T‘ADORIAM MONTI DIVINO! - CON TRE MINISTRI IN TASCA, IL VATICANO SI DEGNA DI BENEDIRE IL GOVERNO MONTI PYTHON - IL PROF ‘GESUITA’ HA SCELTO TRA I MEJO CATTO-TECNICI: IL RETTORE RUINATO DELLA CATTOLICA ORNAGHI - RICCARDI, FONDATORE DI SANT'EGIDIO - BALDUZZI, GIÀ PRESIDENTE DEL “MOVIMENTO ECCLESIALE” - DELLA CATTO-FALANGE ANCHE PAOLA SEVERINO, PIERO GNUDI E FRANCESCO PROFUMO MA SOPRATTUTTO IL PIO PASSERA…

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Gian Guido Vecchi per il "Corriere della Sera"

Mario MontiMario Monti

Mai come in questi giorni è stata evidente la sintonia tra i due Colli, qualcosa che va oltre il rispetto istituzionale tra Vaticano e Quirinale e si accompagna alla stima che lega i due quasi coetanei Giorgio Napolitano e Benedetto XVI. L'Osservatore Romano che chiedeva «decisioni rapide e senso di responsabilità» riportando quasi solo le parole del presidente italiano, la Radio Vaticana a sostenere la necessità d'un «governo di transizione e di tregua».

Naturale che ieri sera, uscendo dall'ateneo di Urbino dopo aver presentato il libro di Ratzinger su Gesù, il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone abbia commentato con favore («vedo anche che le università sono state trattate molto bene») la nascita del governo Monti: «È una bella squadra alla quale auguro un buon lavoro, perché c'è tanto da fare». Un «lavoro difficile», certo, «ma penso che la squadra sia attrezzata per affrontarlo».

I Cardinali Bertone e BagnascoI Cardinali Bertone e Bagnasco

C'è un senso di attesa, ai vertici della Chiesa, fiduciosa ma consapevole che la situazione generale è assai poco simpatica. «Il momento di difficoltà che attraversa l'Europa sollecita una nuova assunzione di responsabilità e un rinnovato impegno comune dei popoli e delle istituzioni», osservava ieri il cardinale Angelo Bagnasco a un seminario dei vescovi sulla Ue. La Cei si è tenuta distante senza esprimere giudizi, in questi giorni, ma la linea «incoraggiata» era chiara: no a elezioni o «ribaltoni» di sorta, sì a larghe intese. Il direttore di Avvenire Marco Tarquinio ha scritto che «dal governo Monti ci si attende molto»: e l'«attesa» è «segno di una fiducia che, sommata a quella del Parlamento, spero gli sia di viatico lungo l'arduo percorso che attende il nuovo esecutivo».

In questo senso, la «competenza» e lo «spessore» dei ministri e la «presenza qualificata» di cattolici nell'esecutivo, si fa sapere, è «apprezzata» e rassicura le gerarchie. Del resto si parla di uno «spirito di Todi» che aleggia sul governo Monti. Tre dei nuovi ministri - Corrado Passera, Lorenzo Ornaghi e Andrea Riccardi - hanno partecipato come relatori al Forum dei cattolici che un mese fa si concluse con la richiesta di un «governo più forte» e di larghe intese, considerata l'«inadeguatezza» di quello allora in carica e il fatto che «le elezioni anticipate sarebbero la soluzione peggiore».

SCHEDA CORRADO PASSERASCHEDA CORRADO PASSERA

Di qui la soddisfazione di vari esponenti del Forum, che già aveva espresso «sostegno convinto ad un governo di responsabilità nazionale». La «fondazione Achille Grandi» delle Acli, presieduta da Michele Rizzi, ha commissionato a Ipsos un sondaggio dal quale risulta che l'88 per cento dei praticanti impegnati e l'85 dei non praticanti sostiene il nuovo premier.

Del resto, il cattolico liberale Mario Monti ha scelto con finezza. Il rettore della Cattolica Lorenzo Ornaghi è vicinissimo al cardinale Ruini, sostenuto dalla forte componente ciellina dell'ateneo e apprezzato nella Cei; Andrea Riccardi è fondatore della comunità di Sant'Egidio e ha eccellenti rapporti Oltretevere. Milano e Roma, Vaticano e Chiesa italiana, «conservatori» e «progressisti».

SCHEDA LORENZO ORNAGHISCHEDA LORENZO ORNAGHI

C'è anche Renato Balduzzi, già presidente del «Movimento ecclesiale di impegno culturale», che collaborò con Rosy Bindi come capo dell'ufficio legislativo e partecipò alla stesura del disegno di legge sui «Dico», inviso alle gerarchie ecclesiastiche. Dalla Cattolica arriva Piero Giarda, vicini al mondo cattolico sono Paola Severino, Piero Gnudi e Francesco Profumo, che proprio questo pomeriggio presenterà il libro dell'Editrice Vaticana curato da monsignor Lorenzo Leuzzi su «I grandi discorsi di Benedetto XVI»: invitato da tempo come presidente del Cnr, tra gli altri relatori troverà il predecessore all'Istruzione, Mariastella Gelmini. L'incontro più atteso, però, sarà domani: a una tavola rotonda di «Scienza e Vita» sulla bioetica, dopo l'intervento del cardinale Bagnasco, sono attesi Alfano, Bersani, Casini e Maroni. Tutti assieme, almeno lì.

 

 

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