Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
Riceviamo e pubblichiamo:
VERONICA lario - OK SALUTE RCS EDITORE berlusconi con antonio ricci saluta jimmy il fenomeno - Copyright PizziCaro Dago, quello che sta succedendo in questi giorni attorno a Silvio Berlusconi e soprattutto alla signora Mirian Raffaela Bartolini, meglio conosciuta come Veronica Lario, mi fa ritornare indietro nel tempo, quando vedevamo l'attuale Presidente del Consiglio - all'ora un 40enne signore milanese elegante e rampante con incipiente calvizie, attendere la sua dulcinea, giovane attrice emergente e soprattutto bonazza verace, di fronte al Bolognese a Piazza Del Popolo.
Allora non era molto conosciuto, anzi a presentarcelo fu la persona che conosceva tutti in Italia, cioè Jimmy il Fenomeno. Una sera, in attesa di Veronica, lo abbiamo persino fatto accomodare nella nostra macchina, era simpatico e raccontava barzellette. Era l'aprile del 1980 e la signora Lario stava lavorando in una commedia al teatro Quirino di Roma, "Il Magnifico Cornuto", per la regia di Enrico Maria Salerno, tanto e vero che facemmo le foto dentro i camerini, perché si vociferava che tra la promettente attrice e il maturo regista ci fosse una storia.
berlusconiAltri fotografi, evidentemente imbeccati da qualcuno, si nascosero tra il pubblico e scattarono la sequenza dello spogliarello (delle tette), durante lo spettacolo. Uno di questi era Brunetto Tartaglia che le pubblicò su "Novella 2000".
In quegli anni i politici non si toccavano; non era ancora nato Dagospia e tutt'al più gli scatti venivano acquistati dai giornali e poi tolti di mezzo per scambio favori. Quando il Cavaliere sposò l'ex attrice, una MITICA signora molto attenta, prese a girare le varie agenzie fotografiche per acquistare i negativi delle foto incriminate.
VERONICA lario di OK SALUTE RCS EDITOREBrunetto Tartaglia vendette i suoi dietro lauto compenso. Da allora raramente sono ricomparse sulla stampa. Fino ad oggi, quando sono state pubblicate (non si sa da quale provenienza) sulla stampa pro-berlusconiana, JUST TO PLEASE THE EMPEROR, per sputtanare la signora che era soltanto un'attrice che faceva il suo lavoro e non certamente il ciarpame che c'e' in giro di questi tempi.
Umberto Pizzi