ALLARME ROSSO IN CASA PD! - I SONDAGGI DANNO IL PARTITO TRA IL 13 E IL 15% - CON QUESTI DATI, I SEGGI SICURI ALLE ELEZIONI EUROPEE SAREBBERO SOLO UNA DOZZINA - AL NAZARENO, TRA VETI INCROCIATI E GIOCHI DI CORRENTE, CHI PUÒ TENTA SIN DA ORA DI ACCAPARRARSI I POCHISSIMI POSTI "BUONI" - PER LA SEGRETERIA, RENZI SPERA DI CANDIDARE DELRIO MAGARI CON IL SOSTEGNO DI GENTILONI

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calenda renzi calenda renzi

Marco Antonellis per Dagospia

 

Tra cene convocate e sconvocate a colpi di tweet, scioperi della fame e psichiatri, il Pd sembra sempre più l'ombra del grande partito che fu. Perché i problemi non finiscono certo a casa Calenda ma rischiano di attivare dritti dritti fino alle prossime elezioni europee ed anche oltre.

 

maurizio martina maurizio martina

Già perchè nel PD farebbero meglio a preoccuparsi dei sondaggi (quelli 'veri' sono molto peggiori di quelli dati in pasto all'opinione pubblica) tanto più che come tutti ormai vanno dicendo nel partito, la campagna congressuale comincerà, de facto, dopo la manifestazione del 30 settembre voluta da Maurizio Martina, quindi a brevissimo.

 

Gli ultimissimi sondaggi, quelli che circolano riservatamente in queste ore, danno il partito arrancare pericolosamente intorno al 15% mentre alcuni lo danno addirittura al 13%. Non va meglio in vista delle europee dove, sempre in maniera riservata, circolano dati altrettanto allarmanti: i seggi 'sicuri' su cui potrebbe contare il Partito Democratico (partito che alle scorse europee fece il massimo storico) non sarebbero più di una dozzina. Avete capito bene, non più di dodici. Inutile dire che al Nazareno, tra veti incrociati e giochi di corrente, chi può tenta sin da ora di accaparrarsi i pochissimi posti "buoni".

GRAZIANO DELRIO GRAZIANO DELRIO

 

Per quanto riguarda la corsa alla segreteria, fonti di primo piano interne al partito spiegano senza troppi giri di parole che Graziano Delrio, nonostante le continue sollecitazioni (anche oggi ci sono stati vorticosi giri di telefonate) non ne vuol proprio sapere di scendere in campo (a quanto spiegano dal Nazareno non gli va proprio di essere il segretario che metterà la faccia sulla prossima, presumibile, sconfitta del Pd, quella delle europee, stante il fatto che il Congresso dovrebbe tenersi subito prima).

 

Il tutto, con sommo scorno di Matteo Renzi, in queste ore in viaggio per la Cina, che se l'era proprio pensata bene.  E puntava forte proprio su Delrio per vincere il prossimo Congresso: "A noi basterebbe che Gentiloni accettasse di schierarsi con Delrio anziché con Zingaretti" si ragiona nel Giglio Magico.

 

nicola zingaretti presidente regione lazio nicola zingaretti presidente regione lazio

E proprio a questo doveva servire la cena a casa Calenda: riappacificarsi con l'ex premier per poi convincerlo a schierarsi secondo i desiderata del leader di Rignano (che comunque in fondo al cuore non abbandona nemmeno l'idea di 'lanciare' il conte Paolo come segretario Pd in chiave unitaria). Insomma, dalle parti di Renzi la caccia a Gentiloni continua perché sono assolutamente convinti che una discesa in campo di Delrio sostenuta anche da Gentiloni potrebbe sbarrare il passo al governatore del Lazio. Ma intanto, la cena a "casa Calenda" è saltata.

RENZI E GENTILONI RENZI E GENTILONI

 

 

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