I BENETTON HANNO L’X FACTOR – ECCO COME IL MINISTERO DEI TRASPORTI, CON LA FORMULA CRIPTATA DEL “FATTORE K” E “X” HA SECRETATO NELLA CONVENZIONE LE TARIFFE D’ORO DI AUTOSTRADE – DIETRO QUELLE DUE LETTERE SI CELAVANO LE TARIFFE DEL PEDAGGIO E LE REMUNERAZIONI DEGLI INVESTIMENTI, CHE HANNO GARANTITO UNA REDDITIVITÀ ECCEZIONALE – UN SEGRETO DIFESO ANCHE CON L’ARRIVO DI TONINELLI

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Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”

 

autostrade spinoza

"Fattore K e fattore X". Così in tutti i documenti ufficiali veniva chiamato il segreto meglio custodito della Seconda Repubblica, usando una formula criptata nei contratti, nelle comunicazioni al governo e al Parlamento, persino nelle nomine dei dirigenti pubblici, dove si indicava come missione l' incarico di vegliare su "Fattore K e X".

 

autostrade benetton

Dietro "Fattore K e X" si celavano le tariffe del pedaggio e le remunerazioni degli investimenti di Autostrade, Itinera, Toto: le due percentuali top secret che hanno garantito una redditività straordinaria ai concessionari dell' asfalto. Omissis di Stato, che i vertici operativi del Ministero delle Infrastrutture hanno difeso ad ogni costo, anche quando alla guida del dicastero era già arrivato il grillino Danilo Toninelli.

autostrade benetton

 

Un' ultima barricata costruita in modo paradossale, perché serviva per bloccare le istanze nate dalle campagne di un senatore pentastellato, Andrea Cioffi, nel frattempo diventato sottosegretario all' Economia.

 

Forte della sua competenza di ingegnere, Cioffi nella scorsa legislatura ha fatto le pulci ai conti dei signori dell' asfalto e la sua domanda di pubblicare le concessioni è stata accolta dall' Anac, l' Autorità anticorruzione che è anche guardiano della trasparenza.

 

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fratelli benetton

Su " Fattore K e X" l' Autorità presieduta da Raffaele Cantone non ha avuto dubbi e ha chiesto al ministero di svelare l' enigma (…). A gennaio i concessionari si sono opposti. E a marzo il dicastero si è schierato al loro fianco, facendo scudo al segreto.

Senatore Andrea Cioffi

 

Rileggere oggi la replica scritta dall' Anac a metà aprile è raccapricciante, perché punta il dito sulla questione degli investimenti per la sicurezza dei cittadini: "La sana gestione della rete autostradale, principale obiettivo del sistema delle concessioni, è resa possibile proprio attraverso il controllo degli eventi che riguardano il concessionario e che in nessun caso devono arrecare pregiudizio all' interesse pubblico alla gestione dell' autostrada in piena sicurezza per gli utenti e con la realizzazione dei necessari investimenti di mantenimento e sviluppo della rete".

 

DANILO TONINELLI

Dalle Infrastrutture hanno risposto ancora di no. E Cantone è tornato alla carica con un' intimazione: "Non consentire la consultazione viola un principio cardine del nostro ordinamento".

 

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RAFFAELE CANTONE

Il 19 giugno il direttore generale della vigilanza ministeriale sulle autostrade, Vincenzo Cinelli, si appella alla Funzione Pubblica, facendo sua la tesi dei concessionari: " lo scrivente ravvisa elementi di grave perplessità, in ordine alla divulgazione di dati finanziari sull' attività di programmazione delle concessionarie, soprattutto per quanto attiene ai fattori K e X".

 

Il verdetto della Funzione pubblica è arrivato il 21 agosto, una settimana dopo la strage del ponte: "Inutile rivolgersi a noi, è materia solo dell' Anac". (…)