CI SFRACELLEREMO A TUTTO GAS – IERI AL MERCATO DI AMSTERDAM IL PREZZO DEL METANO HA TOCCATO IL SUO NUOVO MASSIMO A 241 EURO PER MEGAWATT/ORA. I PREZZI DELLE MATERIE PRIME PERÒ STANNO SCENDENDO E L'INDUSTRIA RESPIRA, CHE SIA LA FINE DELLA SUPPOSTONA DI INFLAZIONE? MACCHÈ, GLI ANALISTI SONO CONVINTI CHE “CI METTERÀ UN ALTRO PAIO D'ANNI A RIENTRARE” (QUANDO SAREMO GIA' SUL LASTRICO)

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Luigi Grassia per “la Stampa

 

prezzo del gas in europa

Il prezzo del gas inanella l'ennesimo record storico: ieri al mercato di Amsterdam, che fa da riferimento in Europa, ha toccato il nuovo massimo a 241 euro per MegaWatt/ora. Ma questo si lega a ragioni tutte politiche, alla guerra fra Russia e Ucraina, mentre nel mondo le quotazioni delle altre materie prime stanno scendendo, e non si tratta di un'oscillazione: la tendenza è netta e generale, e sta riportando a valori storici i prezzi dei metalli per uso industriale, dei prodotti agricoli e persino del petrolio.

 

nord stream

Domanda: questo promette forse di far rientrare l'onda dell'inflazione, che ha travolto il pianeta alla fine della pandemia? I pareri degli analisti sono divisi: c'è chi ritiene che i problemi economici di base, nel mondo post-Covid, non siano affatto risolti, né in via di soluzione, e che (di conseguenza) l'inflazione resterà altissima per un altro paio d'anni, mentre altri prevedono un rapido rientro dell'ondata inflattiva, già nel giro di pochi mesi.

 

 

Se si verificasse quest' ultima ipotesi, si realizzerebbe anche il vaticinio delle autorità europee e americane, che vedevano nell'inflazione una conseguenza temporanea del cattivo funzionamento delle catene di approvvigionamento.

 

il gasdotto Sila Sibiri forza della siberia

È questo anche il parere di Massimo Siano, che di materie prime se ne intende, perché a Zurigo con la società 21Sharesne fa commercio a livello mondiale: «L'attività delle miniere non si può riavviare con un pulsante - spiega Siano -. Hanno costi fissi molto alti, per cui se la domanda di metalli crolla, come è successo durante la pandemia, la maggior parte delle miniere non rallenta l'attività ma la interrompe del tutto. Poi riavviarla è una faccenda lenta, quando l'economia riparte e torna la domanda di metalli per l'industria.

 

UNIPER GERMANIA GAS 2

È per questo che all'avvio di una ripresa può verificarsi una fiammata dei prezzi delle materie prime.Ma nel giro di mesi la situazione si normalizza, ed è quello che sta avvenendo». Chiediamo a Siano se possa avere un ruolo, nella domanda più debole di materie prime, anche l'aumento dei tassi di interesse deciso in Europa e in America.

 

Ma su questo è scettico: «Per adesso, il rincaro del denaro è modesto e non può influire granché. La Bce e la Fed mostrano, nei fatti, di temere ancora più la deflazione che l'inflazione. Nonostante i recenti, lievi aumenti, i tassi d'interesse reali sono ancora pesantemente negativi, di diversi punti percentuali, perciò la politica monetaria resta espansiva».

 

BORSA DI AMSTERDAM

La vede in altro modo Fabio Sdogati, docente di economia internazionale al Politecnico di Milano: «L'inflazione è partita un paio d'anni fa e ci metterà un altro paio d'anni a rientrare», dice. Ma perché in questo momento le materie prime stanno calando di prezzo? «Ci sono tre motivi» risponde Sdogati. «Primo. Quando le quotazioni delle materie prime salgono, se il trend si consolida, i direttori degli acquisti delle aziende industriali tendono a premunirsi contro ulteriori rincari, comprando più materiali di quelli di cui hanno bisogno nell'immediato. Ma arriva il momento in cui i magazzini sono pieni e il surplus va smaltito. E il momento è adesso. Secondo motivo.

BORSA DI AMSTERDAM

 

Gli operatori si aspettano una recessione in Europa, soprattutto in Germania. Terzo, nel mondo la maggior parte delle materie prime passa di mano attraverso mercati finanziari in cui la speculazione accentua ogni movimento, che sia al rialzo o al ribasso, come avviene ora».

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