SE SIETE CONVINTI CHE CIRO GRILLO E I SUOI AMICI SIANO COLPEVOLI, PRIMA LEGGETE IL DETTAGLIATO ARTICOLO DI GIACOMO AMADORI PER "PANORAMA" - CI SONO TUTTE LE CONTRADDIZIONI DEL RACCONTO DELLA RAGAZZA CHE ACCUSA IL GRUPPO: NON ERA TENUTA FERMA DURANTE IL RAPPORTO SESSUALE E NESSUNO LA BLOCCAVA - I LIVIDI SUL CORPO, RILEVATI OTTO GIORNI DOPO I FATTI, POTREBBERO ESSERE DOVUTI AL KITE SURF E L’ALTERAZIONE ALCOLICA CHE L'AVREBBE RESA "MINORATA" NELLA CAPACITA' DI DARE IL CONSENSO POTREBBE NON ESSERE FACILE DA DIMOSTRARE - AMADORI: "LA RAGAZZA È VITTIMA DEI QUATTRO IMPUTATI O DEI SUOI FANTASMI? NELL’IMMEDIATEZZA DEI FATTI AVREBBE..."

Condividi questo articolo


Giacomo Amadori per "Panorama"

 

PANORAMA - LE CARTE SEGRETE DEL CASO GRILLO PANORAMA - LE CARTE SEGRETE DEL CASO GRILLO

La Gallura è un luogo arcaico. Da quelle parti i contadini raccontano che, la notte, ci si può imbattere nella réula, una schiera di morti usciti dall’Oltretomba per danzare e fare penitenza. Nel capoluogo, la città di granito di Tempio Pausania, si sposarono civilmente Dori Ghezzi e Fabrizio De André che qui, in località L’Agnata, si era trasferito per fare il contadino e l’allevatore. Testimone di nozze del cantautore, era il 1989, fu Beppe Grillo.

 

Che mai avrebbe immaginato che trent’anni dopo, in quella cittadina che ha intestato all’amico «Faber» pure una piazza, sarebbe finito alla sbarra il suo ultimogenito Ciro (classe 2001), il quale, insieme a tre amici, è accusato di aver stuprato il 17 luglio 2019 nella propria abitazione di Cala di Volpe la ventenne italo-norvegese S.J..Sui social e persino in qualche giornale c’è chi sospetta che misteriose forze oscure stiano cercando di insabbiare il processo.

 

CIRO GRILLO CIRO GRILLO

Più banalmente, i riflettori accesi sul caso si sono abbassati perché la prossima udienza è fissata per il 5 novembre. E il Tribunale di Tempio, dopo la chiusura degli ombrelloni sulla vicina Costa Smeralda, continuerà a ospitare il dibattimento dell’anno. Entro il 25 ottobre le difese dovranno scegliere il rito da seguire. In caso di abbreviato il giudizio si svolgerebbe a porte chiuse e il Gup Caterina Interlandi sarebbe chiamata a decidere sulla base delle carte depositate sino a quel momento. Panorama ha potuto visionare il fascicolo ed è in grado di svelare quali siano le armi in mano ad accusa, difesa e parti civili.

 

 

Per ricostruire la vicenda, occorre partire dall’inizio dell’iter processuale, ovvero dal momento della denuncia, quando sia i carabinieri della stazione Milano Porta Garibaldi che il centro di Soccorso violenza sessuale e domestica della clinica meneghina Mangiagalli hanno ritenuto di inoltrare alla Procura competente (quella di Tempio Pausania) i fatti denunciati dalla ragazza. Il 26 luglio 2019 la responsabile del centro, Alessandra Kustermann, la ginecologa, il medico legale e la psicologa inviano ai pm, «ravvisando gli estremi di un delitto procedibile d’ufficio», una denuncia di reato con annessa scheda clinica e documentazione fotografica.

