1. ALMENO QUATTRO GIORNI PRIMA DELL'INTERROGATORIO DELLA RAGGI, ESPONENTI DEI CINQUESTELLE SAPEVANO CHE SALVATORE ROMEO AVEVA APERTO SVARIATE POLIZZE SULLA VITA INTESTANDOLE AI GRILLINI. PERCHÉ NESSUNO HA INFORMATO LA SINDACA DI ROMA?
2. ROBERTA LOMBARDI NEGA DI ESSERE LA "FONTE" EPPURE È LA RICOSTRUZIONE DI QUANTO ACCADUTO IN QUEI GIORNI A DIMOSTRARE CHE FU UNA DELLE PRIME A VENIRE A SAPERE
3. A CHE LIVELLO DI INTENSITA' SI STA COMBATTENDO LA GUERRA INTERNA NEL MOVIMENTO?
4. MA C’E’ UN’ALTRA BOMBA PRONTA A SCOPPIARE: RAFFALE MARRA HA DECISO DI PARLARE
5. RACCONTERA’ AI PM LA SUA VERITÀ: PROVERA’ A DIMOSTRARE CHE LA RAGGI NON SOLO ERA AL CORRENTE DELLE SUE MOSSE MA LE COMUNICAVA "TEMPESTIVAMENTE" A ROMEO E FRONGIA

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SALVATORE ROMEO E VIRGINIA RAGGI SALVATORE ROMEO E VIRGINIA RAGGI

1 - I VELENI CONTRO RAGGI COSÌ I GRILLINI SEPPERO DELLE POLIZZE DI ROMEO

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

Almeno quattro giorni prima dell' interrogatorio di Virginia Raggi, esponenti dei Movimento 5 Stelle sapevano che Salvatore Romeo aveva aperto svariate polizze sulla vita intestandole ai grillini. Perché nessuno di loro ha informato la sindaca di Roma? Possibile che abbiano tenuto all' oscuro anche i leader nazionali del movimento? La guerra interna che si sta consumando in queste ore, prende nuova linfa da tutto quello che è accaduto nell' ultima settimana.

 

SALVATORE ROMEO E VIRGINIA RAGGI SALVATORE ROMEO E VIRGINIA RAGGI

E andrà avanti ancora a lungo, visto che martedì prossimo è fissato l' interrogatorio di Raffaele Marra, l' ex capo del Personale indagato per abuso d' ufficio in concorso con Raggi per la nomina a responsabile del Turismo di suo fratello Renato.

 

IL DOSSIERAGGIO

Si torna dunque a sabato 30 gennaio quando Roberta Lombardi viene interrogata nell' ambito dell' inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo sul dossier preparato del 2015 per fermare la corsa a sindaco di Marcello De Vito. E accusa Raffaele Marra di averlo confezionato.

 

virginia raggi sul tetto del comune con salvatore romeo virginia raggi sul tetto del comune con salvatore romeo

Testimone preziosa, visto che è stata lei a far sapere ai magistrati di essere in possesso di notizie riguardanti ciò che accade tra i grillini. «Il nome dell'autore del dossier me l' ha detto il consulente della Regione Alessandro Canali», dichiara. I pm convocano sia De Vito, sia Canali ma entrambi smentiscono le parole di Lombardi. «È falso, mai detto nulla del genere», assicurano. Nel corso degli interrogatori si parla anche delle polizze di Romeo, si chiedono chiarimenti sui metodi di finanziamento del Movimento 5 Stelle. Il sospetto è che quegli investimenti possano celare ben altro, compresa una compravendita di voti. Nel corso degli anni sono state sette le polizze accese e con beneficiari sempre diversi.

