DISFATTA A CINQUESTELLE - INSERIRE IL NOME DI BERSANI NELLE QUIRINARIE È SERVITO A DISINNESCARE QUELLO DI PRODI, L’UNICO CHE POTEVA INSIDIARE LA STRATEGIA DI RENZI - DOPO IL VOTO PER IL COLLE DEL 2013, IL M5S DIMOSTRA ANCORA LA SUA IRRILEVANZA

Dalla quarta o dalla quinta votazione, il M5s potrebbe ricorrere a un sondaggio lampo, sul blog, su Mattarella, “ma solo se fossimo determinanti” - Il dato di fatto è che il movimento è arrivato tardi, così facendo, e ancora una volta è fuori dal gioco, a meno che Mattarella non venga impallinato…

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Jacopo Iacoboni per “la stampa”

beppe grillo a piazza del popolo 8 beppe grillo a piazza del popolo 8

 

L’ennesimo disastro - politico e comunicativo - del Movimento cinque stelle avviene solo per incapacità? O è la fotografia di una spaccatura strutturale talmente grave nel Movimento (non tra ortodossi e «dissidenti» ma, più nascosta e letale, tra ortodossi e Casaleggio), da aver buttato al mare anche l’unica chance realistica di incidere, cioè il nome di Romano Prodi? O è un mix delle due cose?

LENTI E TARDIVI
Come anticipato da «La Stampa» ieri, il M5s ieri pomeriggio ha votato, abbastanza compatto (120 voti su 128 potenziali), un candidato di bandiera, Ferdinando Imposimato. Oggi dovrebbe restare su Imposimato, nella seconda e nella terza, inutile votazione; o magari cominciare a votare alla terza votazione Romano Prodi, segnale del «vogliamo convergere su un nome, ma non potevamo essere noi a proporlo sul campo, è pur sempre un nome del Pd».

RENZI MATTARELLA RENZI MATTARELLA

 

Ma quel segnale andava giocato molto prima. Dalla quarta, domani, o dalla quinta, il M5s potrebbe ricorrere a un sondaggio lampo, sul blog, su Mattarella, «ma solo se fossimo determinanti». Il dato di fatto è che il movimento è arrivato tardi, così facendo, e ancora una volta è fuori dal gioco, a meno che Mattarella non venga impallinato (come Prodi nel 2013, ma le situazioni di partenza sono molto diverse) nel voto segreto. Perché in quella forza - a due anni dall’ingresso in Parlamento - non ce la fanno ancora a toccare palla?
 

BERSANI PER NON FARE PRODI
Qui dobbiamo entrare nel campo delle ricostruzioni. Nell’assemblea, molto calda, in cui mercoledì i parlamentari hanno proposto dieci nomi, quello per «incunearsi nel Patto del Nazareno» c’era già, quello con le uniche chance di successo: Romano Prodi, ovviamente. Perché allora far uscire anche Pierluigi Bersani?

 

FERDINANDO IMPOSIMATO FERDINANDO IMPOSIMATO

C’è chi ritiene che il nome di Bersani sia stato usato producendo un puro effetto depistaggio, indebolire quella che era l’unica, realistica operazione possibile: quella sul Professore (e indebolire l’operazione Prodi, sia detto en passant, faceva un regalo a Renzi). Alessandro Di Battista ieri scriveva: «Dopo averci pensato, praticamente, tutta la notte, ho votato. Ho votato seguendo il cuore perché al cuor non si comanda». E ha votato per un «uomo che ha dedicato tutta la vita alla lotta alla mafia», presumibilmente Nino Di Matteo. Che senso aveva - si sono chiesti in molti - far entrare anche Bersani nella rosa?
 

di battista e di maio in scooter di battista e di maio in scooter

MILANO SORPRESA
Era meglio che l’unico nome «realistico» restasse quello di Prodi, e anzi, doveva «uscire» primo sul blog. Così non è stato, e anzi, molti commenti mainstream ieri erano depistati dalla presenza del nome Bersani. Nome su cui a Milano sono caduti dalle nuvole: dando la sensazione di qualcosa che ormai gli sfugge totalmente di mano.
 

prodi e bersani resizer prodi e bersani resizer

Il professor Becchi scherzava su twitter, «Beppe propone Prodi, Di Battista Bersani, mi ci manca solo Di Maio che proponga la Bindi: ma perché non fondate insieme il Pd-R?» . Battuta che almeno annusa il grande caos - ormai verticale - che c’è tra Grillo-Casaleggio, da una parte, e il direttorio dall’altra.
 

LA SPACCATURA VERTICALE
In questo quadro, e con la totale lentezza di Milano nell’inquadrare la vicenda, il movimento si condanna - salvo eventi imprevedibili domani - alla seconda drammatica dimostrazione di irrilevanza dopo il 2013, quella forse più vicina all’autodissoluzione.

 

 

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