 

Se l’esame ginecologico, effettuato a otto giorni dai fatti, non offre spunti di particolare rilievo, i medici si soffermano sui lividi riscontrati sul corpo della ragazza, in particolare su braccio e avambraccio destro, e su entrambe le gambe. Segni che, in quel momento, paiono coerenti con il racconto della giovane, la quale sostiene di essere stata «obbligata ad avere rapporti vaginali a rotazione con tutti e quattro i ragazzi, che si disponevano uno a consumare il rapporto e altri a tenerla ferma impedendole ogni forma di resistenza».

ciro grillo quarto grado ciro grillo quarto grado

 

Una versione ribadita dagli esperti della Mangiagalli nel capitoletto intitolato «Esame obiettivo generale» in cui si legge: «I ragazzi la tenevano immobilizzata per gambe e braccia impedendole di muoversi». Queste aree di «soffusione verdastra del tegumento» sono dovute davvero alla notte di sesso con Ciro e compagni? Prima di rispondere non si può non tenere presente che nel luglio 2019 la presunta vittima praticava kitesurf, uno sport che può lasciare segni a causa dell’attrito violento con la tavola e le onde.

 

 

Per l’avvocato della ragazza, Giulia Bongiorno, la causa dei segni è certamente da ricondurre agli abusi. A suo giudizio, ai danni psicologici patiti dall’assistita occorre aggiungere che «la persona offesa ha riportato diversi ematomi […] come risulta dalle riproduzioni fotografiche allegate alla cartella clinica del 25 luglio 2019». Il consulente delle difese Marco Salvi sta da tempo confrontando le immagini dei lividi con centinaia di foto e video trovati nel cellulare di S. e risalenti ai giorni successivi al presunto stupro (scatti e filmati in cui la giovane è ritratta in costume da spiaggia).

 

 

E la sua consulenza sarà depositata entro ottobre. Un’amica di S., A.M., sentita a verbale, ha parlato di quei segni: «Ricordo di alcune foto di lei davanti a uno specchio in cui si vedevano chiaramente alcuni lividi sul costato a sinistra, sulla scapola destra e sulla coscia o all’altezza del bacino». Cioè in parti diverse da quelle documentate dalla Mangiagalli. E dove sono finiti gli scatti inviati ad A.M.? «Io non li ho salvati perché avevo timore di metterla in imbarazzo, poiché stava perdendo molto peso in maniera preoccupante e non era seguita da alcun specialista» ha concluso la testimone.

 

 

In un audio scambiato subito dopo i fatti con l’amica norvegese Mia, è la stessa S. a fare riferimento ai lividi e al proprio rapporto con il cibo. Ecco come la stessa difesa della ragazza ha tradotto la conversazione: «Mi sento molto insicura. Lo ammetto. Ma tipo, come posso dire, quando non mangio, per esempio, vomito, rimetto, mi lascio morire di fame, arrivo quasi a distruggermi, giuro su Dio… tipo tutti questi lividi, non è che mi prenda cura di me perché la metà di quello che ho sulle braccia, non la avrei se, per esempio, mi prendessi cura di me […]».

 

 

la visita al centro antiviolenza della ragazza che accusa ciro grillo la visita al centro antiviolenza della ragazza che accusa ciro grillo

Sul punto R.M., compagna di vacanze di S. e a sua volta vittima di abusi (i ragazzi si sono fatti fotografare vicino a lei dormiente con i membri in bella vista), ha dichiarato ai carabinieri: «Quando sono andata a svegliare S. non ho notato nessun segno particolare sul suo corpo, sebbene abbia visto che era nuda non mi sono soffermata a guardarla». Dunque nella guerra di perizie entreranno anche queste voci che paiono dare ai lividi un significato più ampio rispetto all’effetto di una costrizione.

 

La ricostruzione di S. non sembrerebbe confermata dal video di 25 secondi depositato agli atti e in cui Ciro Grillo riprende con uno smartphone una piccola parte dell’amplesso di gruppo. Il filmato è considerato dalle difese un argomento a proprio favore, sebbene il procuratore Gregorio Capasso e la pm Laura Bassani non l’abbiano ritenuto tale e per questo abbiano chiesto il rinvio a giudizio di Grillo junior, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria.

