LA SECONDA ONDATA ERA PREVEDIBILE, TANTO CHE PIÙ DI UN TERZO DELLE SOCIETÀ AVANZATE L'HA EVITATA - LUCA RICOLFI TORNA ALL’ATTACCO DEL GOVERNO NEL SUO LIBRO “LA NOTTE DELLE NINFEE. COME SI MALGOVERNA UN'EPIDEMIA” - “DA AGOSTO IN POI LE COSE ERANO CHIARE. E CHIUNQUE AVESSE OCCHI PER VEDERE POTEVA ACCORGERSI CHE IL GOVERNO NULLA STAVA FACENDO PER FAR RISPETTARE LE REGOLE, A PARTIRE DA QUELLE SU DISCOTECHE, MOVIDA, ASSEMBRAMENTI…”

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luca ricolfi 3

Fabrizio Boschi per “il Giornale”

 

La seconda ondata era prevedibile e soprattutto evitabile, tanto è vero che più di un terzo delle società avanzate l' ha evitata. Vedi la Germania. Le omissioni, i ritardi e le incertezze del nostro governo ci sono costati decine di migliaia di morti, e decine di miliardi di Pil. Se non facciamo subito quel che avremmo dovuto fare da tempo, altre ondate saranno inevitabili e il disastro economico sarà irreversibile.

 

LUCA RICOLFI - LA NOTTE DELLE NINFEE

Il sociologo Luca Ricolfi analizza nel suo ultimo libro «La notte delle ninfee. Come si malgoverna un'epidemia» (La nave di Teseo) le incompetenze del governo e smaschera gli errori nella gestione della pandemia con le conseguenti bugie, volte a nasconderli. Per quanto studioso dichiaratamente di sinistra, Ricolfi esprime posizioni spesso critiche col Pd e con gli altri partiti dell' area progressista accusandoli di non capire la società italiana e di non saper stare fra la gente, perdendo del tutto la capacità di ascoltare e la voglia di intendere. Come per la pandemia, appunto.

 

conte boccia speranza

Ricolfi dimostra che la tragedia che ci ha colpito avrebbe meritato ben altra gestione, che era possibile farlo come altrove è stato fatto. Il titolo del libro è ripreso dalla metafora del lago che si riempie di ninfee, usata per spiegare agli studenti il fenomeno della crescita esponenziale. La pigrizia con cui si è affrontata la crescita dei casi è stata decisiva: il governo ha minimizzato il rischio, proclamando l' inutilità delle mascherine, invitando a «non diffondere il panico» e a «non cambiare stile di vita» (così Conte e Speranza all' inizio di febbraio).

conte speranza

 

«Che le cose si stessero mettendo per il verso sbagliato, a giugno poteva non essere chiaro a chi non fa lo statistico di professione, tanto più se è un politico scrive Ricolfi -. Ma da agosto in poi le cose erano diventate chiarissime. E chiunque avesse occhi per vedere poteva accorgersi che il governo nulla stava facendo per far rispettare le regole, a partire da quelle su discoteche, movida, assembramenti, e soprattutto nulla aveva fatto di ciò che sarebbe stato essenziale per garantire un rientro sicuro a scuola».

 

Non è bastata nemmeno la seconda ondata per spazzare la narrazione dell' esecutivo sulla gestione della crisi iniziata fin da giugno: «Siamo stati bravi», «Gli altri paesi ci ammirano», «Siamo diventati un modello», «La maggior parte dei paesi europei è messa peggio di noi».

luca ricolfi 6

 

Ingannati dalla bella stagione, le preoccupazioni per il turismo hanno portato a mettere in campo comunicazioni «iperottimistiche», una operazione di «autolode e rassicurazione» che ha fatto abbassare la guardia. Quando già a giugno, i dati lo dicevano, i contagi avevano cominciato la risalita.

 

Resiste, a torto, la convinzione che l' arrivo della seconda onda fosse inevitabile. «La seconda ondata scrive Ricolfi - era evitabile, tanto è vero che, fra le società avanzate, finora ben 10 su 25 non ne sono state colpite». Si è perso il controllo della situazione (nella metafora: il lago era ormai pieno di ninfee) e anche l' attività dei pescatori (leggi: l' economia) era compromessa.

 

GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

«Perché la legge fondamentale dell' epidemia è una sola: se vuoi fare qualcosa, più tardi lo fai più costerà caro a tutto», punge Ricolfi. Ora si spera nel vaccino. Ma per il sociologo «è estremamente improbabile che, in un paese in cui non si riesce nemmeno a vaccinare per l' influenza tutti coloro che intendono farlo, nel giro di pochi mesi si riesca a debellare il Covid-19 con una vaccinazione di massa, sicura, tempestiva, e accettata dalla maggior parte della popolazione».