''L'AUDIO È FALSO, STANNO FACENDO DANZARE PINOCCHIO'' - AUDIO: L'AVVOCATO DI MIFSUD DICE CHE IL FILE RICEVUTO NON APPARTIENE AL MALTESE SCOMPARSO NEL NULLA. LA VERSIONE SCAGIONA COMPLETAMENTE LA LINK UNIVERSITY E INFATTI DALL'ATENEO DI SCOTTI HANNO SUBITO DETTO CHE ''È LUI AL 100%'' - ''LA VERITÀ'' RIPERCORRE TUTTA LA STORIA E GLI SCOOP SUL RUSSIAGATE ALL'ITALIANA CHE HA AL CENTRO IL PROF CHIACCHIERONE

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1. MIFSUD LA LETTERA DI SCOTTI AGLI ZAMPINI

Giacomo Amadori e Simone Di Meo per “la Verità

 

Di questi tempi, alla Link campus university, non sfigurerebbe un corso di laurea su come non dire la verità (e vivere felici). Docenti d' eccezione i vertici dell' Ateneo che, sull' assistenza fornita al fuggiasco Joseph Mifsud, continuano a cambiare versione con svizzera puntualità. L' ultima giravolta è di ieri, e riguarda la circostanza - rivelata dal nostro giornale - che il docente maltese è stato ospite, nel piccolo paesino di Esanatoglia (Macerata), del compagno di Vanna Fadini, supermanager dell' università.

IL CASO MIFSUD - ALESSANDRO ZAMPINI MARITO DI VANNA FADINI IL CASO MIFSUD - ALESSANDRO ZAMPINI MARITO DI VANNA FADINI

 

Il presidente della Link, Vincenzo Scotti, interpellato dall' Adnkronos, con abilità tutta democristiana ha diramato un comunicato che, sostanzialmente, non comunica nulla. «Come presidente del Cda della Link campus university ho ricevuto una breve lettera rivolta ai membri del Cda dal dr Alessandro Zampini nella quale vengono spiegate le ragioni personali della breve ospitalità da lui offerta a Joseph Mifsud e quelle per cui ha ritenuto di volerne mettere al corrente il Cda solo in questo momento. Provvederò a sottoporre ai componenti del Cda il contenuto della missiva». Consiglio di amministrazione che, come ricorderanno i lettori, vede tra i suoi membri - oltre allo stesso Zampini - proprio la Fadini e il figlio di lei, Federico Citi.

 

Tutti certamente ansiosi di conoscere per via ufficiale, nella solennità della riunione, quel che avrebbero potuto sapere facendosi un giro di telefonate. In ogni caso, nel dispaccio, Scotti non si sofferma sulle «ragioni personali» addotte da Zampini che, alla Verità, aveva parlato di un motivo «stranamente banale», rifiutandosi però di rivelarlo. Peccato che, appena 24 ore prima, il direttore generale della Link, Pasquale Russo, al Fatto avesse dato questa testimonianza. «Vanna Fadini non era stata informata dal compagno. Da quel che ho capito, Mifsud e Zampini erano appassionati di scacchi e trascorrevano giornate insieme.

 

Sono rapporti personali, e Link non è stata informata dal nostro consigliere Zampini.

Vanna Fadini lo ha saputo ieri sera». Dunque, l' arrocco della Link per difendere il re in realtà si è trasformato in una mossa che mette a rischio la regina. Se la ragione della vacanza marchigiana sono gli scacchi, perché Scotti ha censurato la lettera?

VANNA FADINI VANNA FADINI

 

La realtà è che questa storia è ricca di depistaggi. Come quello che la Fadini aveva messo in atto quando, per seguire le tracce di Mifsud, avevamo imboccato la strada dei borghi di Macerata concentrandoci su Matelica. «Mai ospitato nessuno a Matelica, non ho nessuna casa a Matelica, nessun amico dentista, nessuno», aveva risposto con baldanza la signora. A Matelica no, ma nella vicina (6 chilometri) Esanatoglia, sì. E nel piccolo paesino di 1.900 anime siamo tornati, e abbiamo scoperto che, quasi certamente, un dentista lei lo conosce. Siamo andati a trovarlo. Si chiama Gianluca Micucci e riceve in uno studio in cui il compagno della donna, Alessandro Zampini, visita - è chirurgo specializzato in odontostomatologia - due giorni al mese.

 

«Ma quando c' è lui non ci siamo noi», ci spiega mentre chiude la porta a vetri su cui campeggia il fumetto di un molare con capelli e mustacchi corvini con orari e cellulare di reperibilità. «Chi cercate? Mifsud? Mai sentito, mai visto. Qui ognuno lavora coi suoi pazienti». In paese non dovrebbe passare inosservato, è un distinto signore che parla inglese. «Ho letto qualcosina sui giornali, ma non so che cosa dire. Speriamo che la sua presenza abbia aiutato a far conoscere un po' di più Esanatoglia». Chi potrebbe averlo incrociato, allora? «Non abbiamo nemmeno più i barbieri in paese. L' ultimo è morto qualche mese fa».

