1- SENTI CHI PARLA! PER LE UNIONI GAY “NON USEREI MAI LA PAROLA MATRIMONIO. LA FAMIGLIA HA LA PRIORITÀ, LO DICE LA COSTITUZIONE IL MATRIMONIO È SOLO ETEROSESSUALE” - 2- ALLA ‘ROSPY’ BINDI CHE DICE “NO” ALLA ZUPPA DI NOZZE GAY RISPONDE LA COLLEGA DEL PD, LA LESBICA (SPOSATA CON RICCARDA IN GERMANIA) PAOLA CONCIA: “SAI PRESIDENTE BINDI QUAL È IL TUO PROBLEMA? CHE SEI OSSESSIONATA DAL FATTO DI DOVER PARLARE ALLE GERARCHIE CATTOLICHE ANZICHÉ A TUTTI I CITTADINI. CADI NEL TRAPPOLONE BECERO DI QUELLI COME ALFANO CHE SANNO CHE TANTI DIRIGENTI DEL PD E DI TUTTA LA SINISTRA NON HANNO IL CORAGGIO DI DIFENDERE I DIRITTI DI CHI DIRITTI NON HA” - 3- RIBADISCE LA BINDI: “NON SO SE SONO UNA BUONA CRISTIANA, NÉ CREDO DI DOVER DARE PROVE, NÉ A PAOLA CONCIA NÉ AD ALTRI, DI AVERE A CUORE LA DIGNITÀ E I DIRITTI DELLE PERSONE, SENZA DISTINZIONI. NON DEVO DARE PROVE DI COERENZA A NESSUNO” - 4- IL CATTOLICO TONY BLAIR SFIDA IL PAPA E SI DICE FAVOREVOLE ALLE NOZZE OMOSESSUALI

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1 - BINDI: «IL MATRIMONIO È SOLO ETEROSESSUALE, LO DICE LA COSTITUZIONE»
Da "Corriere.it"

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Per le unioni gay «non userei mai la parola matrimonio», vista anche la natura giuridica che ha nel nostro Paese. Rosi Bindi, presidente dell'assemblea nazionale del Pd, intervistata da Maria Latella per Sky Tg 24, commenta l'intervento di sabato di Angelino Alfano dopo che il segretario del Pdl aveva detto che il matrimonio gay sarà la priorità del Pd qualora vincesse le elezioni nel 2013 . «La famiglia fondata sul matrimonio ha la priorità, lo dice la costituzione», afferma Rosi Bindi. «Ma il Pd non ignorerà i diritti di tutti. Il matrimonio però è solo eterosessuale, è un punto molto fermo».

ROSY BINDI SUORAROSY BINDI SUORA

«Il Pdl pensa a indebolire il Governo per accelerare la campagna elettorale tornando su questi temi - aggiunge la Bindi - ma la società civile non ci casca più. Serve politica sulla famiglia, e noi del Pd la faremo quando vinceremo le elezioni, e spero che la famiglia trovi spazio già adesso nel tavolo sul welfare e lavoro aperto da questo governo».

2 - CONCIA A BINDI, OSSESSIONATA DA GERARCHIE CATTOLICHE
(ANSA) - "Sai Presidente Bindi qual è il tuo problema nell'affrontare il tema dei diritti degli omosessuali? Che sei ossessionata dal fatto di dover parlare alle gerarchie cattoliche anziché a tutti i cittadini. Cadi nel trappolone becero di quelli come Alfano che sanno che tanti dirigenti del PD e di tutta la sinistra non hanno il coraggio di difendere i diritti di chi diritti non ha. Di dire parole chiare". Lo afferma Anna Paola Concia, del Pd

ROSY BINDI FOTOMONTAGGIOROSY BINDI FOTOMONTAGGIO

3 - GRILLINI, SU MATRIMONI BINDI DICE STESSE COSE ALFANO
(ANSA) - "Spiace che Rosy Bindi, che apprezziamo per altri versi, sul matrimonio tra gay dica praticamente le stesse cose di Alfano, confermando più o meno direttamente che in caso di vittoria del centrosinistra la garanzia dei diritti civili è tutt'altro che certa. Non a caso il centrosinistra ebbe vere e proprie convulsioni sulla vicenda del Pacs prima e dei Dico poi".

