PERCHE' MASSIMO ADRIATICI, DOPO AVER SPARATO A YOUNS EL BOUSSETTAOUI, NON HA ALLERTATO I SOCCORRITORI NE' IL 112 MA HA TELEFONATO DIRETTAMENTE AL COMMISSARIATO?  HA ESIBITO LA PISTOLA PRIMA DI RICEVERE IL PUGNO PER "DISSUADERE" (MA A CHE TITOLO?) OPPURE DOPO? - QUAL È STATA L'ORIGINE DELLO SPARO? UN PROIETTILE ACCIDENTALE NELLA CADUTA SUCCESSIVA A UNA SECONDA AGGRESSIONE, OPPURE LA CONSEGUENZA DI ATTIMI DI PREPARAZIONE PER PUNTARE E FAR FUOCO? - LA SINDACA DI VOGHERA, PAOLA GARLASCHELLI, AVEVA RICEVUTO PIÙ SEGNALAZIONI SUI COMPORTAMENTI DEL SUO ASSESSORE…

Condividi questo articolo


Andrea Galli per il "Corriere della Sera"

 

massimo adriatici massimo adriatici

La vittima agonizzava, destinata a morire in ospedale entro due ore, e l'ex poliziotto avrebbe fatto un'unica chiamata, a un telefono fisso del commissariato, non già al 112 come ogni comune cittadino; e al telefono avrebbe parlato di una lite, nient' altro che una classica lite da bar con un perditempo, ma siccome in quel commissariato mancavano pattuglie libere, gli agenti avevano girato l'intervento ai carabinieri i quali, proprio in considerazione della tipologia della segnalazione, avevano inviato una sola macchina.

 

youns el boussetaoui youns el boussetaoui

Lo scenario ricostruito dal Corriere , al netto di cosa sarà l'iter giudiziario, racconta la convinzione di Adriatici d'essere uno comunque organico alla polizia, in virtù del passato da sovrintendente ma forse soprattutto del presente: dai vertici locali delle forze dell'ordine, la sindaca Paola Garlaschelli, della quale ora si comprende la reiterata astensione da approfonditi commenti pubblici, aveva ricevuto più segnalazioni sui comportamenti del suo assessore, della pretesa di insegnare il mestiere a ufficiali e dirigenti con convocazioni manco fosse lui al posto loro, e di quell'abitudine conclamata di circolare armato. Del resto, nelle immediate fasi successive all'omicidio, Adriatici ha ammesso di avere la pistola carica: «Io giro sempre con il colpo in canna».

 

LA LITE TRA MASSIMO ADRIATICI E YOUNS EL BOSSETTAOUI - 1 DI 2 LA LITE TRA MASSIMO ADRIATICI E YOUNS EL BOSSETTAOUI - 1 DI 2

Una necessità dovuta alle azioni di controllo sulla pace e serenità di Voghera: «Verifico che tutto sia a posto e i cittadini stiano tranquilli». Una ronda, così da ovviare lui alle mancanze, come da suo convincimento, di Prefettura, agenti, carabinieri. Se nei colloqui con i propri legali l'assessore non arretra rispetto alla versione resa al pm e da subito ai carabinieri («Ero spaventato, quell'uomo mi ha spaventato...»), nessuno può certificare una dinamica anziché un'altra.

 

Bisogna capire se abbia esibito la pistola prima di ricevere il colpo a mano aperta in una fase di «dissuasione» (ma a che titolo?) dalle molestie ai clienti del bar; dopodiché, e arriviamo al tema centrale, qual è stata l'origine dello sparo? Un proiettile accidentale nella caduta successiva a una seconda aggressione (la spinta a terra), oppure la conseguenza di attimi di preparazione per puntare e far fuoco?

LA LITE TRA MASSIMO ADRIATICI E YOUNS EL BOSSETTAOUI - 2 DI 2 LA LITE TRA MASSIMO ADRIATICI E YOUNS EL BOSSETTAOUI - 2 DI 2

 

Che la pistola fosse armata l'ha dichiarato per l'appunto Adriatici, uno abituato a un'interpretazione assai attiva della missione politica: camminare, ascoltare, respirare gli umori della gente, ed è vero; come è vero però che senza la sua calibro 22 nemmeno andava in pizzeria, più perfino nelle vesti di auto-proclamatosi tutore dell'ordine anziché dello «sceriffo», nome di battaglia in cui crede, convinto d'avere agito secondo ragione e regole.

 

il video dell'aggressione di youns el boussettaoui a massimo adriatici 7 il video dell'aggressione di youns el boussettaoui a massimo adriatici 7

S' ignora per quale motivo mai la sindaca non abbia voluto adottare provvedimenti, nell'eventualità di una degenerazione per la quale, si temeva, era soltanto una questione di tempo. Si confermano eventuali inesistenti minacce subìte in passato da Adriatici come avvocato e come assessore tali da legittimare la pistola.

 

il video dell'aggressione di youns el boussettaoui a massimo adriatici il video dell'aggressione di youns el boussettaoui a massimo adriatici

Men che meno ha mai rappresentato una minaccia diretta El Boussettaoui. Nessuno scontro pregresso, nessun conto in sospeso, anche se il leghista, pur non direttamente «convocato» martedì sera da qualcuno sul proprio cellulare, era aggiornato, grazie alla rete di commercianti amici e tifosi, delle recenti gesta dell'immigrato e forse aveva ricevuto la dritta che potesse essere al bar. Lì l'ha incrociato, ha consigliato (ordinato) di smetterla, l'altro ha proseguito, lo scenario è peggiorato ma Adriatici non si è allontanato per proteggersi e avvertire i soccorsi, intesi come il 112; e anche avvenuta la seconda fase, conclusasi con lo sparo, la chiamata è rimasta quella al commissariato.

 

massimo adriatici 1 massimo adriatici 1

A un numero fisso. Saranno i periti, attraverso per cominciare la misurazione tra foro d'entrata e linea di tiro, a stabilire la posizione (se steso o in piedi) di Adriatici, fedele a quella calibro 22 per la maneggevolezza e le dimensioni ridotte, quasi a passare inosservata e garantirgli l'effetto sorpresa nelle ronde a casa sua, cioè l'intera Voghera.

sparatoria a voghera sparatoria a voghera MASSIMO ADRIATICI MASSIMO ADRIATICI MASSIMO ADRIATICI MASSIMO ADRIATICI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…