1. IL CAVALIER PREGIUDICATO SFIDA RE GIORGIO: "GUIDERÒ FORZA ITALIA ALLE CONSULTAZIONI" 2. IERI SI È LASCIATO ANDARE IERI IN UNA CONVERSAZIONE PRIVATA: “VEDIAMO SE MI GUARDERÀ NEGLI OCCHI DOPO AVER PROVATO IN OGNI MODO A FARMI FUORI E NON ESSERCI RIUSCITO” 3. SARÀ UN FACCIA A FACCIA DIVERSO DA TANTI ALTRI. NON SOLO PERCHÉ I DUE SI RIVEDRANNO PER LA PRIMA VOLTA DOPO CHE LE INTERVISTE DI ANAL FRIEDMAN A SUDARIO MONTI, DE BENEDETTI E ROMANO PRODI HANNO MESSO NERO SU BIANCO QUELLO CHE IL IL DOG-SITTER DI DUDU’ VA TEORIZZANDO DA TEMPO SULLA SUA CADUTA NEL 2011 4. MA SOPRATTUTTO PERCHÉ PER LA PRIMA VOLTA DOPO IL VOTO SULLA DECADENZA BERLUSCONI ASSOLVERÀ IN PIENO UN COMPITO STRETTAMENTE ISTITUZIONALE E, PERALTRO, DI ALTISSIMO LIVELLO COME LE CONSULTAZIONI. UN MODO PER DIRE CHE SE IN PARLAMENTO NON CI METTE PIÙ PIEDE, ALTRI PASSI INDIETRO NON È DISPOSTO A FARLI

Condividi questo articolo


Adalberto Signore per "il Giornale"

BERLUSCONI DECADENZA FOTO LAPRESSEBERLUSCONI DECADENZA FOTO LAPRESSE

Lo considera «uno spettacolo indegno». Ed è soprattutto per questa ragione che preferisce restarne fuori e ormai da alcuni giorni ben si guarda dal rilasciare dichiarazioni.

Lo farà probabilmente stasera, quando ad Oristano è atteso per chiudere la campagna elettorale di Ugo Cappellacci che si ricandida alla presidenza della Regione Sardegna. Ma soprattutto nel week end, quando si terranno le consultazioni al Quirinale. Dove sarà proprio Berlusconi a guidare la delegazione di Forza Italia insieme ai capigruppo di Camera e Senato Brunetta e Romani. Un vero e proprio gesto di sfida a Napolitano.

BERLUSCONI DECADENZA FOTO LAPRESSEBERLUSCONI DECADENZA FOTO LAPRESSE

Sarà, infatti, un faccia a faccia diverso da tanti altri. Non solo perché i due si rivedranno per la prima volta dopo che le interviste di Friedman a Monti, De Benedetti e Prodi hanno messo nero su bianco quello che il Cavaliere va teorizzando da tempo sulla sua caduta nel 2011, ma soprattutto perché per la prima volta dopo il voto sulla decadenza Berlusconi assolverà in pieno un compito strettamente istituzionale e, peraltro, di altissimo livello come le consultazioni. Un modo per dire che se in Parlamento non ci mette più piede, altri passi indietro non è disposto a farli.

Un approccio che sul Colle ha creato qualche imbarazzo. Non solo perché Napolitano teme che la questione della caduta di Berlusconi nel 2011 possa durante l'incontro diventare argomento (spinoso) di conversazione, ma pure perché il capo dello Stato sa bene che il Cavaliere che esce dal celebre studio della Vetrata davanti a fotografi e teleoperatori è un immagine che per molti versi conferma quanto il leader di Forza Italia sia per nulla archiviato e ancora al centro della scena. Forse più della visita alla sede del Pd di Largo del Nazareno per il faccia a faccia con Renzi sulle riforme.

BERLUSCONI DECADENZA FOTO LAPRESSEBERLUSCONI DECADENZA FOTO LAPRESSE

Non è un caso che alle timide obiezioni del Colle Berlusconi abbia risposto facendo spallucce. Sul fatto che sia io il leader di Forza Italia - è il senso del suo ragionamento - non mi pare nessuno abbia dubbi e dunque non si capisce perché non dovrei guidare io la delegazione.

D'altra parte, impedimenti giuridici (come sulla sua permanenza in Parlamento) questa volta non ce ne sono. E dunque al Quirinale se ne dovranno fare una ragione. Per Napolitano, insomma, un vero e proprio schiaffo. Forse persino con un pizzico di soddisfazione dopo quanto accaduto negli ultimi anni e, soprattutto, negli ultimi giorni. Vediamo, si è lasciato andare ieri in una conversazione privata, se mi guarderà negli occhi dopo aver provato in ogni modo a farmi fuori e non esserci riuscito.

MERKEL BERLUSCONI NAPOLITANOMERKEL BERLUSCONI NAPOLITANO

Un Berlusconi che spinge sull'acceleratore, dunque. D'altra parte, che il leader di Forza Italia non abbia alcuna intenzione di mollare non è un mistero. Anzi - è una delle riflessioni fatte ieri a Palazzo Grazioli - forse i poteri forti hanno pressato per archiviare Letta proprio perché hanno temuto che un voto nel 2015 potesse vederlo vincitore. Di qui la staffetta con Renzi che nei desiderata dovrebbe durare fino al 2016 o, magari, fino al 2018.

BERLUSCONI BERTINOTTI MARINI NAPOLITANOBERLUSCONI BERTINOTTI MARINI NAPOLITANO

Così fosse, è chiaro, per il Cavaliere potrebbe essere un problema. Ma per il momento continua a restare in prima fila, al punto dal volersi comunque candidare alle Europee di maggio e aspettare che gli Uffici elettorali gli respingano la candidatura (in base alla Severino).

napolitano letta renzinapolitano letta renzi

Verso il nuovo governo Renzi, invece, approccio ragionevole. «Forza Italia farà un'opposizione responsabile e - dice Giovanni Toti - voteremo i provvedimenti che riterremo utili per il Paese». E aggiunge: «Continueremo invece a dare il nostro appoggio alle riforme, a partire da quella elettorale. Anche se ci chiediamo cosa possa avere di così nuovo un governo che nasce con le stesse forze politiche e probabilmente anche qualche ministro uguale a quello di prima a parte un premier che aveva promesso non sarebbe andato a Palazzo Chigi senza il voto degli italiani».

La sua, dice Toti, «è la prima promessa non mantenuta». «Lo aspetto alla prova dei fatti», chiosa il Cav a sera incontrando i big di Forza Italia a piazza San Lorenzo in Lucina. «Noi faremo opposizione patriottica».

 

napolitano renzi lettanapolitano renzi letta rn27 alan friedman egon furstenbergrn27 alan friedman egon furstenberg

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."