ROSY BINDI DA PIu GIOVANEROSY BINDI DA PIu GIOVANE

Lo afferma Franco Grillini, presidente nazionale Gaynet "In realtà la questione diritti civili rappresenta il vero e proprio spartiacque tra destra e sinistra perché sugli altri terreni le differenze ormai sono pressoché inesistenti. E non è un caso che proprio sul terreno dei diritti individuali di libertà che il Pd mostra tutte le sue difficoltà nel rapporto interno tra l'anima laica e quella clericale", prosegue Grillini.

PAOLA CONCIA E LA FIDANZATA RICARDAPAOLA CONCIA E LA FIDANZATA RICARDA

"Dire matrimonio anche per le persone dello stesso sesso come in Spagna, Olanda, Belgio, etc. significa dire che non ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B. Sbagliato quindi contrapporre i vari istituti giuridici come se il PACS e il matrimonio perché in realtà in una democrazia compiuta diversi istituti giuridici possono convivere dando a ciascuno una reale libertà di scelta su come sistemare in campo giuridico la propria relazione affettiva, etero od omo che sia", conclude la nota.

BINDI CAMUSSO BONINO CONCIABINDI CAMUSSO BONINO CONCIA

4 - BINDI, NON DEVO DARE PROVE DI MIA COERENZA
(ANSA) - "Non so se sono una buona cristiana, ma credo di aver dimostrato con i fatti e in diverse occasioni di saper praticare l'autonomia della politica e la distinzione tra l'esercizio di una responsabilità pubblica e le mie convizioni religiose. Né credo di dover dare prove, né a Paola Concia né ad altri, di avere a cuore la dignità e i diritti delle persone, tutte le persone, senza distinzioni".

BINETTI MELANDRI CONCIABINETTI MELANDRI CONCIA

Lo afferma Rosy Bindi, vicepresidente della Camera e presidente della Assemblea nazionale del Pd "Trovo però incomprensibile e del tutto pretestuosa la polemica sollevata dalle mie risposte a Maria Latella, che forse andrebbero risentite integralmente - aggiunge - Non capisco perché susciti scandalo distinguere tra matrimonio e unioni civili. Si tratta di istituti diversi e trovo giusto conservare questa distinzione anche nel linguaggio oltre che nel nostro ordinamento". "Se vogliamo colmare in modo laico e serio una lacuna reale, é bene riconoscere le differenze, per tutelare meglio la specificità delle relazioni affettive tra persone omosessuali - conclude - Distinguere ma non ignorare o peggio ancora penalizzare.

ROSY BINDI DORME ALLA CAMERAROSY BINDI DORME ALLA CAMERA

E Paola Concia che fa parte del Comitato diritti del Pd, conosce bene il lavoro che stiamo facendo. Il Pd si è impegnato a regolare questa materia per evitare discriminazioni e adeguare la legislazione italiana a quella di molti paesi europei. Lo faremo, quando il centrosinistra andrà al governo, nel rispetto della Costituzione e delle differenze che le persone omosessuali giustamente rivendicano".

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5 - MARINO (PD), DARE A TUTTE LE PERSONE GLI STESSI DIRITTI
(ANSA) - "Esiste il rischio che sul tema delle unioni omosessuali il Pd si possa spaccare? Io penso proprio di no. E' evidente che ognuno ha il diritto di fare affermazioni individuali, ma il Pd è un partito che sostiene i diritti di tutte le persone, non diritti speciali per qualcuno, ma gli stessi diritti per tutti". Lo ha detto il senatore del Pd Ignazio Marino questa mattina ai microfoni di Sky tg 24.

"La Corte costituzionale, con la sentenza 138 del 2010 - ha spiegato Marino - ha ricordato al Parlamento il grave ritardo dell'Italia: nel blocco dei paesi fondatori dell'Ue, siamo l'unico paese che non si è dato una legge su questo tema. Io credo che sia importante per il Pd sostenere che tutte le persone che si amano e vogliono costituire una famiglia, a prescindere dal loro orientamento sessuale, debbano avere la possibilità di vivere serenamente insieme, con i diritti che la legge deve dare loro. Il nostro ritardo è straordinario: il primo disegno di legge su questo tema è stato presentato in Parlamento nel 1988, dalla deputata socialista Alma Cappiello.