VANNA FADINI E LUIGI DI MAIO VANNA FADINI E LUIGI DI MAIO

 

Nel paesino, comunque, non c' è bar o locale pubblico dove non si parli del caso sollevato dal nostro giornale. La signora Graziella, moglie dell' ex medico condotto Enrico Sammarco (oggi consigliere comunale in una lista civica di centrodestra) ci dice: «Abbiamo letto il giornale. Guardi su Whatsapp, mi hanno girato anche l' articolo, con la foto di questo signore, ma qui non l' abbiamo visto». La mamma della signora vive a un centinaio di metri dalla casa dove il professore maltese è rimasto nascosto per un paio di mesi.

 

Ma anche l' anziana donna non ricorda quel volto. Il nuovo dottore, Franco Fabiani, purtroppo ieri non era in ambulatorio e al cellulare non rispondeva. In fondo Mifsud aveva dichiarato che a Esanatoglia si era ritirato anche per limitare lo stress e far star tranquillo il cuore. Eppure non rammenta di averlo visto neanche la farmacista del paese, Anna Maria Giordani. Nessuno a Esanatoglia ricorda la faccia di Mifsud.

 

rosangela calisti rosangela calisti

E la giustificazione per quasi tutti è che in quel periodo avevano le teste occupate in altri pensieri, «nella ricostruzione» post terremoto, visto che il paese era stato colpito da due scosse nell' ottobre del 2016.

 

Nella zona della Pieve dove si trova la bella casa del dottor Zampini, con elegante cortile e cappella privata, molte case hanno ancora le impalcature davanti alle facciate. I vicini che hanno già parlato con noi nei giorni scorsi, non vogliono più farlo. La signora Nadia con modi un po' spicci ci fa sapere dalla finestra, dove è affacciata a fumare, di non aver gradito la citazione sul giornale.

 

«Tutto quello che sapevo ve l' ho già detto», bofonchia al citofono la vicina Danila, che neanche si affaccia. In largo Panicale gli unici che non hanno perso il sorriso sono sempre i componenti della famiglia Amboni, gli unici ad aver avvistato Mifsud ufficialmente. Una delle figlie conferma il racconto che ci aveva già fatto la madre Rosangela: «Mi ha detto che quel signore passava spesso davanti a casa nostra, anche in bicicletta». Ci spostiamo verso la chiesa, dove speriamo che qualcuno abbia notato Mifsud, che nel recente messaggio audio diffuso via mail si è professato un fervente cattolico. Dentro alla chiesetta di Sant' Anatolia (la patrona del paese dal cui deriva il nome del borgo) incontriamo la signora Sestilia che si offre di farci da cicerone. Ci mostra un' iscrizione d' epoca romana che testimonia come la chiesa prima fosse un tempio di Giove e poi indica la facciata e una grossa nicchia vuota: «Vede quel quadrato? Lì c' era una meridiana prima del terremoto del 1997 e ora non c' è più.

la casa di esanatolica dove si sarebbe nascosto mifsud la casa di esanatolica dove si sarebbe nascosto mifsud

 

Sono passati tanti anni e non si sa che fine ha fatto. Come tante cose che non si sa che fine hanno fatto in Italia». Impossibile non pensare a Mifsud.

Nel negozio di ferramenta di piazza Giacomo Leopardi, i titolari Ferdinando e la moglie Renata ci dicono: «Abbiamo visto la foto, ma proprio non l' abbiamo notato». Nella gioielleria Gemme la titolare, Paola, elegante signora dai cappelli brizzolati, è intrigata dalla storia di cui parlano tutti: «Qui in paese vediamo spesso il dottor Zampini e la moglie Vanna. Ma questo Mifsud mai». Entriamo nel bar fuori dalla Porta nuova: «Cerca un albanese?» sorride Oltjon.

 

No, un maltese. «Io sono da vent' anni in questo paese e se questo Milfsud avesse girato per strada qualcuno se lo ricorderebbe». E invece no, è un fantasma. Maurizio insiste per offrirci un aperitivo. Crodino «surround», con ingrediente segreto. A Esanatoglia tutti provano ad aiutarci, ma nessuno ricorda il maltese.

 

il nascondiglio di mifsud il nascondiglio di mifsud

Né alla pizzeria Provenza («Eppure Zampini è un nostro cliente»), né nella rosticceria di fianco («Abbiamo letto tutto su Facebook, ma quella faccia non ci dice niente», dicono all' unisono le tre rosticciere).

 

Nella panetteria La spiga, la commessa azzarda: «Uhm Zampini venne a comprare con quello che credo fosse un collega una crescia sfogliata (dolce tipico, ndr). Fecero a gara per chi pagava». Era Natale?

