LA PROCURA CHIEDE 6 MESI DI RECLUSIONE PER SABINA GUZZANTI, L’EX SEGRETARIO ROMANO DEL PD, MARCO MICCOLI, E ALTRE 10 PERSONE PER L’OCCUPAZIONE DEL “CINEMA PALAZZO” A ROMA - GLI IMPUTATI RISCHIANO DI DOVER PROVVEDERE ANCHE A UN RISARCIMENTO D'ORO PER IL PRESUNTO DANNO ALL'ATTIVITÀ, ANCHE SE MAI INAUGURATA, CHE IL GRUPPO “CAMENE” VOLEVA APRIRE NELL'EX CINEMA DESTINATO AD OSPITARE SLOT MACHINE, ALTRI GIOCHI D'AZZARDO…

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Marino Bisso per “la Repubblica - Edizione Roma”

 

sabina guzzanti foto di bacco (39

«Anche secondo la procura stavano impedendo una speculazione. È assurdo poi ritenere una colpa aver difeso un bene comune: allora devono condannare tutte le persone che sono passe nella sala: da Dario Fo, Franca Valeri, Paolo Maddalena, Stefano Rodotà, Luigi De Magistris fino alla sindaca Raggi».

 

È la reazione di sconcerto degli attivisti del Nuovo Cinema Palazzo alla richiesta della procura di condannare 12 persone che nell' aprile di 10 anni fa erano nell' edificio di San Lorenzo, in occasione dei vari tentativi di sgombero, per contestare il progetto che voleva trasformarlo in un tempio del gioco d' azzardo.

 

Nuovo Cinema Palazzo

Tra le 12 persone che furono identificate dalla polizia e ora sotto processo ci sono l' allora segretario romano del pd, Marco Miccoli, l' attrice Sabina Guzzanti, l' allora consigliere capitolino di Roma in Action, Andrea Alzetta, il consigliere municipale Rino Fabiano, l' ex consigliere capitolino Nunzio D' Erme, l' esponente per il diritto all' abitare, Simona Panzino. E altri attivisti dei movimenti come Stefano Zarlenga, Guido Farinelli, Fulvio Molena, Ilenya Caleo, Ciro Colonna e Francesco Raparelli.

 

Durante l'udienza il pm Rosa Mileto ha riconosciuto che l'occupazione non fu «un'attività volta a un fine criminale, perché si voleva destinare il bene a un uso sociale culturale' e non vi fu violenza. Si trattava probabilmente quindi della commissione di un reato nell' ambito di un'attività positiva ma questo non toglie nulla alla sussistenza del reato».

ANDREA ALZETTA

 

E così i dodici imputati non solo rischiano la condanna ma anche di dover provvedere a un risarcimento d' oro per il presunto danno all' attività, anche se mai inaugurata, che la Camene voleva aprire nell' ex cinema destinato ad ospitare slot machine, altri giochi d' azzardo.

 

Alessio Palladino, legale della Camene (società allora locataria dell'ex cinema), ha chiesto una provvisionale di 250mila euro su un danno stimato di 1,6 milioni: «gli occupanti sapevano che l'ex cinema Palazzo non era un casinò ma un teatro alla berlinese già pronto per l'utilizzo. Di questo ne deve rispondere maggiormente Sabina Guzzanti che offrì una copertura mediatica - ha sostenuto il legale - la Camene è stata additata come società operante in ambiti mafiosi e con connivenze con soggetti con precedenti penali. Questa è la più grande opera di mistificazione e disinformazione mai vista in un processo».

nunzio derme

 

«Quando parlerà il mio avvocato - replica Sabina Guzzanti rappresenterà le mie ragioni che sono opposte a quelle dell' accusa». E i difensori degli imputati (Antonello Fabiano, Federica Falconi, Marco Lucentini, Gianluca Luongo, Francesco Romeo, Arturo Salerni, Serena Tucci) precisano : «la richiesta di condanna per l' invasione del Cinema Palazzo formulate dal pm, cui si è associata la parte civile, è priva di fondatezza e sfornita di riscontri probatori. Confidiamo in una assoluzione. La sentenza è attesa per il 25 marzo».

marco miccoli