ROSY BINDI PATRIZIA DADDARIOROSY BINDI PATRIZIA DADDARIO


6 - BLAIR SFIDA IL PAPA SULLE NOZZE GAY
Enrico Franceschini per "la Repubblica"

Paola Concia Ricarda TrautmannPaola Concia Ricarda Trautmann

Il cattolico più famoso di Gran Bretagna va all'attacco contro il Papa sulla questione dei matrimoni gay. Tony Blair si è convertito al cattolicesimo nel 2007, sei mesi dopo avere lasciato Downing street. È stato lui, quando era primo ministro, a introdurre le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Ora l'ex premier laburista si spinge ancora più avanti, appoggiando la legalizzazione delle nozze tra omosessuali, su cui il governo conservatore guidato da David Cameron si prepara a proporre una legge. Una sfida aperta al Vaticano e alla Chiesa cattolica d'Inghilterra, che si oppongono con veemenza al progetto.

FRANCO GRILLINIFRANCO GRILLINI

E l'iniziativa non piace nemmeno ai vertici della Chiesa anglicana, che pur essendo più aperta di quella cattolica sulla questione dell'omosessualità rimane contraria ai matrimoni fra gay e lesbiche. Nelle messe celebrate ieri, a tutti i cattolici d'Inghilterra e Galles è stata letta la lettera di due arcivescovi che spiegano come la nuova legge metterebbe a repentaglio l'istituzione del matrimonio e la famiglia.

IGNAZIO MARINOIGNAZIO MARINO

Ma ciononostante, secondo quanto rivela l'Independent on Sunday, Blair avrebbe confidato a suoi amici che anche lui «appoggia con fermezza la proposta del primo ministro» in questo campo. Responsabile per l'introduzione delle leggi sulla partnership civile per gli omosessuali (che regolano diritti e benefici legali di una coppia gay come fa il matrimonio per gli eterosessuali) e per aver abbassato l'età del consenso per un rapporto gay a 16 anni, finora l'ex premier si era tenuto fuori dal dibattito sui matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Diventato cattolico per seguire la fede della moglie Cherie e quella con cui erano stati educati i suoi quattro figli, Blair è stato ricevuto più volte dal Papa. La sua Faith Foundation, creata quando si è dimesso da primo ministro, è una fondazione che si batte per il dialogo tra le religioni, e fra la religione e i laici. Se deciderà di parlare pubblicamente a favore del matrimonio gay, l'ex leader laburista darebbe un sostegno decisivo alla legge attualmente sostenuta da Cameron.

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Ma anche far sapere come la pensa rappresenta un passo significativo. Del resto il governo conservatore britannico sembra determinato ad andare avanti. Nonostante l'opposizione degli ambienti ecclesiastici, Cameron e praticamente tutti i membri del suo esecutivo sono a favore della legalizzazione del matrimonio gay. Lynne Featherstone, il sottosegretario che lancerà la consultazione pubblica sull'argomento questo mese, ha dichiarato che il matrimonio è una questione che riguarda «le persone» in primo luogo e solo in secondo luogo la chiesa.

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«Io sono a favore di tutto ciò che rafforza la famiglia, dunque anche del matrimonio gay», dice da parte sua Cameron. «Non lo appoggio nonostante il fatto che io sia conservatore, ma proprio perché sono conservatore». Una questione su cui dunque in Gran Bretagna destra e sinistra la vedono allo stesso modo. E anche la maggioranza dell'opinione pubblica appare favorevole: secondo un sondaggio pubblicato ieri dal Sunday Telegraph, il 45 per cento della popolazione britannica è per il matrimonio gay, il 36 per cento è contrario e gli altri non hanno un'opinione in merito.

Se il Regno Unito seguirà l'America (che a sua volta si accinge a far passare in molti Stati una legge sui matrimoni gay) su questa strada, il Vaticano si troverebbe in crescente difficoltà. Papa Benedetto XVI ha parlato nei giorni scorsi in difesa della sacralità dell'istituto del matrimonio e forse non è un caso che abbia ricevuto ieri in Vaticano l'arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams: secondo le indiscrezioni hanno parlato proprio di questo.

 

 

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