«No, credo fosse estate».

 

Chiudiamo il tour al bar Centrale, il locale dove Mifsud tracannò whisky abbondante insieme con Zampini e altri due amici, la vigilia di Natale del 2017. Christian, il titolare, prova a cercare sul cellulare un video di quei giorni di festa, ma purtroppo non trova nulla.

Mifsud è passato da Esanatoglia. Ma probabilmente già indossava l' anello dell' invisibilità di tolkieniana memoria.

 

 

2. L'AUDIO DEL PROF ALLA PROVA DEI TEST

Antonio Grizzuti per ''La Verità''

 

«Sembra che il vecchio burattinaio abbia iniziato a far danzare Pinocchio». È questo il commento sibillino rilasciato alla Verità da Stephan Roh, l' avvocato di Joseph Mifsud. Un messaggio neanche tanto in codice: se l' uomo che ha registrato e inviato l' audio nella notte tra martedì e mercoledì alle redazioni di Adnkronos, Repubblica e Corriere della Sera è davvero il maltese, dietro a questa operazione non può non esserci una regia occulta.

 

Mifsud Mifsud

Che si tratti o meno di lui, le inchieste pubblicate in questi giorni dalla Verità sul conto di Joseph Mifsud hanno avuto il grande merito di riportare a galla una storia che nelle ultime settimane sembrava nuovamente caduta nel dimenticatoio. Spingendo nel primo caso il professore a uscire allo scoperto dopo più di un anno di silenzio, oppure - seconda ipotesi - i suoi nemici a fabbricare prove per depistare le indagini.

 

Vero o falso? La traccia contenente la voce del presunto Mifsud fa discutere e scervellare letteralmente mezzo mondo. Nell' audio la voce di chi parla non è ferma e calda, quasi baritonale, come quella che si può ascoltare nei filmati sparsi in Rete. E così su entrambe le sponde dell' Atlantico è partita la gara, tra quelli che l' hanno conosciuto e frequentato, per capire se l' accento e l' inflessione udibili nel vocale corrispondano effettivamente alla sua persona.

 

joseph mifsud vincenzo scotti joseph mifsud vincenzo scotti

Tra i più accesi sostenitori dell' autenticità dell' audio, i dirigenti della Link campus university, l' ateneo privato romano con il quale Mifsud ha collaborato e a sua volta coinvolto nella spy story. «È lui al 100%», dice all' Adnkronos il direttore generale dell' università, Pasquale Russo.

 

Non poteva essere altrimenti: la versione del maltese, infatti, scagiona completamente la Link. Non ha dubbi Anna, l' ex fidanzata ucraina con la quale il maltese avrebbe anche avuto una figlia. La donna, interpellata da Buzzfeed, si dice infatti «certa» della provenienza del nastro.

 

Nello stesso articolo si fa menzione di una «analisi preliminare» che confermerebbe l' autenticità dell' audio. Un rappresentante del team del sito di giornalismo investigativo Bellingcat, che si sta occupando di esaminare la registrazione, ha confermato al nostro quotidiano che «proprio in questo momento professionisti forensi sono al lavoro per dare la conferma definitiva», e i «risultati sono attesi entro le prossime 24 ore».

Joseph Mifsud, Stephan Roh, and a former Russian government official, Alexey Klishin, sat at a conference at the Link University campus in Rome Joseph Mifsud, Stephan Roh, and a former Russian government official, Alexey Klishin, sat at a conference at the Link University campus in Rome

Più combattuta la famiglia Papadopoulos. Contattati dalla Verità, i coniugi non concordano sulla reale natura del nastro. George, al quale il maltese ha promesso «migliaia di email compromettenti» sul conto di Hillary Clinton, si dice quasi sicuro che si tratti del professore.

 

La moglie, Simona Mangiante, che conosce Mifsud dal lontano 2011 e con lui ha lavorato al London center of international law practice all' inizio è sicura («a me non sembra per niente la sua voce»), poi però ci ripensa: «Sembra contraffatta, ma forse era solo stressato».

 

Da subito Stephan Roh ha sostenuto con forza che si trattasse di un falso. Lui che è stato l' ultimo a poter documentare un incontro con il professore, a maggio del 2018, quando cioè il maltese si recò a Zurigo per rilasciare al proprio legale una deposizione spontanea. «Ci sono mezzi tecnici per scoprire se l' audio è vero», riferisce al nostro quotidiano. E noi della Verità siamo al corrente del fatto che, oltre alla perizia di Bellingcat, molti esperti si stanno muovendo in queste ore per sciogliere il nodo sull' autenticità del nastro.

roh clinton roh clinton

Sono analisi lunghe e molto complesse, ma che nelle prossime ore potrebbero regalare soprese inaspettate.

 

 

 

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