gruppo del lusso francese che controlla Balenciaga e che dal 2009, tramite la Kering Foundation, si occupa di combattere la violenza sulle donne.
La fashion week, intanto, continua ma la polemica non sembra fermarsi. Scorrendo i post relativi sui social network, infatti, si moltiplicano le denunce e le accuse. Secondo molti addetti ai lavori, infatti, il post di Scully rischia di aprire un vaso di Pandora in grado di scuotere molte maison.