 

LA «TRAPPOLA»

RAGGI LOMBARDI RAGGI LOMBARDI

Ufficialmente nessuno tra i grillini interrogati dice di sapere nulla di queste operazioni finanziarie di Romeo, eppure qualche ora dopo la vicenda comincia a circolare in ambienti giornalistici. Giovedì, i pm chiedono chiarimenti a Raggi, visto che sei mesi dopo averla indicata come beneficiario in caso di morte lo ha nominato capo della sua segreteria. Lei giura di non averlo mai saputo, appare davvero sorpresa quando le mostrano la copia della polizza da 30 mila euro. Mentre l'interrogatorio è ancora in corso, la notizia viene pubblicata sui siti internet de L' Espresso e del Fatto quotidiano . Raggi appare di nuovo stretta in una trappola.

 

DIRETTORIO ROMANO 5 STELLE VIRGINIA RAGGI PAOLA TAVERNA ROBERTA LOMBARDI DIRETTORIO ROMANO 5 STELLE VIRGINIA RAGGI PAOLA TAVERNA ROBERTA LOMBARDI

Il suo entourage fa filtrare l'indiscrezione che l' informazione possa arrivare dai suoi avversari interni al Movimento. Si scopre che effettivamente tutti i testimoni dell' inchiesta sul dossieraggio sapevano dell' esistenza delle polizze. Lombardi nega di essere la «fonte» e annuncia querele, eppure è la ricostruzione di quanto accaduto in quei giorni a dimostrare che fu una delle prime a venire a conoscenza della vicenda. È solo uno dei capitoli della guerra in corso.

 

I SOLDI IN DELIBERA

Detenuto per corruzione, Raffaele Marra, deve adesso difendersi pure dall'accusa di concorso in abuso d' ufficio per la designazione del fratello a responsabile del Turismo. Secondo l' accusa, lui e Raggi non dovevano procedere perché c' era un conflitto di interessi. La sindaca ha ribadito di aver agito in autonomia «visto che presi la decisione finale, solo questo conta». Inoltre «non ho procurato un ingiusto profitto a Renato Marra, «infatti mi lamentai con Raffaele che avrebbe dovuto avvisarmi dell' aumento di emolumento provocato dal cambio di incarico».

RAFFAELE MARRA RAFFAELE MARRA

 

In realtà nella delibera di nomina da lei firmata è specificata la «fascia» di inquadramento, impossibile che la sindaca non sapesse l' entità del nuovo stipendio. Anche perché, come risulta dalla chat, fu proprio Raffaele Marra a inviarle le foto dei testi di norme e regolamenti della procedura per la scelta dei dirigenti.

 

2 - NOMINE E LISTE DI PROSCRIZIONE MARRA PRONTO A PARLARE IL NUOVO INCUBO DI VIRGINIA

Carlo Bonini per “la Repubblica”

 

La decisione è presa. Raffaele Marra parlerà. Perché l' ultimo, esile filo che ancora gli consigliava il silenzio è stato reciso giovedì notte. Quando la sindaca Virginia Raggi, nelle sue otto ore di interrogatorio, lo ha scaricato una seconda volta. Con lo stesso sprezzo e gelido calcolo con cui se ne era liberata politicamente il giorno del suo arresto.

MARRA MARRA

 

Questa volta accusandolo di un reato che vale qualche anno di galera in più, oltre a quelli che promette l'imputazione per cui oggi è detenuto (corruzione). Sostenendo di essere stata tradita nella fiducia, indotta al falso, mentre lui abusava in solitudine del potere di orientare la nomina del fratello, Renato Marra, garantendogli quel vantaggio patrimoniale (20mila euro di aumento di stipendio annuo) di cui lei sarebbe stata ignara. E che in questa storia diventa circostanza dirimente per poter configurare o meno il reato di abuso di ufficio.

 

salvatore romeo e raffaele marra al compleanno di pieremilio sammarco salvatore romeo e raffaele marra al compleanno di pieremilio sammarco

L'occasione per uscire dalla condizione di attesa in cui si è chiuso dal 16 dicembre scorso, giorno in cui è entrato a Regina Coeli accusato di corruzione per i suoi traffici immobiliari con il costruttore Scarpellini, sarà l'interrogatorio che dovrebbe tenersi questa settimana, quando il Procuratore aggiunto Paolo Ielo tornerà a sedersi di fronte a lui per contestargli l'abuso di ufficio per il quale è appunto indagato in concorso con la Raggi e del quale la sindaca vorrebbe ora debba rispondere quale unico responsabile. E Marra parlerà.

