CONTE TIRA FUORI DALL’ARMADIO LA APPENDINO! – L’EX SINDACA DI TORINO ANNUNCIA UFFICIALMENTE LA SUA CANDIDATURA, NONOSTANTE LA CONDANNA DI PRIMO GRADO PER LA VICENDA DI PIAZZA SAN CARLO: UNA DEROGA, PER GLI AMICI, SI TROVA SEMPRE. PER LA RAGGI INVECE NISBA: CONTE HA RIBADITO CHE “VIRGY” HA GIÀ FATTO DUE MANDATI E QUINDI NON POTRÀ CORRERE ALLE ELEZIONI, PER SUA MASSIMA GIOIA…

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Claudia Luise per “La Stampa”

 

giuseppe conte chiara appendino 1 giuseppe conte chiara appendino 1

Alla fine Chiara Appendino sarà della partita e giocherà anche un ruolo cruciale nella speranza di convincere attivisti e simpatizzanti della prima ora a votare di nuovo il Movimento 5 Stelle.

 

Il volto pulito della sindaca (e mamma) che ha governato una delle città più importanti d'Italia sarà una delle carte principali per Giuseppe Conte non solo in Piemonte. Anzi.

Appendino ci ha pensato per giorni. Non ha mai voluto rilasciare dichiarazioni dall'inizio della crisi di governo e l'unico segnale della sua attenzione politica nei giorni scorsi è stato un commento sul fine vita, pubblicato sui social per sostenere la storia di Elena.

 

Ieri ha sciolto la riserva e sempre sui social ha detto di sì a Conte: «Ho deciso di mettermi a disposizione della comunità del Movimento 5 Stelle e del progetto di Giuseppe Conte, candidandomi alle prossime elezioni politiche».

 

CHIARA APPENDINO DOPO L ASSOLUZIONE NEL PROCESSO REAM CHIARA APPENDINO DOPO L ASSOLUZIONE NEL PROCESSO REAM

Conclusioni a cui arriva ripercorrendo il suo impegno politico. «Ho sempre detto che la politica si può fare dentro e fuori le istituzioni e lo credo ancora. Ma è pur vero che è da dentro le istituzioni che ti assumi la responsabilità di cambiare le cose portando la voce delle persone con cui condividi visione, progetti e obiettivi. Persone con cui condividi un'idea di futuro», afferma l'ex sindaca che sceglie un video di un anno fa girato ancora da sindaca nei giardini di piazza Alimonda ad Aurora, uno dei quartieri più problematici della città che la sua amministrazione ha provato a riqualificare.

 

grillo appendino grillo appendino

Poi ribadisce che «la forza politica che meglio incarna la mia idea di futuro è il Movimento 5 Stelle. Un movimento che ho seguito dalle piazze alle istituzioni, dalle proteste alle proposte, dalle battaglie vinte agli errori commessi».

 

Ieri ha deciso di compilare l'autocandidatura alle "parlamentarie" imposte dal regolamento per tutti coloro che vogliono candidarsi alle prossime politiche. Avrebbe avuto ancora un giorno di tempo per farlo ma ormai non serviva più aspettare.

 

chiara appendino chiara appendino

Altre rassicurazioni da Roma sulla possibilità di correre in un collegio blindato non sarebbero comunque arrivate. E la vicenda di piazza San Carlo, che tanto ha scosso e influenzato il suo mandato da sindaca e le è costata una condanna in primo grado, non è mai stata un problema alla candidatura perché si tratta di reati colposi. «Non c'è stato nessun provvedimento ad personam per far sì che si potesse candidare. È sempre stato così, i reati colposi non valgono», fanno sapere dal Movimento.

 

CHIARA APPENDINO E VIRGINIA RAGGI CHIARA APPENDINO E VIRGINIA RAGGI

Appendino, quindi, ha messo la spunta sul «collegio di appartenenza» e si è candidata a Torino. Avrebbe potuto anche scegliere un altro posto - il domicilio inteso come luogo principale dei propri interessi - ma nel suo caso le due cose praticamente coincidono, quindi per lei Torino era una scelta obbligata e anche voluta, per non rinnegare la sua esperienza da sindaca.

 

Lo dimostra il video che annuncia la corsa: Appendino tornerà a girare per Torino - cosa che ha fatto regolarmente e assiduamente nei suoi anni da sindaca - per provare a rivitalizzare quel rapporto con i quartieri più periferici e gli strati più popolari che non è mai venuto meno. E così facedo proverà ad alzare l'asticella: il 10% raccolto dal Movimento alle ultime comunali - dove lei non era candidata - non basta per eleggere un parlamentare.

 

di maio appendino di maio appendino

Sarà quindi decisivo testare se esiste ancora un «effetto Appendino» in grado di condizionare il quadro politico a Torino. Quale posizione ricoprirà nell'universo Cinquestelle - e dove - sarà però Conte a deciderlo. Spetterà al capo politico del Movimento, quindi all'ex premier, decidere le liste elettorali.

 

È quindi ancora possibile, almeno in teoria, che il nome di Appendino venga speso su più collegi o su un collegio diverso da quello selezionato. Il Piemonte1 (collegio proporzionale che abbraccia Torino e la cintura), infatti, è ostico. Secondo i calcoli dei 5S torinesi è molto difficile riuscire a portare a casa anche solo un eletto.

 

Ora però Conte può contare su una militante della prima ora, che ha sempre rivendicato i principi del Movimento e la «lealtà al mandato degli elettori», tanto da aver rinunciato a un incarico da ministra per proseguire con quello da sindaca. Allora al suo posto spedì la sua assessora all'Innovazione, Paola Pisano. Ora per lei potrebbe essere l'occasione giusta per «aiutare il territorio da Roma».

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