1- ORMAI L’ASSE ROMA-BERLINO SI E’ FRANTUMATO COME IL MURO ED E’ UN CONTINUO PING PONG DI CALCI, ATTACCHI, SCHIAFFI, PIZZICOTTI, BATTUTACCE ED INSULTI - 2- IL DUELLO POLITICO RIMBALZA SUI GIORNALI E AI GIOCHI OLIMPICI: PRESA DI MIRA ELISA CASANOVA, LA POSSENTE CAPITANO DELLA NAZIONALE DI PALLANUOTO, SUBITO CLASSICATA DAL TABLOID “BILD” L’UOMO PIU’ BRUTTO DELLE OLIMPIADI - 3- CERTO CHE PESA SULLO STOMACO TEUTONICO LA “CULONA INCHIAVABILE” CHE SILVIO BANANONI SPARO’ IN UNA TELEFONATA INTERCETTATA IN GLORIA DELLA MERKEL. E PRIMA ANCORA BERLUSCONI DIEDE DEL “KAPÒ” A MARTIN SCHULZ - 4- MA ANCHE A SINISTRA, CROZZA E GRILLO, NE SPARANO DI COTTE E DI CRUDE -

Condividi questo articolo


1- L'ITALIA RAZZISTA CONTRO I CRUCCHI E LA MERKEL COI BAFFI DI HITLER
LE GAFFE DEL CAVALIERE, LE VIGNETTE DI DESTRA, I COMICI DI SINISTRA
Jacopo Iacoboni per La Stampa

BERLUSCONI BACIA MERKELBERLUSCONI BACIA MERKEL

Dice, i tedeschi amano gli italiani ma non li stimano, gli italiani stimano i tedeschi ma non li amano. In realtà, e in questo Monti ha abbastanza ragione, ci sono tanti - in politica soprattutto, o nell'editoria - che non li stimano neanche più; e probabilmente ormai quasi li odiano.

Olympics water pole CasanovaOlympics water pole Casanova

Non è necessario rifarsi al «kapò» che Berlusconi diede a Martin Schulz, capogruppo socialista al parlamento europeo, non fosse altro che per una ragione: il Cavaliere quanto a riflessi condizionati antitedeschi non s'è fatto mancare niente anche in seguito, compresa la telefonata - ovviamente intercettata - con epiteto incredibile sulla Cancelliera tedesca.

Difficile pensare che sia quello ad aver definitivamente guastato rapporti politicamente mai eccelsi tra i due governanti, certo non deve aver semplificato la vita al lavoro degli ambasciatori tra i due Paesi.

Il fatto è che, alle tante ragioni e luoghi comuni storico-antropologici che separano e a volte oppongono noi italiani ai tedeschi, se ne aggiungono da un po' alcune contingenti, soprattutto economiche, che molto hanno peggiorato il sentimento medio verso la Germania di una certa fetta di italiani.

casanovacasanova

È la stessa Italia che si bea del politicamente scorretto ed è convinta che dire una boiata autorizzi a sentirsi i Longanesi degli anni duemila. A gennaio lo Spiegel - che già non s'era fatto mancare la copertina sull'Italia tutta spaghetti e P38 - fece un titolo pessimo sulla tragedia del Giglio, «Ma vi sorprendete che il comandante fosse un italiano?».

Elisa Casanova Women Water Polo Elisa Casanova Women Water Polo

Alessandro Sallusti, traducendo un'ira non solo di centrodestra, rispose «A noi Schettino a voi Auschwitz», nove colonne e caratteri cubitali. E non pensate che quell'astio circolasse solo in ambienti berlusconiani, se è vero che Roberto Saviano, qualche giorno dopo, diede un'intervista proprio allo Spiegel per criticare i sentimenti antitedeschi provocati in Italia dalla crisi economica.

E cosa disse lo scrittore di Gomorra? Citò la Merkel che veniva raffigurata con i baffi di Hitler (e per la verità anche la divisa da SS: l'aveva ritratta così Libero, in una vignetta dell'agosto 2011, portandosi avanti), «neanche mio nonno che fu rinchiuso a Dachau arrivò mai a questo», disse Saviano.

