DIES IRAN! DIETRO L’ATTACCO CON I DRONI AL PETROLIO SAUDITA C’E’ TEHERAN: L'ACCUSA DEL SEGRETARIO DI STATO USA POMPEO PROVOCA LA REPLICA FURIOSA DELL'IRAN: "CERCANO PRETESTI PER GIUSTIFICARE UNA RAPPRESAGLIA, SIAMO PRONTI A UNA VERA E PROPRIA GUERRA" - DIMEZZATA LA PRODUZIONE DI GREGGIO...

-

Condividi questo articolo


Guido Olimpio per corriere.it

 

attacco con i droni al petrolio saudita attacco con i droni al petrolio saudita

Un attacco al cuore economico saudita. Un colpo in un momento critico per i progetti dell' ambizioso principe Mohammed bin Salman. A sferrarlo i guerriglieri yemeniti Houti, alleati dell' Iran. La formazione ha preso di mira gli impianti petroliferi di Abqaiq e Kharais usando droni e, forse, missili da crociera.

Devastante l' esito.

 

L' attività nei due complessi è stata bloccata completamente e questo comporta una riduzione della metà della produzione di greggio. Per rimediare useranno le riserve e contano su iniziative di altri Paesi.Fin dalla primavera numerosi analisti avevano messo in guardia sulla mancanza di protezione adeguata. Il doppio scudo anti-missile era ritenuto insufficiente e in passato i qaedisti avevano organizzato dei sabotaggi (falliti).

 

Le previsioni erano fondate.

All' alba le località - distanti 200 chilometri una dall' altra - sono state scosse da una serie di esplosioni, seguite poi da incendi violenti che hanno impegnato per ore i pompieri. Insieme alle deflagrazioni sono risuonate raffiche di mitragliatrice, un tentativo tardivo di contrastare la minaccia. Poi, puntuale, è arrivata la rivendicazione degli Houti, dove si precisava l' impiego di almeno 10 velivoli e l' attività di intelligence, il riferimento ad una quinta colonna che avrebbe dato informazioni utili per il raid.

 

arabia saudita droni arabia saudita droni

Due gli aspetti da considerare. Il primo riguarda la dimensione militare. I miliziani hanno confermato le capacità di violare le difese avversarie a lunga distanza, circa 800 km.

Questo grazie alla collaborazione dell' Iran e ad una continua preparazione. Non è certo questo il primo strike, è stato solo il più devastante. Per ora.

 

Ci si è anche chiesti se siano partiti dallo Yemen o se invece abbiano usato una sponda irachena dove sono presenti fazioni amiche. Tutto è parte del confronto che oppone le monarchie sunnite, i mullah di Teheran, le pedine amiche.

 

arabia saudita droni arabia saudita droni

E si innesta indirettamente nella partita Iran-Usa-Israele, anche qui segnata dal duello di droni. Ieri c' è stato un contatto telefonico tra Mohammed e Trump, il principe ha affermato che il suo paese è in grado di rispondere all' aggressione. Quindi il segretario di Stato Pompeo ha accusato Teheran: «Non c' è alcuna prova che ordigni siano arrivati dallo Yemen». Un rialzo della tensione che potrebbe compromettere definitivamente l' ipotesi di un summit tra il presidente Usa e quello iraniano Ruhani durante l' Assemblea generale Onu. Il secondo fronte è quello economico. Riad sta per quotare in Borsa la Aramco, ha appena condotto un cambio al vertice, fa i conti con il prezzo basso del greggio (60 dollari).

Hassan Rohani Hassan Rohani

 

Sviluppi intrecciati ai piani di riforma del principe MBS, manovra rallentata da errori e resistenze interne. Servirebbe stabilità, ma il regno ha troppi fronti aperti. Non tutti sono d' accordo con la svolta e i metodi. E pesa il conflitto nello Yemen, un pantano sanguinoso dove sono emersi contrasti anche con gli Emirati.

 

mike pompeo mike pompeo

TRUMP ROHANI TRUMP ROHANI

 

hassan rohani 1 hassan rohani 1

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...