 

All’inizio di quei 25 secondi Ciro filma il proprio volto sorridente, poi sposta l’inquadratura sulla «scena del crimine». Si notano una piccola stanza, un lettino singolo con lenzuola azzurre, un abat-jour beige, una finestra con le persiane chiuse. La giovane è supina sul letto, ma non sembra trattenuta da nessuno. Si vede Capitta inarcarsi sul volto della coetanea per ottenere sesso orale, mentre, ripreso di spalle, Lauria consuma un rapporto vaginale. La ragazza, mentre si stende sul letto, dà l’impressione di incrociare per un istante lo sguardo con la telecamera del cellulare, poi inizia a masturbare Ciro che a quel punto riporta l’inquadratura sul proprio viso, esibendo un’espressione tra il divertito e l’incredulo.

 

 

un messaggio spedito dalla ragazza che accusa ciro grillo un messaggio spedito dalla ragazza che accusa ciro grillo

In quel frammento di filmato, l’unico, insieme con un altro più breve, che riprende il sesso di gruppo, la ragazza dà la sensazione (errata sia per la parte civile sia per la pubblica accusa) di essere consenziente, essendo attiva ed emettendo gemiti. Nel video più corto, lungo 6 secondi, la studentessa è carponi: Ciro riceve una fellatio e anche in questo caso fa le facce. Lauria sembra impegnato in un cunnilingus. Non si tratta di dettagli voyeuristici (ce ne sarebbero molti altri), ma di dati fondamentali per valutare se gli ipotetici aggressori potessero cogliere la contrarietà all’amplesso multiplo dell’occasionale partner.

 

S. era ubriaca, «minorata» nella sua capacità di dare il consenso? È l’ipotesi del suo legale, accolta pienamente dagli inquirenti. La Bongiorno parla espressamente di «inferiorità fisica e psichica della ragazza dovute allo stato di alterazione alcolica (sarebbe stata costretta a ingurgitare vodka, ndr), alla stanchezza per la nottata trascorsa e allo stravolgimento emotivo causato dalla violenza subìta in precedenza (da parte di Corsiglia, che ha sempre negato l’accusa, ndr)». L’alterazione alcolica, allo stato degli atti, potrebbe non essere facile da dimostrare.

il servizio su ciro grillo and friends quarto grado 2 il servizio su ciro grillo and friends quarto grado 2

 

Nel telefonino di S. non ci sono immagini del 17 luglio 2019, la data della violenza contestata, tranne una scattata nella discoteca Billionaire, dove S. e R. hanno incontrato i loro ipotetici aguzzini: sorridono felici prima dell’inizio dell’incubo. La italo-norvegese indossa una tutina bianca e nera, l’amica un vestito corto e scuro. Le uniche istantanee agli atti risalgono alla sera, dopo le 22, quando la ragazza è già tornata da diverse ore nella stanza del bed & breakfast dove sta trascorrendo le ferie.

ciro grillo quarto grado 1 ciro grillo quarto grado 1

 

Nell’occasione si fa sei autoscatti in felpa e pantaloncini e immortala un bicchiere con dentro una tisana che le serve a smaltire gli eccessi di qualche ora prima. In due immagini si vedono le gambe in primo piano e si può intuire un livido sul ginocchio, ma i selfie non sembrano finalizzati a immortalare i segni dello stupro.

 

C’è poi il tema del rapporto tra S. e R., che a sua volta si è costituita parte civile e la notte dei presunti abusi, anziché «salvare» la compagna, si sarebbe rimessa a dormire.

S. nel febbraio del 2020 confida ai magistrati che lei e R. non sono «nemmeno più amiche».

 

 

E nell’audio con Mia, poche ore dopo la notte a casa Grillo, sistema l’ex compagna di classe per le feste: «Pensavo fosse una delle mie amiche più care, si è rivelata un’egoista e un’ignorante su tutto. Tanto che praticamente non le parlo più».

 In realtà il 18 luglio le due ragazze danno l’idea di essere ancora molto affiatate: si fanno scattare decine di foto e ritrarre in video mentre si baciano e abbracciano. Scherzano sulle loro forme molto diverse, più mediterranea R., snella e nordica S.. La quale si fa immortalare anche mentre si esibisce in una complicata verticale.

