1- PM, GIOVANI DONNE SI SONO PROSTITUITE CON PREMIER...
(ANSA) - \"Un rilevante numero di giovani donne si sono prostituite con Silvio Berlusconi presso le sue residenze, dietro pagamento di corrispettivo in denaro da parte di quest\'ultimo\". E\' quanto si legge nella \"domanda di autorizzazione ad eseguire perquisizioni domiciliari nei confronti del deputato Berlusconi\" firmata dai pm di Milano e inviata alla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera. Copia della richiesta della procura di Milano è stata pubblicata sul sito della Camera dei deputati.


2- PM, AMPI RISCONTRI SU CASE DA PREMIER A RAGAZZE...
(ANSA) - I pm di Milano avrebbero trovato \"ampi riscontri investigativi\" sulle case date dal premier Silvio Berlusconi ad alcune ragazze che partecipavano alle serate di Arcore. Lo si legge nella richiesta di autorizzazione a procedere inviata dai Pm di Milano alla Giunta della Camera. Lo ha raccontato la stessa Ruby ai pm nell\'interrogatorio del 3 agosto scorso. La ragazza ha infatti raccontato che \"alcune giovani donne ch partecipavano ai suddetti eventi ricevevano in corrispettivo da Silvio Berlusconi la disponibilità gratuita di appartamenti ubicati in \'Milano due\'\".

3- PM: MINETTI FACEVA PROSTITUIRE MINORENNE E ALTRE GIOVANI. IN CONCORSO CON LELE MORA, EMILIO FEDE ED ALTRI SOGGETTI...
(ANSA) - Gli elementi raccolti \"fanno ritenere\" che Nicole Minetti, in concorso con Emilio Fede e Lele Mora, \"nonché in concorso con altri soggetti, abbia continuativamente svolto un\'attività di induzione e favoreggiamento della prostituzione di soggetti maggiorenni e della minore\" Karima el Mahroug, \"individuando, selezionando, accompagnando\" le ragazze nella villa di Berlusconi ad Arcore. Lo scrivono i pm di Milano nella richiesta di autorizzazione a procedere alle perquisizioni nei confronti del Cavaliere. Per supportare la loro tesi, i pm citano i quattro interrogatori di Ruby (2,6,22 luglio e 3 agosto 2010), le informative di polizia giudiziaria del 2 e del 23 dicembre 2010 e del 3 gennaio 2011, e quelle del Servizio centrale operativo della polizia del 2 e del 9 dicembre.

4- CASTAGNETTI, RELATORE SARA\' LEONE (PDL)...
(ANSA) - Il relatore della richiesta della Procura di Milano di perquisire gli uffici del contabile di Berlusconi, Giuseppe Spinelli, arrivata oggi in Giunta per le autorizzazioni della Camera, sarà il vicepresidente di Montecitorio Antonio Leone (Pdl). Lo ha detto ai cronisti il presidente della Giunta, Pierluigi Castagnetti.
5- CASTAGNETTI, FINO PAG.80 C\'E\' TUTTO SUI GIORNALI...
(ANSA) - \"Per varie ragioni sono ancora fermo a pagina 80 e non è ancora successo nulla che non avessi già letto sui giornali\". Il presidente della Giunta per le Autorizzazioni della Camera, Pierluigi Castagnetti commenta così la lettura della richiesta di autorizzazione a perquisire gli uffici del contabile di Berlusconi trasmessa a Montecitorio dalla Procura di Milano. \"Le 389 pagine della documentazione che ci è stata trasmessa dai magistrati milanesi - aggiunge Castagnetti - contengono le ragioni per le quali Berlusconi ieri ha fatto quelle dichiarazioni. Evidentemente il premier già aveva queste carte a sua disposizione\".


6- \"COSÌ BERLUSCONI SEPPE CHE RUBY ERA MINORENNE\"...
Massimo Martinelli per \"Il Messaggero\"



C\'è una lite, di quelle furibonde, sulla quale la procura di Milano ha costruito parte dell\'accusa di prostituzione minorile a carico del premier. Avvenne all\'inizio dell\'aprile scorso, tra l\'irrequieta Ruby Rubacuori e l\'impresario Lele Mora. L\'ha raccontata lei ai pm, spiegando che aveva disertato un casting che l\'impresario le aveva organizzato; lui le chiese spiegazioni; la ragazza rispose che a 17 anni voleva essere libera di fare quello che voleva. Fu così che Mora scoprì che non ne aveva 24. Informò Berlusconi, che la chiamò: «Meglio se non ci vediamo più, ho già avuto problemi con le minorenni». Ma poi Ruby tornò ad Arcore almeno quattro volte.

