Mirella Serri per “La Stampa”
L'economista Achille Loria sosteneva che le donne non in grado di eccellere nelle arti o professioni - ad esempio non geniali coi pennelli o nell'anamnesi medica - era meglio si dedicassero solo a fare le mogli.
Gramsci coniò la riprovevole categoria di «lorianesimo»: vi rientravano gli intellettuali che davano voce alle pulsioni «più irrazionali del Paese».
Oggi lo storico Alessandro Barbero merita l'appellativo di nipotino di Loria. Su La Stampa di ieri ha pontificato a proposito di donne «lontane da un'effettiva parità in campo professionale». E si è chiesto se non vi «siano differenze strutturali fra uomo e donna».
Con analoghi presupposti il Duce ha schiacciato le donne sotto il tacco dei suoi stivali e ha loro impedito di accedere a molte professioni. Per Lui erano gli «orinatoi» degli uomini. Come Loria, Barbero sposa le «posizioni più irrazionali» e parla alla pancia del Paese.
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