Martin SchulzMartin Schulz

Ma parlò anche dei vari comici, per lo più «de sinistra», che sfottono i tedeschi in televisione. Non fece i nomi, ma la Merkel ormai la vediamo banalmente irrisa - anche con riferimenti fisici - da Crozza, e a Ballarò, sia pure lievemente, Benigni disse che era «una punizione dell'Inferno». Il comico-politico, Beppe Grillo, da un anno ripete che torneremo alla lira perché «la Germania ci sta fregando»; e sul suo controllatissimo sito, nei forum s'è a lungo discusso se boicottare i prodotti tedeschi.

casanovacasanova

Questo insomma si respira, con punte tossiche. È un po' come quelli che, dicendo di voler solo criticare la politica di Israele, dipingevano Ariel Sharon da maiale: si varca un confine da paura. Una legittima antipatia verso la politica di un governo estero trascolora - e non al bar - in commenti estremi ma diffusi molto oltre quelli che hanno la faccia di pronunciarli.

Con la scusa di elogiarla, la Lega (lo disse l'ex sindaco di Treviso Gentilini quello che voleva travestire gli immigrati da leprotti e poi fare pum pum ma il sentire in quel mondo non dev'essere tanto differente) definì la Cancelliera «una forma di autoritarismo o di dittatura, che ogni tanto va bene». Bel complimento.

Ma sempre lì poi si torna, al Cavaliere. Berlusconi era convinto di essere in privato, ma nel Pdl - per dire lo humour che tira - c'è anche chi lo cita; come il deputato Luca D'Alessandro, che dopo i due gol di Balotelli agli ultimi Europei, scrisse a caldo sul profilo facebook: «E la c. i. se la prende in quel posto». E lui è il capo dell'ufficio stampa del Pdl, quello che dovrebbe filtrare e rendere presentabile i pensieri.

Elisa Casanova WasserballElisa Casanova Wasserball

2- LA RIPICCA DEI TEDESCHI: "L'ITALIANA CASANOVA? UNA GRANATA IN ACQUA"
SUL SITO DEL BILD COMPARE UNA FOTOGALLERY SULLE "BRUTTE" DELLE OLIMPIADI. E SE LA PRENDONO CON IL CAPITANO AZZURRO DELLA PALLANUOTO
Chiara Sarra per Libero

BEPPE GRILLOBEPPE GRILLO

Quando c'è un grande evento come le Olimpiadi, oltre a raccontare di competizioni e medaglie, i giornali fanno a gara a chi pubblica le foto più belle, quelle che colgono gli atleti mentre danno il proprio meglio, ma anche curiosità e dietro le quinte. Sarà forse per questo che la testata tedesca Bild ha deciso di dedicare una gallery sul proprio sito ai "tesorucci" in gara. Il riferimento è alle atlete (rigorosamente donne, ché un uomo dal fisico non statuario non fa notizia) che non rispecchiano i canoni estetici delle olimpioniche.

E chi c'è a capo delle "bruttine"? Un'italiana: l'azzurra Elisa Casanova, capitano della nazionale di pallanuoto. Il sospetto che sia una ripicca nei confronti del Belpaese (da sempre rivale non solo nello sport) viene. La fotogallery s'intitola "Frau Casanova e gli altri tesorucci". Un attacco diretto all'Italia: l'occhiello recita "Maniglie dell'amore italiane" e su 14 immagini presenti, ben 5 immortalano proprio il centroboa azzurro in smorfie e pose buffe.

MERKEL IN COSTUMEMERKEL IN COSTUME

"Di fronte a lei forse non tutti gli uomini si sentirebbero deboli, sicuramente tutte le avversarie", è la didascalia. E l'ironia tedesca va avanti: "Una granata nella piscina", "Si chiama come il leggendario playboy veneziano, eppure è più grossa", "Un vero armadio di donna", "Solo sei anni fa ha scoperto il suo amore per la pallanuoto. Che dolce ...".

Crozza imita Angela MerkelCrozza imita Angela Merkel

Poi, per sventare ogni possibile accusa di accanimento, il giornale fa altri esempi prendendosela con cinesi, sud-coreane, tunisine e thailandesi. "Ha vinto l'argento nel sollevamento pesi nella categoria 58 chili... femminile", recita la didascalia sotto la foto della thailandese Pimsiri Sirikaew. Sotto quelle della judoka cinese, Fei Chen, c'è scritto: "Bellezza in accappatoio".

Meno male che nel Setterosa sembra non se la siano prese. "Bild? Non leggiamo i giornali minori...", ha tagliato corto il ct Fabio Conti. Davanti alle battute tedesche, meglio parlare di sport e dimostrare in acqua il proprio valore.

 

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…