"I RUSSI VOGLIONO DISTRARCI E COSTRINGERCI A SPOSTARE LA NOSTRA ARTIGLIERIA" - LA GUERRA NON È PIÙ CONCENTRATA SUL DONBASS E I RUSSI AVANZANO SU PIÙ FRONTI: UNA LINEA LUNGA QUASI 1000 CHILOMETRI CHE PARTE DA KHARKIV, NEL NORDEST, FINO A KHERSON, NEL SUDOVEST - NEL SETTORE ORIENTALE I RUSSI AVREBBERO PRESO CONTROLLO DELL'80% DI SEVERODONETSK E PUNTANO A INTERROMPERE LE LINEE DI COLLEGAMENTO - GLI UCRAINI CONTRATTACCANO A SUD E PUNTANO...

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LA SITUAZIONE in ucraina AL 23 giugno 2022

Andrea Marinelli,Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

 

Per due mesi il conflitto è stato per lo più limitato al Donbass, dove si combatteva su un quadrante ristretto che aveva permesso all'Armata di aggiustare gli errori iniziali e di martellare sfruttando la sua classica tattica della terra bruciata. Nelle ultime due settimane, il fronte si è ampliato da Kharkiv, nel nordest, fino a Kherson, nel sudovest. È una linea calda di quasi mille chilometri a cui si aggiungono gli scontri marittimi e quelli nelle retrovie.

 

Severodonetsk

IL FRONTE ORIENTALE

Nel settore orientale gli ucraini ammettono di essere in una situazione critica. I russi «stringono» su Severodonetsk-Lysyschansk, puntano a interrompere le linee di collegamento, si affidano a un bombardamento massiccio seguito da un'avanzata lenta dei battaglioni: ne avrebbero lanciati altri 10 per una manovra aggirante. «Questo è il punto più duro», ha detto il presidente Zelensky. «Gli invasori pressano anche in direzione di Donetsk». Infatti hanno conquistato alcuni villaggi, fra cui Toshkivka, e avrebbero preso l'80% di Severodonetsk. A Lysychansk hanno colpito una stazione di polizia ferendo 20 agenti.

volodymyr zelensky a kharkiv 5

 

Sono contemporaneamente ripresi gli attacchi a Kharkiv, dove sono morti 15 civili. «Vogliono terrorizzare la popolazione, intendono creare un grosso problema per distrarci in modo da farci reagire e costringerci a spostare la nostra artiglieria», ha spiegato il consigliere presidenziale Oleskiy Arestovych. Combattimenti intensi sono stati registrati ancora più a Nord, nella regione di Sumy. Ogni conflitto ha una dimensione militare e politica: successi parziali nella prima «categoria» possono avere però maggior valore per la seconda. Per questo Mosca insiste nella sua offensiva nel Donbass, il cui controllo totale è stato indicato quale obiettivo primario.

bombardamenti a mykolaiv 6

 

IL FRONTE MERIDIONALE

 Mentre si difendono a est, gli ucraini contrattaccano a sud, provando a sfruttare la minore presenza dell'Armata. Gli uomini di Zelensky puntano da Mykolaiv verso Kherson, l'unica grande città in mano ai russi a ovest del fiume Dnipro. Qui la guerriglia partigiana dietro le linee indebolisce tuttavia la posizione dei russi.

ISOLA DEI SERPENTI

 

IL FRONTE MARITTIMO

 Kiev ha aumentato l'attività. Dopo aver centrato le tre piattaforme per l'estrazione del gas, sono stati confermati i danni alle strutture nemiche sull'Isola dei Serpenti, bersaglio di alcuni attacchi. L'avamposto in Mar Nero, al largo di Odessa, è fondamentale per mantenere il blocco navale alle coste dell'Ucraina. I missili forniti dall'Occidente alla resistenza hanno aumentato la capacità di minacciare le attività della flotta russa.

raffineria russa colpita da due droni ucraini 5

 

LE RETROVIE

Ieri gli ucraini hanno colpito con due droni la raffineria petrolifera di Novoshakhtinsk, nella regione di Rostov, a cinque chilometri dal confine, dove poi è scoppiato un incendio. Non ci sarebbero state vittime, ma è l'ennesimo colpo sferrato dalla resistenza oltre confine: dopo che alcuni attacchi nella regione di Belgorod, ad aprile avevano centrato un deposito petrolifero a Bryansk. I russi hanno risposto sparando sette missili sulla città meridionale di Mykolaiv, uccidendo una persona.

Severodonetsk
Severodonetsk