TRIESTE, SOLITARIA Y FINAL: NELLA CITTA' DI SABA E SVEVO CONTINUA LA FOLLIA NO VAX - OGGI POMERIGGIO OTTOMILA PERSONE SFILERANNO IN CORTEO SENZA RISPETTARE LE RESTRIZIONI PREVISTE - INTANTO IL FRIULI SEGNA PER IL SECONDO GIORNO PIU' DI 400 POSITIVI, IL TRIPLO RISPETTO A SEI GIORNI FA, CON IL CAPOLUOGO CHE DA SOLO CONTA 336 CASI SETTIMANALI OGNI CENTOMILA ABITANTI (LA MEDIA NAZIONALE E' 53!)...

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Benedetta Moro per il Corriere.it

 

TRIESTE NO VAX TRIESTE NO VAX

In un quadro in cui per la seconda giornata consecutiva il Friuli-Venezia Giulia segna più di 400 nuovi positivi, triplicati rispetto appena a due giorni fa, e sei decessi - con il capoluogo che da solo conta 336 casi settimanali ogni centomila abitanti contro una media italiana di 53 ogni 100 mila abitanti - oggi pomeriggio Trieste accoglierà di nuovo un corteo no green pass.

 

I numeri dei manifestanti attesi anche in questo caso sono alti: si stima una partecipazione di ottomila persone, in arrivo anche da fuori regione. Per questo è stato previsto di schierare circa 400 uomini delle forze dell’ordine che già da ieri hanno iniziato a controllare gli ingressi al confine sloveno e con le altre province.

 

TRIESTE NO PASS TRIESTE NO PASS

L’allerta è massima per prevenire eventuali infiltrazioni. Manifestare resta un diritto costituzionale e quindi il corteo si farà. Nonostante i provvedimenti messi in campo dalle istituzioni triestine per contenere la diffusione dei contagi e del focolaio più grande mai registrato in regione dall’inizio della pandemia: a causarli, infatti, sono stati proprio i cortei e i presidi delle scorse settimane.

 

sgombero del sit in dei portuali di trieste 1 sgombero del sit in dei portuali di trieste 1

Gli organizzatori del corteo del Coordinamento no green pass hanno annunciato che non rispetteranno tutte le restrizioni previste, a partire dall’istituzione di un servizio d’ordine di steward. La loro intenzione era quella di terminare il percorso a pochi passi da piazza Unità, ma il prefetto l’ha resa off limits alle proteste. Mentre il questore Irene Tittoni, con un provvedimento, ha ridotto tragitto e orario del corteo.

 

la protesta no green pass al porto di trieste 17 la protesta no green pass al porto di trieste 17

I manifestanti, però, si sono opposti a rispettare una parte dell’ordinanza che il sindaco Roberto Dipiazza ha emesso l’altro ieri: attraverso una nota hanno comunicato infatti che non sono intenzionati a prevedere figure che, anche come volontari, controllino che i partecipanti indossino la mascherina e mantengano il distanziamento (almeno uno ogni 100 partecipanti).

 

In mancanza di un servizio d’ordine adeguato sono previste non solo sanzioni da 400 a mille euro ma anche denunce per manifestazione non autorizzata. Gli organizzatori del Coordinamento no green pass si sono dimostrati invece più disponibili a rispettare le misure sanitarie durante la sfilata: hanno invitato infatti i partecipanti «alla responsabilità e al buon senso, al di là delle imposizioni per la tutela della salute individuale e collettiva». Quale esito avrà il loro appello lo si capirà oggi.

 

la protesta no green pass al porto di trieste 13 la protesta no green pass al porto di trieste 13

Trieste in ogni caso resta città simbolo delle manifestazioni no vax e no pass, anche negli articoli della stampa straniera. «Il centro della protesta anti-vaccino in Italia diventa ora un focolaio Covid» titolava ieri il New York Times. Nell’articolo è stata riportata tutta la cronologia degli eventi, dallo sgombero del porto (per il blocco quattro persone sono indagate dalla Procura di Trieste) fino ai dati dei contagi degli ultimi giorni.

 

La risposta alla protesta è una petizione dell’altra parte della città, quella di sì vax e sì pass. L’appello lanciato da Mitja Gialuz, docente di procedura penale, e Tiziana Benussi, presidente della Fondazione CRTrieste, ieri ha raggiunto quasi le 60 mila sottoscrizioni: «Con la petizione - hanno sottolineato - abbiamo fatto sentire la voce di una Trieste che si fida della scienza e crede che il vaccino sia la strada per riacquistare la libertà. I dati diffusi sui ricoveri dei non vaccinati lo confermano inequivocabilmente».

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