Già dal 4 aprile 2010, dunque, quando il telefonino di Ruby Rubacuori fu agganciato dalla cella satellitare che serve Villa San Martino, ad Arcore, il padrone di casa aveva la piena consapevolezza della sua minore età. E\' per questo che i magistrati milanesi gli contestano lo sfruttamento della prostituzione minorile. Perché, a dispetto di quanto il premier potrebbe aver confidato agli amici più fidati sull\'impossibilità per la procura di dimostrare la sua consapevolezza circa l\'età della ragazza, esiste questo racconto della stessa Ruby.
Una dichiarazione dello scorso ottobre, quando la giovanissima marocchina fu intervistata e interrogata sulla movimentata notte in Questura del maggio 2010, in cui \"diventò\" la nipote di Mubarak. Lei stessa ha ricostruito quella telefonata, ricevuta dopo aver litigato con Lele Mora, aveva confessato di avere solo 17 anni ed era stata cacciata in tronco dalla LM Management, la società che ha lanciato decine di giovani donne nel mondo della tv e dello spettacolo.

«Era un pomeriggio di fine marzo, forse i primi di aprile - ha dichiarato Ruby - Lele Mora mi ha chiamato chiedendomi per quale ragione avevo disertato l\'ennesimo casting. Io ad un certo punto gli ho raccontato la verità: che non avevo 24 anni ma 17. Lui si è arrabbiato, mi ha cacciato via dall\'agenzia. Dopo è arrivata la telefonata di Berlusconi; mi ha detto di non cercarlo più che con le minorenni aveva avuto dei problemi in passato e non voleva piu vedermi. È stato duro ma garbato».
La lite deve essere rientrata quasi subito, però. Perché la notte tra il 4 e il 5 aprile, cioè pochissimi giorni dopo, Ruby la trascorse ad Arcore. Ci tornò la notte tra il 24 e il 25 aprile, poi ancora la sera del 26 aprile fino a tardissima ora e, infine, la notte tra il primo e il due maggio.

Erano i giorni in cui Karima, alias Ruby, viveva in casa di Katia Pasquino, una ballerina di lap dance che frequentava la movida milanese e la ospitava da alcune settimane dopo averla conosciuta in discoteca. E in quei giorni Ruby era piena di soldi, come ha raccontato di recente la Pasquino: «Diceva di essere di famiglia ricca, che sua madre era una cantante famosa nel mondo. Aveva sempre banconote da 500 euro in borsa».
Il sospetto dei magistrati è che anche in quei giorni, quando Mora e Berlusconi sapevano di avere a che fare con una minorenne, Ruby venisse beneficiata al pari delle altre frequentatrici di Arcore dal ragioniere Giuseppe Spinelli, l\'uomo di fiducia del premier che si occupava di pagare in contanti le varie starlette tv che frequentavano le feste di villa San Martino.

Secondo l\'ipotesi dell\'accusa, a gestire il giro di presunta prostituzione era Lele Mora, insieme ad Emilio Fede e a Nicole Minetti. Così la procura ha ritenuto di svolgere accertamenti sui conti e sono saltati fuori alcuni versamenti che Berlusconi fece a Mora proprio in quel periodo. Centinaia di migliaia di euro, quando la LM management rischiava il fallimento per essersi esposta fortemente con l\'erario dopo il mancato pagamento delle tasse.

Per i magistrati quei soldi rappresentavano una sorta di ricompensa per le serate rutilanti che Lele Mora organizzava a Villa San Martino. Ma il premier, che ha letto le contestazioni nell\'invito a comparire inviatogli dalla procura di Milano, sostiene che quelle somme rappresentassero solo l\'aiuto offerto a un amico in difficoltà che, appena possibile restituirà il prestito.
Ma non è tutto. Per supportare l\'accusa decisamente più imbarazzante di prostituzione minorile, i magistrati milanesi hanno messo in fila una serie di testimonianze di persone che hanno raccolto nei mesi scorsi le confidenze di Ruby, sulla presunta intimità dei suoi rapporti con il premier.

Tra queste, c\'è quella della settantenne Gigliola Graziani, da 30 anni direttrice della casa-famiglia Kinderheim di Sant\'Ilario, in provincia di Genova, dove Ruby fu ospitata per un periodo: «Mi confidò che era stata ad Arcore, mi raccontava di ville in Sardegna e in Toscana. Mi prendeva le mani e, con gli occhi che brillavano, mi sussurrava \"Ho conosciuto Berlusconi\"».