 

Il 19 luglio, come il 17, è un altro giorno quasi senza foto-ricordo: nella memoria del telefonino restano lo screenshot di una videochiamata, un’immagine della ragazza in bikini nero e un filmato in cui si vede S. alzare il pollice: è ancora in pigiama e ha un asciugamano in testa. Sono da poco passate le 19 e il cellulare inquadra un pentolino in cui bolle dell’acqua.

 

CIRO GRILLO - LA VILLETTA DI CALA DI VOLPE DOVE SI SAREBBE CONSUMATO LO STUPRO CIRO GRILLO - LA VILLETTA DI CALA DI VOLPE DOVE SI SAREBBE CONSUMATO LO STUPRO

La madre ha raccontato ai carabinieri che al suo arrivo in Sardegna, quel venerdì sera, avrebbe trovato la figlia «in condizioni pietose», tanto che «tremava come in preda alle convulsioni». La causa ufficiale era un’«insolazione», ma la donna ha successivamente collegato quello stato allo stupro. Ancora due giorni dopo, S.J., nonostante le attenzioni dei genitori, che l’hanno curata con stracci bagnati e antipiretici, sarebbe stata «giù di morale, a prescindere dalla febbre».

 

LE TAPPE DELLA NOTTATA DEL PRESUNTO STUPRO DI GRUPPO LE TAPPE DELLA NOTTATA DEL PRESUNTO STUPRO DI GRUPPO

Descrizione che confligge un po’ con il copiosissimo archivio multimediale. Che documenta quanto segue: il 20 luglio S. si è recata nella villa con piscina di un amico, dove, tra tuffi e risate (questo perlomeno attestano i video della giornata), ha trascorso il pomeriggio mentre la sera, con tutta la famiglia e con R., ha mangiato in un ristorante all’aperto, sfoggiando un abitino leggero giallo, nero e bianco. Alle 5 e 40 della domenica è andata a correre e, intorno alle 14, ha fatto l’ultima lezione di kite. Agli atti ci sono anche i selfie divertiti e buffi con la sorella sull’aereo che le stava riportando a Milano.

 

A onor del vero S., sabato notte, verso le 2 e 40 ha ripreso il solito pentolino fumante con a fianco una bustina del farmaco Tachifludec. Scatto che confermerebbe lo stato influenzale della ragazza. Poco prima aveva salvato alcune pagine web sull’Hiv. Resta il dubbio: l’indisposizione è davvero riconducibile all’incubo vissuto nell’appartamento di Cala di Volpe di proprietà di Grillo?

CIRO GRILLO CIRO GRILLO

 

Tra le carte depositate si trova anche l’esito del colloquio psicologico avvenuto il 26 luglio 2019: «La ragazza racconta quanto accadutole, spiega che nei giorni successivi non riusciva a dormire e di notte piangeva. Racconta inoltre che faceva fatica a mangiare e aveva flashback delle immagini della violenza e riviveva le sensazioni di quella notte, risentendo un senso di soffocamento e dolore in sede vaginale».

VITTORIO LAURIA VITTORIO LAURIA

 

Nel recente atto di costituzione di parte civile, depositato dall’avvocato Bongiorno e destinato alla richiesta di risarcimento del danno, si fa riferimento a una «profonda sofferenza morale tuttora perdurante»: «L’evento ha provocato persistenti riverberazioni sull’esistenza della persona offesa, incidendo in maniera permanente sulle abitudini di vita di S., sui suoi rapporti con i propri familiari e amici e, più in generale, sulle sue attività dinamico-relazionali».

 

Non basta: «L’integrità psicofisica di S.J. è risultata irrimediabilmente alterata. L’esperienza dolorosa, infatti, ha provocato nella persona offesa l’insorgenza di un disturbo post-traumatico da stress, come certificato dalla relazione medico-psichiatrica del 10 maggio 2021 […]».