 

SERGIO SCARPELLINI SERGIO SCARPELLINI

Per altro, la decisione di muovere - a questo punto obbligata - non sembra trovarlo impreparato. Al contrario, persino "finalmente sollevato", "euforico". Come di chi gioca l'ultima mano di una partita in cui non ha più nulla da perdere, e soprattutto forte di un canovaccio difensivo non solo meditato, ma che sconta un vantaggio. Parlare per ultimo. Sapendo dunque di cosa ora lo accusa la Raggi e con quali argomenti.

 

daniele frongia vice sindaco di roma daniele frongia vice sindaco di roma

E parlare dopo essere tornato in possesso di quelle preziose "chat" dei "quattro amici al bar" (lui, la Raggi, Salvatore Romeo e Frongia) rimaste nella memoria del telefono cellulare che gli era stato sequestrato al momento dell' arresto e in queste ultime settimane parzialmente filtrate, nei loro contenuti, nelle cronache di questo affaire.

 

«Penso che quelle chat che ora sono finalmente tornate nella disponibilità della difesa e che sto esaminando vadano lette e considerate nel loro insieme - osserva sornione l' avvocato Scacchi - perché solo allora si potrà rispondere alla domanda sul ruolo avuto da Marra nella partita delle nomine e sul grado di consapevolezza della Sindaca che, scopriamo ora, incredibilmente nulla avrebbe saputo».

 

Già. A quanto pare, il numero, il tenore e la frequenza delle comunicazioni tra Raggi e Romeo nei giorni e nelle settimane del cosiddetto "interpello" (la richiesta di manifestazione di interesse che avviò la procedura di selezione e rotazione dei dirigenti capitolini durante la quale trovò il suo posto al sole il fortunato Renato Marra), dimostrerebbero documentalmente come non solo la Raggi fosse tenuta costantemente al corrente delle mosse di Raffaele sul conto del fratello Renato, ma di come queste mosse fossero tempestivamente comunicate e condivise dagli altri "amici": Romeo e Frongia.

VIRGINIA RAGGI DANIELE FRONGIA RAFFAELE MARRA VIRGINIA RAGGI DANIELE FRONGIA RAFFAELE MARRA

 

Di più. Marra sarebbe pronto a documentare e indicare le ripetute riunioni e incontri cui partecipò per la definizione di quelle nomine. Il ruolo della Raggi e di quanti ne furono spettatori. Svelando così non solo come e perché Romeo lo introdusse alla Raggi nella primavera del 2016, ma anche l' aggiornato manuale Cencelli e le liste di proscrizione con cui i Cinque Stelle si mossero una volta arrivati in Campidoglio, finendo per dilaniarsi. Così come sarà interessante, se davvero Marra deciderà di svelarlo, il contenuto del colloquio che ebbe nel momento per lui più difficile (quando meditava le dimissioni) con Luigi Di Maio, indicatogli come garante in grado di rassicurarlo sulla necessità politica di una sua permanenza in Campidoglio.

 

DI MAIO DI MAIO

E in questo quadro, anche l' argomento giuridico utilizzato dalla Raggi nel suo interrogatorio di giovedì per neutralizzare l' accusa di abuso di ufficio potrebbe uscirne incenerito. La consapevolezza della sindaca che la nomina di Renato Marra avrebbe comportato un aumento della retribuzione e dunque un "vantaggio patrimoniale" è infatti dimostrato dalla delibera che gli uffici comunali predisposero per la sua firma e che indicava inequivocabilmente la nuova fascia di retributiva. Il che, evidentemente, a meno di non voler considerare la Raggi incapace di intendere e volere, riporterebbe questa storia al suo punto di inizio. Un consapevole "condomio" Raggi-Marra nell' abuso.

 

 

 

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