CORTEZ DEI MIRACOLI – LA GIOVANE DEPUTATA DEL BRONX ORA FA PURE LA MAESTRINA E SALE IN CATTEDRA PER INSEGNARE TWITTER AI “VECCHI” DEM DEL CONGRESSO – MA L’EFFETTO BOOMERANG È DIETRO L’ANGOLO: VEDI BETO O’ROURKE CHE SI FA RIPRENDERE DAL DENTISTA E LE FOTO IMBARAZZATE E IMBARAZZANTI DELLA WARREN SU INSTAGRAM – VIDEO

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Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”

 

I piedi di Alexandria Ocasio Cortez

Al Congresso dovrebbe avere l' atteggiamento discreto dell' apprendista, visto che fino a nove mesi fa - prima di vincere le primarie democratiche e di diventare, a 29 anni, la più giovane parlamentare - faceva la barista in un locale di Manhattan. Invece, anche se sa ancora poco di giochi politici e problemi amministrativi (ha già preso qualche cantonata su temi non irrilevanti come il bilancio del Pentagono), Alexandria Ocasio-Cortez ieri è salita in cattedra in Campidoglio: insieme a un altro deputato, Jim Himes, ha tenuto una lezione per spiegare ai deputati democratici più anziani come migliorare la loro immagine usando Twitter e l' utilità di affiancare all' attività politica tradizionale forme di storytelling digitale.

 

alexandria ocasio cortez

La vecchia guardia del partito storce il naso ma non può ignorare la lezione della professoressa Ocasio perché lei, novizia al Congresso, è un genio del marketing politico sui social media. Dove non basta tradurre il proprio messaggio politico in un post: bisogna farlo in modo accattivante, cool , cogliere al volo le opportunità, dimostrare una spontaneità sconosciuta ai parlamentari più navigati che la imitano in modo spesso goffo.

 

beto o'rourke dal dentista

I numeri sono chiari: in pochi mesi la Ocasio si è conquistata quasi due milioni e mezzo di follower (ha superato anche la leader della Camera, Nancy Pelosi) e, anche se molto staccata dal presidente Trump, che continua a essere il re della comunicazione via Twitter, è già di gran lunga il politico che nell' ultimo mese (dati del periodo 11 dicembre-11 gennaio) ha collezionato più interazioni su questa rete sociale: 11,8 milioni contro i 4,6 della senatrice Kamala Harris, i 4,4 di Barack Obama e i 2,6 della Pelosi.

 

donald trump prende per il culo elizabeth warren sul test del dna

Spontanea ma anche coraggiosa e abile nel trarre vantaggio dagli attacchi subiti, la Ocasio è già entrata nella storia della comunicazione quando, presa di mira dai repubblicani che hanno tirato fuori un video risalente ai suoi anni universitari nel quale balla sui tetti di Boston coi compagni di corso, ha concepito una controffensiva geniale: «Scandalizzati dalle donne che danzano? Aspettate di vedere una deputata che balla» e ha postato un breve video nel quale accenna due passi di danza prima di entrare nel suo ufficio al Congresso. Successo travolgente: in pochi giorni quel video è stato visto online più di 20 milioni di volte.

 

Frivolezze senza contenuti politici? Sì, ma se non hai appeal non cominci nemmeno a fare politica. E, comunque, Alexandria contenuti pesanti (che spingono il partito a sinistra) li ha già tirati fuori: ha proposto di tassare i contribuenti più ricchi al 70% (i livelli di prima dell' era Reagan) in un video girato mentre prepara la cena dietro ai fornelli.

elizabeth warren alla convention democratica

 

Subito imitata nella corsa alla spontaneità da Beto O' Rourke, altro potenziale candidato progressista alla presidenza, che si è fatto riprendere a bocca spalancata dal dentista, e dalla senatrice Elizabeth Warren che annuncia la sua intenzione di puntare alla Casa Bianca in un video su Instagram nel quale, per ostentare disinvoltura, prima beve una birra e abbraccia il marito. Con effetti un po' buffi.

 

alexandria ocasio cortez bernie sanders 3

È il problema che hanno quasi tutti i politici della vecchia guardia (salvo Trump): Joe Biden, Bernie Sanders e la Pelosi sono popolari, raccolgono consensi, ma, a differenza dei più giovani, non sanno usare i nuovi strumenti di comunicazione: una trincea invisibile che spacca in due il fronte progressista. Coi vecchi che accusano i giovani «digitali» di essere anche inclini a un populismo di sinistra e di essere un po' trumpiani nel loro stile sbrigativo: spara subito un tweet e discuti dopo. «Ma in politica vince chi innova» dice Antonio Garcìa Martinez, un ex capo di Facebook divenuto una delle coscienze critiche del web. «E la Ocasio innova di più: basta vederla su Instagram, sa costruire un brand politico come nessun altro. Niente di nuovo, è stato sempre così: nel 1960 Kennedy sconfisse Nixon perché seppe dominare uno strumento nuovo, la tv. E a metà Ottocento Lincoln emerse grazie alla sua capacità di sfruttare meglio la stampa e, addirittura, il telegrafo».

alexandria ocasio cortez con cinthya nixon