IL BALLOTTAGGIO PER LE AMMINISTRATIVE È LA PROVA GENERALE PER LE EUROPEE – MARCELLO SORGI: “LA PARTITA VERA E' FISSATA A GIUGNO DEL 2024. LA SALUTE DEL CENTRODESTRA, CHE AI BALLOTTAGGI NON AVRA' UN CATTIVO RISULTATO, CONTINUERA' A MISURARSI SULL'ANDAMENTO DEL GOVERNO IN UNA FASE IN CUI TRA PNRR IN RITARDO E SOLLECITAZIONI A RIDURRE IL DEBITO PUBBLICO, PER MELONI CRESCONO LE DIFFICOLTÀ” – SONO 41 I COMUNI CHIAMATI ALLE URNE. I DEMOCRATICI PUNTANO SU ANCONA E VICENZA, IL CENTRODESTRA CERCA IL BIS A PISA...
-1.UN GRANDE TEST PER I PARTITI VERSO LE EUROPEE
Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “la Stampa”
Sommersa in queste due ultime settimane dall'infinita serie di problemi che il governo ha dovuto affrontare, la tornata delle amministrative, con un milione e trecentomila elettori chiamati alle urne, affronta tra oggi e domani i ballottaggi in sette città e riparte nelle isole.
Il primo tempo si è concluso 4 a 2 a favore del centrodestra, che ha conquistato Latina e tenuto le amministrazioni di Sondrio, Treviso e Imperia, mentre il centrosinistra confermava Brescia e Teramo. Si sa: i ballottaggi possono avere esiti a sorpresa […]
Fino all'ultimo, s'è atteso un riavvicinamento tra Schlein e Conte, che non c'è stato soprattutto per volontà di quest'ultimo, consapevole che le amministrative offrono un terreno poco favorevole al Movimento e convinto che il Pd sia da considerare un concorrente, e a tratti un avversario.
Ma un po' tutti i partiti sono andati incontro al test di maggio come a una specie di passaggio obbligato, in attesa della partita vera fissata a giugno del 2024 con le europee. Quanto al centrodestra, che comunque vadano le cose non avrà un cattivo risultato complessivo, la salute della coalizione continuerà a misurarsi essenzialmente sull'andamento del governo.
In una fase in cui, non è un mistero, tra Pnrr in ritardo e sollecitazioni a ridurre il debito pubblico da parte delle autorità monetarie, per Meloni, anche con un'opposizione a scartamento ridotto, crescono le difficoltà.
2.SFIDA FINALE IN SETTE CAPOLUOGHI PROVE D'ALLEANZA PD-5STELLE
Estratto dell’articolo di Alessandro Di Matteo per “la Stampa”
È il giorno della verità per 41 comuni chiamati ai ballottaggi, ma anche l'inizio della partita per le città di Sicilia e Sardegna, che votano invece per il primo turno. Si vota oggi (dalle 7 alle 23) e domani (dalle 7 alle 15) e si tratta di un test importante, perché è l'ultimo prima delle europee del prossimo anno. Tra i comuni chiamati al secondo turno (41 in tutto) ci sono sette capoluoghi, quasi tutte sfide delicate tra centrodestra e centrosinistra.
[…] Il centrodestra governava 8 capoluoghi su 17, prima di questa tornata elettorale, e al primo turno di 15 giorni fa nelle regioni a statuto ordinario ha già vinto in 4 città, compresa Latina riconquistata dopo un'amministrazione di centrosinistra e poi la gestione del commissario prefettizio nell'ultimo anno.
Pd e alleati avevano i sindaci di 5 capoluoghi (più appunto Latina poi passata alla gestione commissariale nel 2022) e al primo turno sono riusciti a vincere a Brescia e Teramo. Il secondo turno però è un capitolo a parte, il ballottaggio storicamente non è un terreno favorevole per il centrodestra e non a caso venerdì il coordinatore di Fi Antonio Tajani ha messo le mani avanti: «Non sono appassionato dei ballottaggi. Con la legge elettorale in vigore si rischia di falsare i risultati delle amministrative».
Ancona, per esempio, è una delle sfide più delicate. Quindici giorni fa era in testa col 45,1% il candidato del centrodestra Daniele Silvetti, circa quattro punti avanti rispetto a Ida Simonelli del centrosinistra (41,3%). Ma il Pd crede nella rimonta, anche perché il capoluogo delle Marche è una roccaforte della sinistra e perderla sarebbe un duro colpo. Fondamentale per Elly Schlein sarà recuperare il voto M5s, nonostante Giuseppe Conte non abbia siglato apparentamenti in questa città.
La situazione è ribaltata a Vicenza, dove al primo turno è finito in testa Giacomo Possamai, centrosinistra, che col 46,2% ha superato il sindaco uscente di centrodestra Francesco Rucco (44%). Qui sono Pd e alleati a cercare la vittoria in trasferta, un successo che sarebbe molto importante in una regione dove il centrodestra è sempre molto forte. Anche in questo caso democratici e M5s erano divisi al primo turno, ma al ballottaggio i 5 stelle sosterranno il candidato del centrosinistra.
Occhi puntati anche sui tre capoluoghi toscani, presidi di sinistra espugnati dal centrodestra nel 2018. A Pisa il sindaco uscente Michele Conti stava per fare il bis giù al primo turno e ha mancato il successo per un pugno di voti, fermandosi a un passo dal 50%. Ma il centrodestra arriva in vantaggio anche a Massa, dove Francesco Persiani al primo turno ha preso il 34,76% contro il 30,23% di Paolo Martinelli. […]