 

FRANCESCO CORSIGLIA FRANCESCO CORSIGLIA

C’è, infine, una stoccata contro il fondatore del Movimento 5 stelle: «Il morboso clamore mediatico suscitato dalla vicenda, esploso in conseguenza delle dichiarazioni a mezzo social rese dal padre dell’imputato Ciro Grillo - rimasto sopito sino a quel momento e confinato a cronache locali - ha esposto S.J. a un processo di vittimizzazione secondaria, portandola a rivivere il trauma patito e riacutizzando la relativa sintomatologia».  Da qui la richiesta di risarcimento.

 

Ma S.J. è vittima dei quattro imputati o dei suoi fantasmi? Nell’immediatezza dei fatti la ragazza avrebbe informato la madre dei «pettegolezzi» che giravano sul suo conto e che la «mettevano in cattiva luce».

 

EDOARDO CAPITTA EDOARDO CAPITTA

Con l’amica norvegese Mia la studentessa-modella è stata ancora più esplicita, tanto che, via messaggio, l’interlocutrice le consiglia di non darsi colpe e di consultare uno psicoterapeuta. S., dopo aver promesso di farsi vedere da uno specialista, insiste (la traduzione è della consulente della Procura): «[…] Magari, chi lo sa, mi aiuterà a tornare nella strada giusta […]. Hai ragione, sto accumulando così tanti episodi e altro che non riesco più a gestirli e diventa sempre più difficile capire perché cose così accadano e come evitarle […]».

 

Dopo essersi lamentata di essere usata e buttata «via come spazzatura» anche da quelli che considerava «amici», ribadisce in un lungo vocale gli stessi concetti e specifica, però, di ritenere il sesso «secret», un termine che la parte civile ha reso in italiano con il termine «sacro», una scelta non condivisa dalle difese, ma anche da una traduttrice da noi consultata, per cui il significato giusto sarebbe «riservato».

 

Altra accezione su cui non c’è accordo tra le parti è quella da attribuire al verbo inglese «hook up»: per la consulente scelta dalla Bongiorno significa «divertirsi», ma secondo altre fonti il significato più giusto in questo contesto sarebbe «rimorchiare».

il figlio di grillo il figlio di grillo

 

Nelle carte c’è un ulteriore audio di S. che potrebbe risolvere la disputa linguistica: «Ma io Milano l’ho già fatta fuori, cioè nel senso è ridicola la mia situazione... io non volevo tornare a Milano anche per questo motivo, cioè io scendo giù di casa, di sera no, vado lì al bar Magenta, che c’è Ivan che mi dice: “Ma allora quei ragazzi dell’altra sera blablabla”. […] la sfiga madornale è il fatto che magari mi faccio gente in diverse serate, poi me li ritrovo lì, tutti insieme allo stesso tavolo e son tipo “Ah guarda il gruppetto che mi sono fatta a luglio” magari, o a giugno o a marzo, sempre così, ma che cazzo di sfiga. Poi tipo gente che magari mi ferma per strada e mi fa: “Ah ma tu sei la ragazza di ieri sera”. E io sono tipo: “Ah ah, io non mi ricordo della tua faccia”. Però ok, ci sta. Fanculo il mondo».

 

giro grillo con gli amici giro grillo con gli amici

Con gli investigatori l’amica A. M. ha dichiarato che S. è una ragazza «un po’ troppo influenzabile» e, mentre le conoscenze femminili la rispettano, i ragazzi pensano che sia «una ragazza più facile di altre». Tanto che in un bar (il Magenta?) aveva sentito dire da un cameriere che «alcuni ragazzi della Cattolica, riferendosi a S., dicevano che anche loro in tempi diversi, in discoteca, se l’erano già fatta».  Dal prossimo 5 novembre Ciro & c. dovranno sperare, nella terra della réula, di non aver trovato un giudice come quello cantato da De André.        

ciro grillo ciro grillo ciro e beppe grillo ciro e beppe grillo ciro grillo e gli amici ciro grillo e gli amici ciro grillo su instagram ciro grillo su instagram ciro grillo ciro grillo BEPPE GRILLO NEL VIDEO A DIFESA DEL FIGLIO CIRO BEPPE GRILLO NEL VIDEO A DIFESA DEL FIGLIO CIRO foto di ciro grillo foto di ciro grillo

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...