PROCESSO ENI: INDAGATI A BRESCIA I PM DE PASQUALE E SPADARO. L’IPOTESI DI REATO È RIFIUTO DI ATTI D'UFFICIO. AVREBBERO OMESSO DI METTERE A DISPOSIZIONE DELLE DIFESE E DEL TRIBUNALE GLI ATTI SULLA FALSITÀ DELLE PROVE PORTATE DA VINCENZO ARMANNA - L'ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI RISALIREBBE A UNA DECINA DI GIORNI FA, DOPO L'INTERROGATORIO DEL PM PAOLO STORARI, CHE HA DETTO DI AVER INFORMATO I VERTICI DELLA PROCURA DELLE CHAT "MODIFICATE" DI SUOI DIALOGHI CON UN TESTE. CHAT CHE PERÒ NON SONO MAI STATE DEPOSITATE - LA PROCURA HA ACQUISITO ANCHE IL VIDEO "NASCOSTO"

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Eni:Nigeria:indagati a Brescia pm De Pasquale e Spadaro

(ANSA) - ROMA, 10 GIU - Il procuratore aggiunto di Milano Fabio De Pasquale e il pm Sergio Spadaro sono indagati dalla Procura di Brescia con l'ipotesi di rifiuto d'atti d'ufficio in relazione al processo Eni/Shell-Nigeria di cui ieri il Tribunale ha depositato le motivazioni dell'assoluzione di tutti gli imputati. L'iscrizione risalirebbe a una decina di giorni fa dopo l'interrogatorio del pm Paolo Storari, pure lui indagato a Brescia per il caso dei verbali dell'avvocato Amara e i contrasti con i vertici del suo ufficio. La segnalazione del procedimento a carico dei due pm è arrivata al pg della Cassazione Salvi, al Csm e al Ministero della Giustizia.

 

FABIO DE PASQUALE

Eni:inchiesta Brescia,pm Milano non dissero di teste pagato  

(ANSA) - ROMA, 10 GIU - I pm di Milano Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro sono indagati dalla Procura di Brescia in quanto pur avendo la consapevolezza della falsità delle prove portate dall'ex manager di Eni Vincenzo Armanna alla pubblica accusa, avrebbero omesso di mettere a disposizione delle difese e del Tribunale gli atti su tale falsità, nel corso del dibattimento sul blocco petrolifero Opl245. L'inchiesta bresciana riguarda oltre a un video tra Armanna e l'avvocato Piero Amara anche i documenti, a loro trasmessi dal pm Paolo Storari, relativi a un un versamento di 50 mila dollari da un conto dello stesso Armanna a un teste, Isaak Eke. (ANSA).

 

Eni: indagini Brescia, da Armanna chat 'false' a pm Milano

PAOLO STORARI

(ANSA) - MILANO, 10 GIU - Il pm di Milano Paolo Storari, interrogato dai pm di Brescia il 19 maggio sul caso dei verbali di Amara e sui contrasti coi vertici dell'ufficio anche sulla gestione del fascicolo sul 'falso complotto Eni', avrebbe informato gli stessi vertici che l'ex manager Eni e imputato Vincenzo Armanna aveva prodotto ai pm del processo Eni-Shell/Nigeria chat 'modificate' di suoi dialoghi con un teste, che lui avrebbe pagato. Nel processo, però, non sarebbero state depositate le chat corrette trovate nel telefono di Armanna. E' un altro degli aspetti dell'indagine della Procura bresciana nella quale sono indagati i pm De Pasquale e Spadaro

 

Eni:Nigeria; pm Brescia acquisiscono video 'nascosto'

(ANSA) - ROMA, 10 GIU - La procura di Brescia, che una decina di giorni fa ha indagato il procuratore aggiunto di Milano Fabio De Pasquale e il pm Sergio Spadaro per rifiuto di atti d'ufficio ( art.328 cp) in relazione al processo sul caso Eni Shell-Nigeria, ha acquisito in Tribunale un video tra l'ex manager della compagnia petrolifera Vincenzo Armanna e l'avvocato Piero Amara che la pubblica accusa non ha depositato tra gli atti del dibattimento che si è concluso con l'assoluzione di tutti gli imputati. La settima sezione penale nelle motivazioni della sentenza ha 'denunciato' il mancato deposito agli atti del procedimento del documento che porta "alla luce l'uso strumentale" che Armanna voleva fare delle proprie dichiarazioni ritenute "false " e che costituisce una prova a favore degli imputati.

PAOLO STORARI CON IL SUO AVVOCATO
fabio de Pasquale